Nonnotizie:L'Armata Rossa invade la Berlusconia

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31 maggio 2011


L'Armata Rossa supera il confine con la Berlusconia e inizia l'invasione

Berlusconia - Alle 15:00 di lunedì 15 maggio la popolazione della Berlusconia è stata massacrata dall'arrivo dei t-34 rossi. Pare che di fronte all'ennesimo assalto del Regio Esercito Berlusconiano per la definitiva conquista di Milano l'esercito nemico, dopo anni di immobilismo attesa, abbia risposto con le armi in pugno.


  • Primo giorno di battaglia, dal nostro inviato Tizio Qualunque

Il Regio esercito berlusconiano si preparava da settimane per conquistare l'ultima parte di Milano ancora in mano ai comunisti. L'offensiva è partita come previsto e già alle 14:00 avevano ricacciato come previsto i nemici nella periferia e avevano circondato l'esercito del comandante in capo nemico, tal Giuliano Pisapia, che però resisteva strenuamente. Ormai circondato dall'harem esercito privato del generale nemico Letizia Moratti, quest'ultimo aveva concesso alle 22:00 una tregua al nemico concedendogli tempo fino alle 7:00 del giorno successivo per arrendersi.


  • Secondo giorno di battaglia, dal nostro inviato Pinco Sempronio

Gli ambasciatori della Moratti si sono recati alle 7:00 nel quartier generale di Pisapia per arrendersi; tuttavia a sorpresa Pisapia ha risposto:

« Questa è Milanoooooo! »

Dopo l'uccisione degli ambasciatori, l'esercito di Pisapia grazie ai rinforzi in arrivo da Bologna e Torino con una manovra a sorpresa è riuscito ad accerchiare il nemico, fuggito a costo di grandissime perdite, e riuscendo a difendere solo il centro, riconquistando dopo 20 anni Milano. Dopo la vittoriosa riconquista i rossi si sono diretti fuorì città per la clamorosa capitolazione della capitale Arcore, mentre delle truppe alleate dal centro della Sardegna rioccupano i bastioni della Berlusconia nell'isola, Cagliari e Villa Certosa. Il Regio Esercito Berlusconiano, ormai in rotta, è stato costretto a dividersi in due tronconi per impedire lo sbarco in Sicilia (unico luogo non toccato dall'avanzata dell'Armata Rossa) e il ricongiungimento con le armate rosse di Milano tramite lo sbarco a Genova. Dopo ore di combattimento alle 15:00 l'ala sinistra (più a sinistra delle altre) dell'Armata Rossa, comandata da Rosalba Colombo, è entrata ad Arcore sbaragliando le retrovie berlusconiane, che sono riuscite solo a difendere il bunker-fortezza di Villa san Martino. Si è quindi stabilito un armistizio valente fino al 29 maggio, che darà modo alla popolazione di rifiatare e al Regio Esercito Berlusconiano di riorganizzarsi. Tutta l'Unione Sovietica l'Italia è ora con il fiato sospeso per vedere se la Berlusconia riuscirà a riconquistare Milano o se l'Armata Rossa dilagherà in città e ad Arcore. Si vocifera addirittura di un sbarco dei cattocomunisti a Napoli da tempo assediata da regione e provincia.


  • Dopo l'armistizio, dal nostro inviato Nome a Caso
Solo a villa san Martino le truppe berlusconiane sono riuscite a contenere l'imponente assalto delle truppe rosse.

Allo scadere dell'armistizio, il Regio Esercito Berlusconiano ha rifiutato di arrendersi. Quindi l'Armata Rossa ha proceduto alla battaglia finale, che incredibilmente l'ha vista vincitrice. Le principali città della Berlusconia, Arcore, Milano e Gallarate, sono state occupate, insieme protettorati di Cagliari e Napoli, nonchè alla Padania est. L'equilibrio geopolitico è più che mai instabile. Come andrà a finire?

Fonte

L'assalto finale