Napoleone Bonaparte: differenze tra le versioni

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== La campagna d'Egitto e di Siria ==
== La campagna d'Egitto e di Siria ==
[[File:Geroglifico egizio.jpg|thumb|280px|''La Campagna d'Egitto'' ([[forse]]), [[Jacques- Louis David]] (forse), [[1790]] (forse).]]
[[File:Geroglifico egizio.jpg|thumb|280px|''La Campagna d'Egitto'' ([[forse]]), [[Jacques- Louis David]] (forse), [[1790]] (forse).]]
La campagna d'[[Egitto]] presenta un clima caldo torrido tendente al desertico. Nel 124° anno prima dell'[[ventennio|era fascista]], il Direttorio voleva liberarsi della scomoda figura di Napoleone, ossia un manichino gigante avente le sue sembianze posto nel bel mezzo del Consiglio. Gli fu così ordinato di conquistare l'[[Inghilterra]] e portare con sé il manichino gigante. Ma Napoleone sbagliò rotta e arrivò in Egitto, cominciando così la cosiddetta ''Missione Africa''. Dopo aver occupato [[Malta]] avendola scambiata per l'[[Irlanda]] si diresse alle foci del [[Nilo]]-[[Tamigi]], giunse alle [[Piramidi]] e le occupò scambiandole per [[Buckingham Palace]]. Passò così tutto il pomeriggio all'interno delle piramidi alla ricerca della [[regina d'Inghilterra]]. Fu così che scoprì la famosa [[Stele di Rosetta]], uno [[scontrino]] di pietra del 2000 a.C. che secondo Napoleone consentiva di tradurre gli antichi scritti [[druido|druidici]]. Dopo aver perso tempo con gli inutili reperti, Napoleone optò per attaccare i [[Mamelucchi]] durante il [[tè]] delle cinque, poiché sapeva che gli inglesi non interrompono MAI il tè delle cinque. Peccato però che i Mamelucchi non fossero inglesi. Napoleone stava quindi per imbattersi in una catastrofica disfatta, ma la fortuna gli arrise ancora: era il [[Ramadan]], per cui i Mamelucchi furono sterminati senza avere la possibilità di opporsi. Intanto la flotta francese, che era rimasta parcheggiata in doppia fila alle foci del Nilo, fu sequestrata dall'ammiraglio [[Horatio Nelson|Nelson]], che con queste parole commentò la vittoria:
La campagna d'[[Egitto]] presenta un clima caldo torrido tendente al desertico. Nel 124° anno prima dell'[[ventennio|era fascista]], il Direttorio voleva liberarsi della scomoda figura di Napoleone, ossia un manichino gigante avente le sue sembianze posto nel bel mezzo del Consiglio. Gli fu così ordinato di conquistare l'[[Inghilterra]] e portare con sé il manichino gigante. Ma Napoleone sbagliò rotta e arrivò in Egitto, cominciando così la cosiddetta ''Missione Africa''. Dopo aver occupato [[Malta]] avendola scambiata per l'[[Irlanda]] si diresse alle foci del [[Nilo]]-[[Tamigi]], giunse alle [[Piramidi]] e le occupò scambiandole per [[Buckingham Palace]]. Passò così tutto il pomeriggio all'interno delle piramidi alla ricerca della [[regina d'Inghilterra]]. Fu così che scoprì la famosa [[Stele di Rosetta]], uno [[scontrino]] di pietra del 2000 a.C. che secondo Napoleone consentiva di tradurre gli antichi scritti [[druido|druidici]]. Dopo aver perso tempo con gli inutili reperti, Napoleone optò per attaccare i [[Mamelucchi]] durante il [[tè]] delle cinque, poiché sapeva che gli inglesi non interrompono MAI il tè delle cinque. Peccato però che i Mamelucchi non fossero inglesi. Napoleone stava quindi per imbattersi in una catastrofica disfatta, ma la fortuna gli arrise ancora: era il [[Ramadan]], per cui i Mamelucchi furono sterminati senza avere la possibilità di opporsi. Intanto la [[flotta]] francese, che era rimasta [[parcheggio in doppia fila|parcheggiata in doppia fila]] alle foci del Nilo, fu sequestrata dall'ammiraglio [[Horatio Nelson|Nelson]], che con queste parole commentò la vittoria:


