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Un sacerdote fa dei riti satanici invocando il demone '''Aborim''' implorandolo. Ma dato che non si presenta comincia a prenderlo a parolacce, più che altro per la rabbia di dover vedere gente completamente nuda intorno a lui trombare come conigli. Arriva finalmente il demone, un incrocio tra [[Chewbecca]] e il [[Grinch]] che si è addormentato nel solarium, che comincia a sbattersi anche lui una donnaccia a caso. Il povero sacerdote intanto è ancora costretto a guardare solamente.
Un sacerdote fa dei riti satanici invocando il demone '''Aborim''' implorandolo. Ma dato che non si presenta comincia a prenderlo a parolacce, più che altro per la rabbia di dover vedere gente completamente nuda intorno a lui trombare come conigli. Arriva finalmente il demone, un incrocio tra [[Chewbecca]] e il [[Grinch]] che si è addormentato nel solarium, che comincia a sbattersi anche lui una donnaccia a caso. Il povero sacerdote intanto è ancora costretto a guardare solamente.
Anni dopo un impiegato di banca romano e megalomane di nome '''Marco''' giunge a [[Napoli]] per incontrare sua cugina '''Elena''', una tipa bionda che non da anni. Appena usciti dalla stazione Marco viene scippato del pataccone dorato con sette gemme che portava al collo. Comincia a lagnarsi e quindi la polizia per farlo contento comincia a seguire i malviventi che spariscono nel nulla. Nonostante anche la polizia lo conforti dicendo che a Napoli è una cosa di routine, Marco, da buon fighetto viziato qual'è, obbliga la polizia a fare il suo dovere<ref>Che personaccia...</ref>. Infatti, guarda caso, incontrano dal primo benzinaio che trovano, i malviventi. Dopo una serie di cazzotti, pugni e bestemmie in pseudoromanesco, i malviventi vengono arrestati ma non hanno loro la croce [[truzza]] di Marco. Nel pomeriggio Marco torna da sua cugina che pare sembra essersi rifatta trucco e parrucco: infatti è diventata mora con la carnagione scura e sembra essere 50 anni più vecchia di Marco, nonostante siano più o meno coetanei. Sua cugina<ref>Quella vera, eh?</ref> gli dice che la tipa bionda che aveva incontrato incontrato in stazione era una sua amica a cui aveva parlato di lei per anni, descrivendolo nei minimi dettagli, caratterialmente e fisicamente, dicendogli sequenza del DNA, gruppo sanguigno, segno zodiacale con ascendente e codice bancario...sebbene non lo vedesse da quando erano bambini e se ne ricordasse vagamente il nome. Peccato che a Marco non gliene freghi un cazzo della cugina ma solo della tipa bionda che è sparita. Elena però gli da l'indirizzo del night club dove lavora la sua amichetta<ref>Che, però, sparirà per sempre dal film.</ref>. Quella sera stessa, Marco entra in quella lurida bettola dove c'è gente che balla a destra e a manca una musica squallidissima. Seduto al bancone, incontra '''Maria''', una troia del locale a cui offre da bere. Strano come Marco, pur avendo pagato il drink, non berrà niente, per il semplice gusto di buttare via i soldi. Le parla che sta cercando una persona e che gli hanno scippato la collana. Maria gli parla allora di un terribile camorrista che dirige quella merda di locale. Marco va a parlarci e il boss, con evidenti tendenze [[omosessuali]], dopo una serie di ''Sit nu bell giovinotto'', gli promette che gli darà la collana in cambio o di una notte bollente o di un elenco dei clienti più facoltosi della sua banca, per il semplice motivo di voler deridere chi è più povero. Marco, sebbene tentato, si sbaglia e dice, assumendo una espressione facciale tipica di uno stitico, di non volerci prendere parte. E giù con le botte. Tornato da Maria, le chiede il nome del ricettatore di quella zona e dove abita. Il tizio in questione si chiama '''Totonno O'cafone''', gemello segreto del [[Ugo Fantozzi|Ragionier Fonelli]]. E lo va a disturbare a pochi minuti da mezzanotte rompendogli le palle per la sua maledetta croce. Ma il nostro ragionier Fonelli gli dice che non ce l'ha, l'ha venduta a '''Don Raffaele Esposito'''. Marco, quindi, pagato il ricettatore, se ne va senza salutare. E ovviamente Totonno O'cafone si incazza e vuole vendicarsi di cotanta maleducazione. Ma non fa in tempo a prendere il telefono che gli si para davanti una creatura due metri completamente nuda, con la faccia e le mani pelose, che squittisce e ringhia: un lupo mannaro<ref>Mah...