Ciocia™: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia priva di qualsivoglia contenuto.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
La '''Ciocia''' è una tipica calzatura della [[Magna Ciociaria]] nonché uno dei principali marchi del Made in Italy.
La '''Ciocia''' è una tipica calzatura della [[Magna Ciociaria]] nonché uno dei principali marchi del Made in Italy.
[[Immagine:Ciocia cola.jpg|thumb|La cola del marchio Ciocia, la ''Ciocia Cola''.]]

==Origine==
==Origine==
La calzatura pare sia nata da una particolare pantofola tipica della [[Ciociaria]] ricavata dalla pelle delle [[Ratto|Zoccole]], grossi topi che attualmente vivono in tutta la [[Terronia]]. Solo però in poche zone vigeva la tradizione di uccidere questi topi per ricavarne delle pantofole: la notte dell'equinozio d'estate, mentre le donne innalzavano grandi falò sulla cima delle montagne innescando infinite catene di incendi che perduravano per tutta l'estate e divertendosi in effusioni saffiche, gli uomini venivano scacciati verso le valli e le paludi in cerca di tali ratti. Essi poi dovevano saltarvi addosso e ucciderle con i piedi nudi: i poveri animali dunque venivano sventrati e penetrate nell'ano dai piedi dei ciociari che così avevano delle nuove scapre che sarebbero durate per un anno intero. Poiché le prime zoccole uccise e calzate dai ciociari furono sabine, sono note anche come [[ratto delle Sabine|ratti delle Sabine]], da cui la celebre leggenda.
La calzatura pare sia nata da una particolare pantofola tipica della [[Ciociaria]] ricavata dalla pelle delle [[Ratto|Zoccole]], grossi topi che attualmente vivono in tutta la [[Terronia]]. Solo però in poche zone vigeva la tradizione di uccidere questi topi per ricavarne delle pantofole: la notte dell'equinozio d'estate, mentre le donne innalzavano grandi falò sulla cima delle montagne innescando infinite catene di incendi che perduravano per tutta l'estate e divertendosi in effusioni saffiche, gli uomini venivano scacciati verso le valli e le paludi in cerca di tali ratti. Essi poi dovevano saltarvi addosso e ucciderle con i piedi nudi: i poveri animali dunque venivano sventrati e penetrate nell'ano dai piedi dei ciociari che così avevano delle nuove scapre che sarebbero durate per un anno intero. Poiché le prime zoccole uccise e calzate dai ciociari furono sabine, sono note anche come [[ratto delle Sabine|ratti delle Sabine]], da cui la celebre leggenda.

Versione delle 15:50, 18 set 2008

La Ciocia è una tipica calzatura della Magna Ciociaria nonché uno dei principali marchi del Made in Italy.

File:Ciocia cola.jpg
La cola del marchio Ciocia, la Ciocia Cola.

Origine

La calzatura pare sia nata da una particolare pantofola tipica della Ciociaria ricavata dalla pelle delle Zoccole, grossi topi che attualmente vivono in tutta la Terronia. Solo però in poche zone vigeva la tradizione di uccidere questi topi per ricavarne delle pantofole: la notte dell'equinozio d'estate, mentre le donne innalzavano grandi falò sulla cima delle montagne innescando infinite catene di incendi che perduravano per tutta l'estate e divertendosi in effusioni saffiche, gli uomini venivano scacciati verso le valli e le paludi in cerca di tali ratti. Essi poi dovevano saltarvi addosso e ucciderle con i piedi nudi: i poveri animali dunque venivano sventrati e penetrate nell'ano dai piedi dei ciociari che così avevano delle nuove scapre che sarebbero durate per un anno intero. Poiché le prime zoccole uccise e calzate dai ciociari furono sabine, sono note anche come ratti delle Sabine, da cui la celebre leggenda.

Etimologia

Il nome deriva dal latino, lingua ufficiale del Lazio, soccus, appunto Zoccola, poi divenuto per influsso dei dialetti della terronia socia e quindi ciocia.

Evoluzione

  • Durante il XVII secolo all'inizio della modernità i ciociari divennero talmente legati a tale calzatura che si fecero avanti contro lo stato del Vaticano per imporre la nuova pantofola anche alle gerarchie ecclesiastiche. Il Papa si oppose alle pretese ciociare e i briganti allora gli dichiararono guerra. In breve l'intero territorio del Vaticano fu conquistato e da allora si chiamò Magna Ciociaria fino al 1950 quando fu creata una nuova regione, il Lazio.
  • La scarpa è celebre per essere stata una calzatura magica che ha condotto la Maga Circe fino al promontorio del Circeo nel 1950 quando fu fondato il Lazio perché lì avrebbe dovuto partorire Santa Maria Goretti.
  • Una variante delle Cioce fu indossata anche da Cristiano Malgioglio in visita a Froci None, sua città patronale.
    Una ciocia vecchia.

Marchio Ciocia

Dal 1950 vista la fondazione del Lazio e la perdita dei privilegi economici e sociali dei ciociari essi si sono riuniti in una associazione che ha costituito il marchio Ciocia. Inizialmente la società si è distinta in importanti produzioni nel settore del tessile e della bigiotteria, finché il marchio, oggi di importanza planetaria, ha una propria compagnia aerea Cioc'Air e Eros Center in tutta europa, noti come La ciociara e la celebre bevanda Ciocia cola.

Curiosità

  • Il termine alla pecorina inizialmente era alla ciociara. Poi però il Vaticano, ristabilito il potere perduto nel 1950 con la fondazione del Lazio, si oppose al termine perché con esso si alludeva anche alle scarpe che indossavano i cardinali, le ciocie appunto, per cui l'associazione consumatori di prostitute ha modificato la locuzione.
  • Anche San Tommaso D'Aquino usa il termine penetrare alla ciociara e non alla pecorina, quale una delle varianti delle posizioni sessuali permesse dal kamasutra cattolico insieme al coitus interruptus o salto della quaglia.
  • Pare che San Tommaso d'Aquino partecipasse ai riti solstiziali di uccisione rituale delle zoccole per realizzarne cioce.

Voci correlate