{{Quote|Ah-ah!|Nelson a Napoleone}}
{{Quote|Ah-ah!|Nelson a Napoleone}}
[[File:Hammurabi.jpg|thumb|La [[stele di Rosetta]].<br /> Seduta sul trono: Rosetta.]]
[[File:Hammurabi.jpg|thumb|La [[stele di Rosetta]].<br /> Seduta sul trono: Rosetta.]]
Napoleone rimase quindi in Egitto nell'attesa di riprendere le navi sequestrate dalla [[Guardia costiera]]. Intanto si dedicò alle cose che più gli piaceva fare: governare, conquistare e depredare tutti i reperti archeologici per usarli come sottobicchieri o posacenere. Fece qualche riforma in Egitto, come quella che istituiva Napoleone eroe nazionale, [[Faraone]] dell'Alto e Basso Egitto e discendente di [[Cesare]] che aveva dominato su [[Cleopatra]]. Poi tentò di conquistare la [[Siria]] dicendo di essere il discendente di [[Alessandro Magno]], ma non ci riuscì. Allora ci riprovò dicendo di essere il discendente di [[Abramo]], ma non funzionò neanche questa volta. Capito che gli [[arabi]] non erano scemi come i francesi, Napoleone decise di tornare nell'amata Francia, assediata dalle potenze straniere e con forti contrasti interni. Al Direttorio serviva un uomo forte, carismatico, un uomo da usare per riportare l'ordine e di cui liberarsi quando tutto era fatto. Fu così che scelsero Napoleone, uomo forte, carismatico, che portò l'ordine e che usò il Direttorio per raggiungere il potere, per poi liberarsi dello stesso mettendo tutti in un [[gabinetto]] consultivo e tirando lo [[sciacquone]]. Nonostante fosse tornato su una zattera, sconfitto da Nelson, sconfitto dai Siriani e sconfitto da un [[gabbiano]] che lo aveva infastidito durante tutto il viaggio, Napoleone fu accolto come Salvatore della Patria, un pescatore siciliano che era emigrato nei pressi di [[Marsiglia]]. Risolto l'equivoco, Napoleone fu accolto da eroe: si vantò di aver sconfitto i Mamelucchi, di aver evitato la disfatta contro Nelson e di aver costruito le Piramidi. Inoltre portò con sé la Stele di Rosetta, presentandola come l'anello mancante tra gli antichi egizi e i druidi bretoni, e la pose nel suo giardino come lapide per il suo gatto.
Napoleone rimase quindi in Egitto nell'attesa di riprendere le navi sequestrate dalla [[Guardia costiera]]. Intanto si dedicò alle cose che più gli piaceva fare: governare, conquistare e depredare tutti i reperti archeologici per usarli come [[sottobicchiere|sottobicchieri]] o [[posacenere]]. Fece qualche riforma in Egitto, come quella che istituiva Napoleone ''Eroe Nazionale'', ''[[Faraone]] dell'Alto e Basso Egitto'' e ''Discendente di [[Cesare]] che aveva dominato su [[Cleopatra]]''. Poi tentò di conquistare la [[Siria]] dicendo di essere il discendente di [[Alessandro Magno]], ma non ci riuscì. Allora ci riprovò dicendo di essere il discendente di [[Abramo]], ma non funzionò neanche questa volta. Capito che gli [[arabi]] non erano scemi come i francesi, Napoleone decise di tornare nell'amata Francia, assediata dalle potenze straniere e con forti contrasti interni. Al Direttorio serviva un uomo forte, carismatico, un uomo da usare per riportare l'ordine e di cui liberarsi quando tutto era fatto. Fu così che scelsero Napoleone, uomo forte, carismatico, che portò l'ordine e che usò il Direttorio per raggiungere il potere, per poi liberarsi dello stesso mettendo tutti in un [[gabinetto]] consultivo e tirando lo [[sciacquone]]. Nonostante fosse tornato su una [[zattera]], sconfitto da Nelson, sconfitto dai Siriani e sconfitto da un [[gabbiano]] che lo aveva infastidito durante tutto il viaggio, Napoleone fu accolto come Salvatore della Patria, un pescatore siciliano che era emigrato nei pressi di [[Marsiglia]]. Risolto l'equivoco, Napoleone fu accolto da eroe: si vantò di aver sconfitto i Mamelucchi, di aver evitato la disfatta contro Nelson e di aver costruito le Piramidi. Inoltre portò con sé la Stele di Rosetta, presentandola come l'anello mancante tra gli antichi egizi e i [[druidi]] [[bretoni]], e la pose nel suo giardino come lapide per il suo gatto.