</ref>. Il mostro uccide il povero Totonno prendendolo per le spalle, guardandolo negli occhi e sciogliendoli la faccia<ref>Adesso voi penserete che l'[[autore di questo articolo]] sia strafatto a bomba per dire una cosa del genere, ma credetemi, è proprio così.</ref>. Dopo un po' Marco si risveglia di fronte la porta di casa di Maria, pur non sapendo nemmeno dove fosse, completamente vestito. Maria lo accoglie amorevolmente, senza minimamente preoccuparsi del fatto che si stia mettendo in casa un tizio conosciuto il giorno prima in una bettola di periferia gestita da un camorrista. Durante la notte, Marco ha un incubo, reso nel film con un orribile flash-back con filtro giallo tutto incasinato con un inquietante sottofondo di campanacci, in cui rivede sua madre che si ribella ad Aborim perchè non vuole più farle da puttana. Allora, per proteggere Marco, gli fa mettere al collo una croce enorme con sette gemme, altrimenti a mezzanotte si trasformerà in un {{citnec|lupo mannaro}}. Svegliatosi completamente nudo nel letto di una sconosciuta, le dice che vuole andare da Don Raffaele Esposito e che se la vuole portare insieme. Maria, stranamente, pur sapendo di dover seguire un tizio conosciuto il giorno prima in un localaccio e che il tizio in questione ama dare fastidio ai [[mafiosi]], ne è contentissima.
Anni dopo un impiegato di banca romano e megalomane di nome '''Marco''' giunge a [[Napoli]] per incontrare sua cugina '''Elena''', una tipa bionda che non vedeva da anni. Appena usciti dalla stazione Marco viene scippato del pataccone dorato con sette gemme che portava al collo. Comincia a lagnarsi e quindi la polizia per farlo contento comincia a seguire i malviventi che spariscono nel nulla.
Giunti alla casa del Don Raffaele Esposito, viene accolto con schiaffi e pugni, perchè, nonostante Marco si presenti disarmato, senza ne documenti ne microspie addosso, il boss continua a ripetere che Marco sia un poliziotto, anche se Marco continui a rompere i coglioni con la sua croce. Il boss chiama addirittura un altro boss siculo americano, che non azzecca nessuno dei due accenti, che, con delicatezza<ref>Semplicemente sedandolo.</ref>, si fa dire da Marco che vuole quella benedetta croce, che guarda caso, ha regalato ad una prostituta fattucchiera di [[Roma]]. Giunta mezzanotte, Marco si trasforma di nuovo in <s>un uomo nudo</s> lupo mannaro e fa una strage. Il giorno dopo parte per [[Roma]] con Maria e raggiunge la casa della mignotta grazie alle indicazioni di una signora burina, permalosa e che non azzecca nemmeno lei il suo accento. Giunto da lei in pieno giorno, la troia le legge la mano e si incazza quando Marco dice che è li da lei perchè, per affari di stato, Don Raffaele Esposito rivuole la sua croce. La fattucchiera decide allora di dargliela. Cioè sia la collana che [[figa|quell'altra cosa lì]]. Dopo due minuti, giunta mezzanotte, Marco si trasforma in lupo mannaro e uccide la troia senza motivo. Maria, intanto, non sapendosi mai fare i cazzi suoi, segue Marco sotto casa e [[ma anche no|casualmente]] trova la croce per terra sotto casa della troia. Una volta che Marco ha finito di mettere Maria cornuta, la ragazza gli pone la collana al collo e Marco torna normale<ref>Si fa per dire...</ref>. Dunque, non sapendo con chi prendersela, il regista fa schiattare il sacerdote della messa nera. Il poveretto, dopo aver visto gente completamente nuda scopare intorno a lui, dopo aver dovuto seguire Marco per tutta Napoli e vedere i casini che combinava, e dopo non essere stato cacato di striscio per tutto il film, sbanda con la sua macchina senza capire perchè, si schianta contro un muro e muore. Poi, tanto per cambiare, la sua faccia si scioglie, senza motivo. Il film finisce con Marco e Maria che camminano per piazza San Pietro a Roma con un cane sbucato dal nulla. E sempre dal nulla sbuca [[Gesù]], così, senza motivo.


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== Curiosità ==


* Nessuno dei personaggi nel film azzecca il suo accento.


* Il film è uscito solo in due sale in [[Sicilia]] e, in quelle zone, il tasso del crimine è salito notevolmente.


* In [[Giappone]] il film è uscito e ha portato un notevole aumento di suicidi.

* Marco Antonio Andolfi finirà all'inferno perchè [[Gesù]] lo ha citato per danni morali e appropriazione illecita e non autorizzata di immagine.



== Note ==
<references />