Castrazione: differenze tra le versioni

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{{Cit|"Papà, ma non potevi tagliarti i coglioni?"
{{Cit|"Papà, ma non potevi tagliarti i coglioni?"
"So che vuoi aiutarmi, figliolo, ma Dio si accorge di questi ingenui trucchi"|discussione su contraccezione e castrazione tra un operaio cattolico irlandese e il suo 34° figlio}}
"So che vuoi aiutarmi, figliolo, ma Dio si accorge di questi ingenui trucchi"|discussione su contraccezione e castrazione tra un operaio cattolico irlandese e il suo 34° figlio}}
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{{Cit|E' molto semplice|Lorena Bobbit}}
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La castrazione è una pratica che consiste nell'asportazione delle gonadi maschili o, in alcuni casi, dello stesso pene. Il fine ultimo della castrazione è rifornire la catena Mc Donald's di carne per i Big Mac.


== Prime notizie ==
== Prime notizie ==


Il primo documento storico che abbiamo riguardo a tale pratica riguarda Mario Giordano. Dalla visita medica che gli fecero per il servizio militare, risulta che "non c'è un cazzo; davvero" (sic). Per questo motivo, il giovane Mario fu arruolato col grado di "culo di gallina" della caserma. La voce odiosa con cui supplicava i commilitoni di smettere di incularlo lo rendeva ancora più ridicolo, scatenando gli istinti sessuali più profondi dei suoi compagni. Da allora, per vendicarsi di tutte le inculate subite in caserma, cerca di lavare il cervello ai gonzi che lo ascoltano in tv in programmi tipo "La fattoria" o su giornaletti per bambini tipo Panorama, dando notizie come: "Al sondaggio: lei gradisce Berlusconi, il 40% ha risposto sì, il 60% ha dato la risposta sbagliata".
La castrazione è un'antica pratica che consiste nell'asportazione delle gonadi maschili o, in alcuni casi, dello stesso pene.
Il primo documento storico che abbiamo riguardo a tale pratica è la cartella clinica di Mario Giordano. Dalla visita medica che gli fecero per il servizio militare, risulta che "non c'è un cazzo; davvero" (sic). Per questo motivo, il giovane Mario fu arruolato come "culo di gallina" della caserma. La voce odiosa con cui supplicava i commilitoni di smettere di incularlo lo rendeva ancora più ridicolo, scatenando gli istinti sessuali più profondi dei suoi compagni. Da allora, per vendicarsi di tutte le inculate subite in caserma, cerca di lavare il cervello ai gonzi che lo ascoltano in tv in programmi tipo "La fattoria" o su giornaletti per bambini tipo Panorama, dando notizie come: "Al sondaggio: lei gradisce Berlusconi, il 40% ha risposto sì, il 60% ha dato la risposta sbagliata".


Altro caso, ormai scolastico, fu la castrazione multipla di Bruno Vespa. Sin da quando era una larva, Vespa soffriva di pluriorchidismo. Gli erano cresciuti, infatti, due coglioni sul collo (di qui, alcuni insulti gratuiti al conduttore, tipo: sei una testa di cazzo!). Oltre ai due coglioni sul collo, c'erano diversi abbozzi di testicoli su tutto il volto del conduttore. Per celarli, Vespa li dipingeva ogni mattina, prima di andare in onda, di nero, spacciandoli per nei. Tuttavia i due coglioni grossi gli andavano troppo stretti sotto il collo della camicia (che indossava anche al mare o per fare la doccia). Fu così che si rivolse alla clinica svizzera Mannheimer, per far risolvere questo problema. Alla clinica, gli eliminarono tutte le gonadi che aveva sul volto e sul collo e sotto le ascelle, ma gli asportarono anche i testicoli scrotali.
Altro caso, ormai scolastico, è la castrazione multipla di Bruno Vespa. Sin da quando era una larva, Vespa soffriva di pluriorchidismo. Gli erano cresciuti, infatti, due coglioni sul collo (di qui, alcuni insulti gratuiti al conduttore, tipo: sei una testa di cazzo!). Oltre ai due coglioni sul collo, c'erano diversi abbozzi di testicoli su tutto il volto del conduttore. Per celarli, Vespa li dipingeva ogni mattina, prima di andare in onda, di nero, spacciandoli per nei. Tuttavia i due coglioni grossi gli andavano troppo stretti sotto il collo della camicia (che indossava anche al mare o per fare la doccia). Fu così che si rivolse alla clinica svizzera Mannheimer, per far risolvere questo problema. Alla clinica, gli eliminarono tutte le gonadi che aveva sul volto e sul collo e sotto le ascelle, ma gli asportarono anche i testicoli scrotali.
Da allora, c'è un contenzioso giudiziaro tra Vespa e la clinica, accusata di aver tolto al presentatore televisivo la possibilità di arraparsi e masturbarsi pensando alla testa asfaltata di Berlusconi.
Da allora, c'è un contenzioso giudiziaro tra Vespa e la clinica, accusata di aver tolto al presentatore televisivo la possibilità di arraparsi e masturbarsi pensando alla testa asfaltata di Berlusconi.

