Nonbooks:Inspiegabile formazione di code: differenze tra le versioni

[[File:Folla di metallari.jpg|right|thumb|220pxminiatura|'''"E muoviti, cazzo!"''']]

{{cit2q|All'uscita da un luogo pubblico, generalmente dopo un evento, si forma una coda perché davanti c'è chi cammina lentamente.<br /> Ma se sono lenti, come ci sono arrivati davanti agli altri?|EnunciazioneLuciano delDe Crescenzo, estratto da ''Il paradosso del pedone lento''}}

IlQuotidianamente '''paradossosi delassiste pedonecon lento''',amarezza notoalla anche come '''paradosso del bradipo''', è l'amara constatazioneformazione di uncode fattosenza checapirne accade quotidianamente in tutti i luoghi affollati del mondo, ossia: ''quando si forma una coda e non si capisceil perché''.<br />Il Laproblema formulazioneè originalestato èsollevato dovutaper alprimo dal [[capostazione]] [[Russia|russo]] Aleksej Jur'evič Kalešin il quale, da attento osservatore di [[culi]], aveva notato che alcuni di essi procedevano molto lentamente, finendo per costituire ostacolo agli altri [[pendolari]] arrivati in stazione. Grazie all'aiuto di un altro ferrotranviere, che già nel [[1964]] sapeva scrivere, Kalešin trasferì il suo arguto pensiero su un foglio di carta, oggi conservato al ''Museo delle cose che non aveva senso mettere altrove'' di Krasnojarsk.

[[File:Trenomito.jpg|right|thumb|220pxminiatura|Ecco! Stanno per scendere!]]

* '''Il [[disabile]]'''.

** Nel caso sia un pendolare sul treno, per guadagnare sulla banchina la [[Controsenso|testa della coda]] dovrebbe lanciare la carrozzella dal finestrino e poi calarsi fuori annodando le tendine dello scompartimento. L'operazione richiederebbe comunque troppo tempo.

** Nella maggior parte degli [[Stadio|stadi]] ha un posto e un percorso riservato, quindi non può intralciare [[nessuno]]. Le strutture non attrezzate invece espongono il cartello "{{tooltip|{{colore|green|Noi non possiamo entrare}}|[[File:Divietohand.JPG|80px]]}}" e hanno, nei suoi pressi, una sorta di gancio a cui attraccare la carrozzella.

** Negli altri casi (cinema, teatri, sagre di paese, etc) è quasi sempre in mezzo alla calca, spesso dietro una bella gnocca e senza alcuna fretta di uscirne, intento a valutare il perfetto sincronismo tra l'ondulazione delle due [[chiappe]].

* '''L'[[anziano]]'''.

** Per scendere dal treno deve prima alzarsi dal suo posto, recuperare le facoltà motorie di base e realizzare l'ubicazione dell'uscita, [[peraltro]] non segnalata dal corridoio luminoso. Nel frattempo, la maggior parte degli altri passeggeri sono in fila per il [[taxi]], alcuni sono già al lavoro e i restanti aspettano da venti minuti che parta la coincidenza.

[[File:Folla.jpg|right|thumb|220pxminiatura|{{dialogo|Tizia|Chi è che va così piano?!|Tizio|Tutti signo'!}}]]

* '''Il [[ciccione]]'''.

** Sul treno occupa praticamente due posti, accanto c'è quasi sempre il suo zaino pieno di cibarie. A volte può esserci un bambino piccolo, messo lì dalla madre che è rimasta in piedi. Nel primo caso perderà tempo a disfarsi dei rifiuti generati dagli spuntini, un paio di sacchi condominiali. Nel secondo dovrà attendere che la signora vesta il pargolo, come se il treno della tratta [[Milano]]-[[Bergamo]] fosse stato dirottato in [[Siberia]]. Ad ogni modo non scenderà prima di venti minuti.

** All'uscita dallo stadio, spinto dalla gente, si trasformerà in un [[Ciccioni che cadono dalle scale|ciccione che cade dalle scale]]. A questo punto rotolerà verso l'uscita a grande [[velocità]], seguito dagli altri alla stregua dei [[Paraculo|paraculi]] che si accodano all'[[ambulanza]].

* '''Quello che [[Non avere un cazzo da fare|non ha un cazzo da fare]]'''.

** Resta sul treno, finendo di leggere il giornale, finché sulla banchina non c'è più nessuno. Se nel frattempo il treno riparte scende alla fermata successiva e, dopo aver fatto colazione e [[Gente che fa foto ogni 2 secondi|qualche foto in giro]], torna a casa. Tanto non doveva andare nemmeno alla fermata prima.

* '''Il [[nano]]'''.

{{Quoteq|Ma allora chi è il responsabile del rallentamento?}}

Il [[fisico]] [[crucco]] Dietmar Göller, titolare della cattedra di ''Dinamica vettoriale dei copricerchi perduti'' presso l'[[università]] ''Volkswagen'' di Münster, ha tentato di spiegare il fenomeno<ref>è fenomenale che non venga mai linciato nessuno</ref>. A suo parere la soluzione andava cercata nella progressiva diminuzione della velocità di fuga iniziale del soggetto, che chiaramente non si muove in un sistema isolato e subisce attriti di varia natura<ref>è probabile che fosse ubriaco</ref>.<br /> Dopo sei mesi di febbrile studio, e innumerevoli test con l'[[acceleratore di particelle]] acquistato su [[Ebay]], giunse alla conclusione che fosse meglio andare in stazione e valutare sul campo il problema.<br /> Nel corso delle sue osservazioni emersero alcune situazioni che potevano risolvere il paradosso.

** <u>Spiegazione</u> È noto che l'area di Broca nel [[cervello]] delle donne, quella preposta al linguaggio e alla comunicazione, è più sviluppata che nell'uomo. Ovviamente ciò va a discapito delle altre funzioni del prezioso organo, che non sopporta il contemporaneo carico dovuto alle attività motorie.

** <u>Confutazione</u> Le donne riescono a fare più cose in contemporanea degli uomini. Questa [[Cazzata|congettura priva di supporto sperimentale]] è oggi accettata come vera, dalle donne.

** <u>Spiegazione</u> La ''Look Down Generation'', ossia la fetta di popolazione che non stacca mai gli occhi dallo [[Telefono cellulare|smartphone]], è in costante aumento, a dispetto dei traumi cranici procurati dalle capocciate nei lampioni. È chiaro: nessuno vorrebbe perdersi la possibilità di mettere "[[Mi piace]]" per primo sulla [[diciassuno]]millesimadiciassunomillesima foto del [[cane]] di un tizio di [[Rovigo]] mai conosciuto realmente.

** <u>Spiegazione</u> È un [[falso invalido]], è sceso di corsa ma poi si è accorto delle telecamere.

{{cit2q|[[Boh]], sarà qualche coglione.|Ipotesi avvalorata dalla [[statistica]].}}