Nazionale di calcio della Spagna: differenze tra le versioni

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Giustamente convinti di non aver più ostacoli fino alla finale col Brasile, gli spagnoli stringono d'[[assedio]] per l'intera durata dell'incontro l'area degli Stati Uniti, scesi in campo con uno schieramento attendista al punto giusto, cioè con una formazione alla cui lettura perfino [[Nereo Rocco]] avrebbe esclamato:
 
{{quote|Mona, va ben far catenacio, ma almanco un median ti podevi meterlo}}
 
e battuti per 3-1 nella fase a gironi dalla peggior Italia degli ultimi 25 anni. Eppure, ancora una volta, la nemesi si compie: i due unici tiri degli americani entrano con la complicità della difesa avversa, mentre gli spagnoli esibiscono in area la stessa precisione di un [[epilessia|epilettico]] in piena crisi che fa [[tiro al piattello]] durante un [[terremoto]]. Risultato: Spagna costretta a un'umiliante finale per il terzo posto Stati Uniti in finale, che a fine partita ricevono un [[telegramma]] di congratulazioni di [[Barack Obama]], dove si legge: ''"Bravi ragazzi, il popolo americano è fiero di voi, ma vorrebbe anche che gli spiegaste com'è che solo quello più indietro può prendere la palla in mano"''.
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La fase ad eliminazione diretta si apre quindi contro la [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]], sconfitta agilmente 2-0 anche perché si è presentata allo stadio sbagliato, quindi è la volta del Portogallo, eliminato ai rigori al termine di una partita in cui ha patito a tal punto il [[timore reverenziale]] nei confronti dei campioni d'Europa e del Mondo da trascorrere con tutti e undici gli uomini l'intera durata dell'incontro inginocchiato sulla linea di porta implorando [[pietà]]. In finale contro l'Italia arriva dunque un nuovo trionfo, dominando con un perentorio 4-0 una formazione azzurra talmente rimaneggiata che in attacco schierava [[Davide Moscardelli|Moscardelli]] e [[Marco Nappi|Nappi]]. La striscia positiva si protrae fino alla finale della [[Confederation Cup]] dell'anno successivo, dove finalmente vengono sconfitti da un Brasile guidato da [[Neymar]] e dai suoi tuffi.
 
==[[Mondiali 2014]]: ricomincia la sfiga==
[[File:Lapide tiki-taka.jpg|thumb|right|150px|La fine di uno stile di gioco simpatico come un dito in culo per gli avversari.]]
Si ritorna al normale corso delle cose. La prima partita di una spagna gasatissima è il "[[remake]]" della finale 2010, la goleata olandese supera il misero gol iberico, risultato finale: 5-1. Partita finita con tre morti tra le fila delle checche isteriche e tre attentati da parte di spagnoli contro Casillas. I quotidiani iberici appioppano la colpa del misfatto alla data della partita: [[venerdì 13]].
Gli spagnoli cercano di rifarsi con la partita successiva in cui affrontano un Cile che ha Vidal come unico giocatore in campo.
{{quote|Il Cile, che sarà mai?|Del Bosque}}
Niente da fare. Segnano l'ex bidone [[SSC Napoli|napoletano]], [[Edu Vargas]]; e il bianconero [[Arturo Vidal]]. [[Iker Casillas|Casillas]] si giustifica dicendo che aveva subito il colpo della strega mentre riscuoteva la [[pensione]] alle poste. La [[FIFA]] ha deciso di far vincere l'ultima partita alla Spagna contro l'Australia 3-0 per pietà.
Questa uscita sancisce il tramonto di un ciclo di fortuna per gli iberici e la morte del [[tiki-taka]].
 
Rientro a casa accompagnato da sassate da tifosi per le checche isteriche.
 
== Articoli collegati ==
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*[[Nazionale di calcio delle Isole Fær Øer]]
*[[Spagna]]
*{{s|[[Tiki- taka]]}}
 
{{Nazionali}}
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