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[[File:Bandiera dell'Urss conquista le vette.jpg|100px|thumb|right|L'[[PD|Armata Rossa]] supera il confine con la Berlusconia e inizia l'invasione]]
[[Berlusconia]] - Alle 15:00 di lunedì 15 maggio la popolazione della Berlusconia è stata massacrata dall'arrivo dei t-34 rossi. Pare che di fronte all'ennesimo assalto del Regio Esercito Berlusconiano per la definitiva conquista di [[Milano]] l'[[opposizione|esercito nemico]], dopo anni di
*''Primo giorno di battaglia, dal nostro inviato Tizio Qualunque''
Il Regio esercito berlusconiano si preparava da settimane per conquistare l'ultima parte di Milano ancora in mano ai [[italiano medio|comunisti]]. L'offensiva è partita come previsto e già alle 14:00 avevano ricacciato come previsto i nemici nella periferia e avevano circondato l'esercito del comandante in capo nemico, tal [[Giuliano Pisapia]], che però resisteva strenuamente. Ormai circondato dall'
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Gli ambasciatori della Moratti si sono recati alle 7:00 nel quartier generale di Pisapia per arrendersi; tuttavia a sorpresa Pisapia ha risposto:
{{quote|Questa è Milanoooooo!|}}
Dopo l'uccisione degli ambasciatori, l'esercito di Pisapia grazie ai rinforzi in arrivo da [[Bologna]] e [[Torino]] con una manovra a sorpresa è riuscito ad accerchiare il nemico, fuggito a costo di grandissime perdite, e riuscendo a difendere solo il centro, riconquistando dopo 20 anni Milano. Dopo la vittoriosa riconquista i rossi si sono diretti fuorì città per la clamorosa capitolazione della capitale [[Arcore]], mentre delle truppe alleate dal centro della Sardegna rioccupano i bastioni della Berlusconia nell'isola, Cagliari e Villa Certosa. Il Regio Esercito Berlusconiano, ormai in rotta, è stato costretto a dividersi in due tronconi per impedire lo sbarco in [[Sicilia]] (unico luogo non toccato dall'avanzata dell'[[Armata Rossa]]) e il ricongiungimento con le armate rosse di Milano tramite lo sbarco a [[Genova]]. Dopo ore di combattimento alle 15:00 l'ala sinistra (più a sinistra delle altre) dell'Armata Rossa, comandata da [[Rosalba Colombo]], è entrata ad Arcore sbaragliando le retrovie berlusconiane, che sono riuscite solo a difendere il bunker-fortezza di Villa san Martino. Si è quindi stabilito un armistizio valente fino al 29 maggio, che darà modo alla popolazione di rifiatare e al Regio Esercito Berlusconiano di riorganizzarsi. Tutta
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