== Il Consolato ==
== Il Consolato ==
Giunto a [[Parigi]] il 1° novembraio, Napoleone organizzò il [[colpo di stato]] che poi portò alla [[dittatura]]. Con l'appoggio del fratello, presidente del Consiglio dei Cinquecento, del cugino, nel Consiglio dei Vecchi, del suo migliore amico al ministero della polizia, di suo cognato alla giustizia e della nuora che la dava un po' a tutti, si assicurò anche l'appoggio di [[Talleyrand]], di Murat e degli [[ausiliari del traffico]], schifati da tutti, ma che in fondo potevano sempre tornare utili. Propose così al Consiglio degli Anziani di fare una bella gita alla bocciofila di Saint-Claude, sapendo che gli anziani non dicono mai No a una partita a [[bocce]]. E infatti gli Anziani cascarono nel tranello e andarono nel luogo indicato da Napoleone, lontano da occhi indiscreti.
Giunto a [[Parigi]] il 1° novembraio, Napoleone organizzò il [[colpo di stato]] che poi portò alla [[dittatura]]. Con l'appoggio del fratello, presidente del Consiglio dei Cinquecento, del cugino, nel Consiglio dei Vecchi, del suo migliore amico al [[ministero]] della polizia, di suo [[cognato]] alla [[Ministero della giustizia|giustizia]] e della [[nuora]] che la dava un po' a tutti, si assicurò anche l'appoggio di [[Talleyrand]], di Murat e degli [[ausiliari del traffico]], schifati da tutti, ma che in fondo potevano sempre tornare utili. Propose così al Consiglio degli Anziani di fare una bella gita alla [[bocciofila]] di Saint-Claude, sapendo che gli anziani non dicono mai No a una partita a [[bocce]]. E infatti gli Anziani cascarono nel tranello e andarono nel luogo indicato da Napoleone, lontano da occhi indiscreti.
[[File:Quadro riguardante la rivoluzione francese.jpg|thumb|left|280px|''Gli Anziani bloccano Napoleone che tenta di uscire dal Consiglio (forse doveva fare una scoreggia)'', François Bouchot.]]
[[File:Quadro riguardante la rivoluzione francese.jpg|thumb|left|280px|''Gli Anziani bloccano Napoleone che tenta di uscire dal Consiglio (forse doveva fare una scoreggia)'', François Bouchot.]]
Giunti sul luogo, gli Anziani si infuriarono con Napoleone perché le bocce mancavano, e sarebbe fallito il colpo di stato se suo fratello non avesse portato con sé una ventina di mazzi di carte. Così mentre gli Anziani intavolavano partite di [[briscola]] e [[scopone]], Napoleone, con la scusa di un colpo di stato organizzato dai realisti per restaurare la [[monarchia]], fece un colpo di stato e instaurò la dittatura, che poi è la stessa cosa. Quindi fu nominato console assieme a due personaggi di cui nessuno ricorda il nome e che per semplicità chiameremo [[Paperino]] e [[Topolino]]<ref>Mario Maria Pinelli, ''Il colpo di stato del 17 mortaio'', [[Lipari]], Gozzo Editore, 2010, ISBN 144 443 88 99. Il costo della chiamata avverrà secondo il piano tariffario stabilito dal proprio operatore.</ref>, e assunse i poteri di ''Comandante in capo di tutte le forze armate e disarmate''. Celebre la frase che il fratello pronunciò a chi accusava Napoleone di uccidere la [[Repubblica]]:
Giunti sul luogo, gli Anziani si infuriarono con Napoleone perché le bocce mancavano, e sarebbe fallito il colpo di stato se suo fratello non avesse portato con sé una ventina di mazzi di carte. Così mentre gli Anziani intavolavano partite di [[briscola]] e [[scopone]], Napoleone, con la scusa di un colpo di stato organizzato dai realisti per restaurare la [[monarchia]], fece un colpo di stato e instaurò la [[dittatura]], che poi è la stessa cosa. Quindi fu nominato console assieme a due personaggi di cui nessuno ricorda il nome e che per semplicità chiameremo [[Paperino]] e [[Topolino]]<ref>Mario Maria Pinelli, ''Il colpo di stato del 17 mortaio'', [[Lipari]], Gozzo Editore, 2010, ISBN 144 443 88 99. Il costo della chiamata avverrà secondo il piano tariffario stabilito dal proprio operatore.</ref>, e assunse i poteri di ''Comandante in capo di tutte le forze armate e disarmate''. Celebre la frase che il fratello pronunciò a chi accusava Napoleone di uccidere la [[Repubblica]]:


{{quote|Non esiterei un attimo a uccidere mio fratello se sapessi che costui stesse attentando alla libertà della Francia! Ma poiché mi ha promesso un ministero, sarà per un'altra volta.}}
{{quote|Non esiterei un attimo a uccidere mio fratello se sapessi che costui stesse attentando alla libertà della Francia! Ma poiché mi ha promesso un ministero, sarà per un'altra volta.}}


