Nonnotizie:Il PDL si autoelimina nelle elezioni regionali 2010: differenze tra le versioni

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Inutili i ricorsi alla [[Corte d'Appello]], tutti respinti eccetto quello per la Lista Civica Regionale, e così il [[PDL]] resta fuori da [[Lazio]] e [[Lombardia]]. Sia [[Formigoni]] che la [[Polverini]] hanno prima reagito con un "''Non ci possono escludere!''", per poi tuonare:"''Quegli sporchi comunisti non ce la faranno a buttarci fuori a calci! Protesteremo! Faremo ricorso al TAR! Al [[Consiglio di Stato]]! Alle [[Nazioni Unite]]! Scenderemo in piazza! [[Rivoluzione]]! Alle armi! Alle armi!''". Nelle prossime 48 ore si attende dunque il giudizio del [[TAR]], oltre che il passaggio alle fasi di [[patteggiamento]], [[depressione]] ed [[accettazione]].
 
I commenti nell'allegro mondo della politica, ovviamente, non si sono fatti attendere. Mentre la radicale [[Emma Bonino]], saltellando in cerchio, afferma "''Noi abbiamo tutte le firme e le carte a posto, pappappero!''", l'intero [[Partito Democratico]] ringrazia: "''Dopo quindici anni in cui siamo stati noi a farci fuori da soli ed a lasciarvi il posto, era ora che ci ricambiaste il favore!''". Non tutte le opposizioni sono felici dell'avvenimento, anzi dalle parole di [[Pierferdinando Casini]] traspare una certa amarezza "''Porca puttana, lo sapevo che dovevo candidare [[Zingaretti]], altro che sosteniamo il [[PDL]]!''". Gli esponenti del [[PDL]] parlano dell'esclusione delle liste come "''Vulnus Politico della Res Publica'' e di ''Ius Primae Noctis''. [[Sandro Bondi]] dice che "''non si può privare il popolo del proprio diritto di pretendere al governo delle persone che non sanno neanche rispettare delle scadenze o compilare dei moduli''". Il coordinatore [[Denis Verdini]] rincara la dose: "''La decisione dei tribunali e delle corti d'appello non ci fermerà. Insomma, da quando ci è iniziato a fregare qualcosa di regole e [[leggi]]?''". Qualcuno ha provato ad avanzare l'ipotesi di risolvere tutto creando un'apposita legge ''ad listam'', ma è stato subito bloccato da [[Maroni]]: "''E quando cazzo facciamo in tempo?''". La reazione più forte, però, è stata quella del ministro [[Ignazio La Russa]]: "''Queste esclusioni sono un'ingiustizia. Faremo di tutto per rovesciare la situazione, a costo di ricorrere a soluzioni al limite della legalità. Come sempre, insomma.''"
 
Le reazioni degli altri leader del centrodestra sono state piuttosto caustiche; il ministro [[Umberto Bossi]], tra un "''negri di merda''" ed un "''Padania! Padania! Padania!''" ha bollato i membri del [[PDL]] come "''dilettanti allo sbaraglio''". Non è da meno la reazione dell'ex-Duce [[Gianfranco Fini]], che afferma: "''Non ne posso più delle castronerie di [[Silvio]]. Gli ho dato il partito. Gli ho dato il [[culo]]. Gli ho trovato una candidata per il Lazio che non solo è un ex-sindacalista, ma è persino capace di chiudere qualunque domanda, risposta o discorso chiedendosi perché nessuno pensa alle famiglie. Basta, Silvio. Lei mi ha deluso per l'ultima volta, AmmiraglioSilvio.''" Dopodiché ha chiuso il pugno in direzione della [[telecamera]] ed iniziato a digrignare. Chissà cosa voleva fare.
 
Il destino delle due liste si deciderà nelle prossime 48 ore. [[Silvio]] & [[Friends]] confidano nel giudizio del [[TAR]], ma, nel frattempo, decidono comunque di scendere in [[piazza]] per manifestare contro la fredda e brutale [[burocrazia]] che minaccia di proibire al partito più amato degli italiani di partecipare alle elezioni. Noi di Nonciclopedia seguiremo gli sviluppi della vicenda. Nel frattempo, ci uniamo a tutti coloro che sostengono la Polverini. Renata, siamo con te!
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