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== Moda ==

In diverse epoche storiche, la castrazione ha avuto un notevole successo di pubblico.
Nel Medioevo, si pensava che fosse un rimedio migliore delle sanguisughe contro il mal di testa. Durante il Rinascimento, si sparse la voce che Leonardo fosse un eunuco e diversi artisti si tagliarono le palle, sperando di diventare intelligenti come lui. Nel '500, la castrazione divenne il metodo più economico per l'indulgenza plenaria. Con i testicoli dei fedeli si faceva la malta speciale per la costruzione di San Pietro. Con l'Illuminismo, gli scienziati e i filosofi italiani tanto geniali quanto anticlericali, che chiamavano coglioni i preti, si tagliavano le palle in segno di sfida e di sacrificio in nome del progresso. La mancanza di eredi di questi filosofi e scienziati spiega il motivo per cui in Italia ancora si crede in favolette tipo la fata dei dentini o il tizio barbuto la cui gloria tutto move. Nell'ottocento, i romantici seguaci del movimento "Sturm und drang" si prendevano a calci nei coglioni, urlando "libera il semidio incatenato!". Un tale Jacopo Ortis decise di spararsi sullo scroto, per aver ingravidato una tale Teresa. Con i regimi totalitari del Novecento, la castrazione divenne segno di virilità. Nessun bravo fascista o nazista doveva essere ancora in possesso delle proprie gonadi. Ecco il motivo molte delle mogli di questi gerarchi iniziarono ad avere relazioni sessuali con camerieri, insegnanti di tennis, banchieri ebrei. Per ripicca, Hitler ordinò la soluzione finale e lo sterminio di tutti gli ebrei.
Attualmente

Versione delle 00:49, 23 giu 2009

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« "Papà, ma non potevi tagliarti i coglioni?" "So che vuoi aiutarmi, figliolo, ma Dio si accorge di questi ingenui trucchi" »
(discussione su contraccezione e castrazione tra un operaio cattolico irlandese e il suo 34° figlio)
« Mamma, perché quell'uomo ha il batacchio come la nostra porta? »
(Bambino eunuco che osserva un uomo nudo)


« Ti strappo le palle »
(Steven Seagal a chiunque)


« Sono favorevolissimo alla castrazione! »
(Roberto Calderoli che fa autocritica)


« E' molto semplice »
(Lorena Bobbit)


La castrazione è una pratica che consiste nell'asportazione delle gonadi maschili o, in alcuni casi, dello stesso pene. Il fine ultimo della castrazione è rifornire la catena Mc Donald's di carne per i Big Mac.

Prime notizie

Il primo documento storico che abbiamo riguardo a tale pratica riguarda Mario Giordano. Dalla visita medica che gli fecero per il servizio militare, risulta che "non c'è un cazzo; davvero" (sic). Per questo motivo, il giovane Mario fu arruolato col grado di "culo di gallina" della caserma. La voce odiosa con cui supplicava i commilitoni di smettere di incularlo lo rendeva ancora più ridicolo, scatenando gli istinti sessuali più profondi dei suoi compagni. Da allora, per vendicarsi di tutte le inculate subite in caserma, cerca di lavare il cervello ai gonzi che lo ascoltano in tv in programmi tipo "La fattoria" o su giornaletti per bambini tipo Panorama, dando notizie come: "Al sondaggio: lei gradisce Berlusconi, il 40% ha risposto sì, il 60% ha dato la risposta sbagliata".

Altro caso, ormai scolastico, è la castrazione multipla di Bruno Vespa. Sin da quando era una larva, Vespa soffriva di pluriorchidismo. Gli erano cresciuti, infatti, due coglioni sul collo (di qui, alcuni insulti gratuiti al conduttore, tipo: sei una testa di cazzo!). Oltre ai due coglioni sul collo, c'erano diversi abbozzi di testicoli su tutto il volto del conduttore. Per celarli, Vespa li dipingeva ogni mattina, prima di andare in onda, di nero, spacciandoli per nei. Tuttavia i due coglioni grossi gli andavano troppo stretti sotto il collo della camicia (che indossava anche al mare o per fare la doccia). Fu così che si rivolse alla clinica svizzera Mannheimer, per far risolvere questo problema. Alla clinica, gli eliminarono tutte le gonadi che aveva sul volto e sul collo e sotto le ascelle, ma gli asportarono anche i testicoli scrotali. Da allora, c'è un contenzioso giudiziaro tra Vespa e la clinica, accusata di aver tolto al presentatore televisivo la possibilità di arraparsi e masturbarsi pensando alla testa asfaltata di Berlusconi.


Moda

In diverse epoche storiche, la castrazione ha avuto un notevole successo di pubblico. Nel Medioevo, si pensava che fosse un rimedio migliore delle sanguisughe contro il mal di testa. Durante il Rinascimento, si sparse la voce che Leonardo fosse un eunuco e diversi artisti si tagliarono le palle, sperando di diventare intelligenti come lui. Nel '500, la castrazione divenne il metodo più economico per l'indulgenza plenaria. Con i testicoli dei fedeli si faceva la malta speciale per la costruzione di San Pietro. Con l'Illuminismo, gli scienziati e i filosofi italiani tanto geniali quanto anticlericali, che chiamavano coglioni i preti, si tagliavano le palle in segno di sfida e di sacrificio in nome del progresso. La mancanza di eredi di questi filosofi e scienziati spiega il motivo per cui in Italia ancora si crede in favolette tipo la fata dei dentini o il tizio barbuto la cui gloria tutto move. Nell'ottocento, i romantici seguaci del movimento "Sturm und drang" si prendevano a calci nei coglioni, urlando "libera il semidio incatenato!". Un tale Jacopo Ortis decise di spararsi sullo scroto, per aver ingravidato una tale Teresa. Con i regimi totalitari del Novecento, la castrazione divenne segno di virilità. Nessun bravo fascista o nazista doveva essere ancora in possesso delle proprie gonadi. Ecco il motivo molte delle mogli di questi gerarchi iniziarono ad avere relazioni sessuali con camerieri, insegnanti di tennis, banchieri ebrei. Per ripicca, Hitler ordinò la soluzione finale e lo sterminio di tutti gli ebrei. Attualmente