Con l'aiuto di Paperino e Topolino, Napoleone forgiò una nuova [[costituzione]], che lo legittimava come ''Capo di Stato'', ''Capo delle Forze Armate'', ''Comandante in Pectore dei [[Vigili Urbani]]'', ''Delfino di Francia'', ''[[Orca Assassina]]'', ''Discendente diretto di Giulio Cesare, di [[Vercingetorige]] e di Asterix'' e ''Gran Sultano di Tutte le France''. Esautorò le Camere da tutti i poteri, tranne alcuni puramente formali, come approvare l'abbigliamento del Primo Console o verificare che la grondaia del Direttorio funzionasse correttamente. Poi si fece nominare Primo Console dalle Camere, ma poiché le Camere non contavano più un cazzo, dovette ridare tutti i poteri alle Camere, per poi riprenderseli una volta eletto. Divenuto Primo Console, si fece eleggere pure Secondo, Terzo e Quarto Console, per avere le spalle coperte. Poi promulgò il [[lodo Alfano|lodo Alfanò]], con cui garantì l'immunità alle quattro più alte cariche dello stato, cioè lui, lui, lui e lui. I [[Francesi]], pur di non ammettere di essersi fatti infinocchiare da un pirla qualsiasi, lo acclamarono eroe nazionale. Nonostante ciò l'[[opposizione]] al Console era ancora forte. Le fonti ufficiali raccontano che Napoleone sventò da solo ben quattro attentati, uno dei quali fermato da Napoleone stesso, che strangolò l'assassino a mani nude. Per tutelarsi dai rivoluzionari mise fuori legge i giacobini e per tutelarsi dai realisti invitò a cena il duca di Enghien e lo condannò a morte perché non aveva portato il gelato. Infine fece il Concordato con la Chiesa, con cui il cattolicesimo fu promosso a religione più amata dalle massaie francesi.
Con l'aiuto di Paperino e Topolino, Napoleone forgiò una nuova [[costituzione]], che lo legittimava come ''Capo di Stato'', ''Capo delle Forze Armate'', ''Comandante in Pectore dei [[Vigili Urbani]]'', ''Delfino di Francia'', ''[[Orca Assassina]]'', ''Discendente diretto di Giulio Cesare, di [[Vercingetorige]] e di Asterix'' e ''Gran Sultano di Tutte le France''. Esautorò le Camere da tutti i poteri, tranne alcuni puramente formali, come approvare l'abbigliamento del Primo Console o verificare che la grondaia del Direttorio funzionasse correttamente. Poi si fece nominare Primo Console dalle Camere, ma poiché le Camere non contavano più un cazzo, dovette ridare tutti i poteri alle Camere, per poi riprenderseli una volta eletto. Divenuto Primo Console, si fece eleggere pure Secondo, Terzo e Quarto Console, per avere le spalle coperte. Poi promulgò il [[lodo Alfano|lodo Alfaneaux]], con cui garantì l'immunità alle quattro più alte cariche dello stato, cioè lui, lui, lui e lui. I [[Francesi]], pur di non ammettere di essersi fatti infinocchiare da un pirla qualsiasi, lo acclamarono eroe nazionale. Nonostante ciò l'[[opposizione]] al Console era ancora forte. Le fonti ufficiali raccontano che Napoleone sventò da solo ben quattro attentati, uno dei quali fermato da Napoleone stesso, che strangolò l'assassino a mani nude. Per tutelarsi dai rivoluzionari mise fuori legge i [[giacobini]] e per tutelarsi dai realisti invitò a cena il duca di Enghien e lo condannò a morte perché non aveva portato il [[gelato]]. Infine fece il [[Concordato]] con la Chiesa, con cui il [[cattolicesimo]] fu promosso a religione più amata dalle [[massaia|massaie]] francesi.


[[File:Annibale sull'elfante.jpg|thumb|240px|''Napoleone valica le Alpi'', di [[Jacques-Louis David]].]]
[[File:Annibale sull'elfante.jpg|thumb|240px|''Napoleone valica le Alpi'', di [[Jacques-Louis David]].]]


==Le mazzate e l'Impero==
==Le mazzate e l'Impero==
Il 17 notaio del 31° anno dell'età napoleonica, Napoleone, già Capo di Stato, già Primo Console, già padre di tre figli, valicò le [[Alpi]] per attaccare gli Austriaci a sorpresa. Nell'impresa Napoleone perse quasi tutti gli [[elefante|elefanti]] e sbagliò strada, arrivando in [[Svizzera]]. Gli Svizzeri [[Indignazione|indignati]] promossero un [[referendum]] per decidere se cacciarli: si andò al voto tre settimane dopo, quando Napoleone ormai aveva già conquistato la Svizzera. Napoleone poi scese in Italia dove la riconquistò grazie alle battaglie di Montebello e di Marengo, dove gli Austriaci si arresero prima ancora di combattere perché l'[[oroscopo]] di quel giorno li dava per perdenti. Nel 32° anno dell'età napoleonica, o 2° anno dal Primo Consolato, o 13° anno dell'era giacobina, il Bonaparte venne proclamato [[Presidente della Repubblica|Presidente della Repubblica Italiana]] (fu quindi lui il primo presidente e non [[Enrico De Nicola]]) per poi lasciare il titolo preferendogli quello di Re d'Italia (fu quindi lui il primo e non [[Vittorio Emanuele II]]). Infine, dopo quattro semestri giacobini, tornò a Parigi con il Papa al guinzaglio e tutta l'argenteria del Vaticano e si fece incoronare Imperatore (fu quindi lui il primo e non [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano Ribeiro]]). Secondo il Manzetti pare che Napoleone si fosse incoronato da solo: strappò la corona dalle mani del papa, gli diede un calcio nello stomaco e pronunciò la seguente famosa frase<ref>Riccardo Manzetti, ''Il papa lo dava a tutti (il titolo di imperatore)'', [[Foggia]], [[Mondadori]], ancora in stampa.</ref>:
Il 17 notaio del 31° anno dell'età napoleonica, Napoleone, già Capo di Stato, già Primo Console, già padre di tre figli, valicò le [[Alpi]] per attaccare gli Austriaci a sorpresa. Nell'impresa Napoleone perse quasi tutti gli [[elefante|elefanti]] e sbagliò strada, arrivando in [[Svizzera]]. Gli Svizzeri [[Indignazione|indignati]] promossero un [[referendum]] per decidere se cacciarli: si andò al voto tre settimane dopo, quando Napoleone ormai aveva già conquistato la Svizzera. Napoleone poi scese in Italia dove la riconquistò grazie alle [[battaglia di Montebello|battaglie di Montebello]] e di [[battaglia di Marengo|Marengo]], dove gli Austriaci si arresero prima ancora di combattere perché l'[[oroscopo]] di quel giorno li dava per perdenti. Nel 32° anno dell'età napoleonica, o 2° anno dal Primo Consolato, o 13° anno dell'era giacobina, il Bonaparte venne proclamato [[Presidente della Repubblica|Presidente della Repubblica Italiana]] (fu quindi lui il primo presidente e non [[Enrico De Nicola]]) per poi lasciare il titolo preferendogli quello di Re d'Italia (fu quindi lui il primo e non [[Vittorio Emanuele II]]). Infine, dopo quattro semestri giacobini, tornò a Parigi con il Papa al guinzaglio e tutta l'[[argenteria]] del [[Vaticano]] e si fece incoronare [[Imperatore]] (fu quindi lui il primo e non [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano Ribeiro]]). Secondo il Manzetti pare che Napoleone si fosse incoronato da solo: strappò la corona dalle mani del papa, gli diede un calcio nello stomaco e pronunciò la seguente famosa frase<ref>Riccardo Manzetti, ''Il papa lo dava a tutti (il titolo di imperatore)'', [[Foggia]], [[Mondadori]], ancora in stampa.</ref>:


{{quote|Dio me l'ha data e guai a chi me la toglie! E vaffanculo!!!}}
{{quote|Dio me l'ha data e guai a chi me la toglie! E vaffanculo!!!}}
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==La conquista dell'Europa==
==La conquista dell'Europa==
Divenuto imperatore, Napoleone governava sulla Francia e sull'Italia. Aveva tutto, donne, potere, auto di lusso. Poteva rimanere lì, a godere di tutti i favori. E invece no, voleva di più. E così si mise in testa la banale idea di [[Manuali:Conquistare il mondo|conquistare il mondo]].
Divenuto imperatore, Napoleone governava sulla Francia e sull'Italia. Aveva tutto: donne, potere, auto di lusso. Poteva rimanere lì, a godere di tutti i favori. E invece no, voleva di più. E così si mise in testa la banale idea di [[Manuali:Conquistare il mondo|conquistare il mondo]].


{{quote|Torniamo all'accampamento, e prepariamoci per domani sera|Napoleone}}
{{quote|Torniamo all'accampamento, e prepariamoci per domani sera|Napoleone}}
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{{quote|Quello che facciamo tutte le sere, Murat: TENTARE DI CONQUISTARE IL MONDO!|Napoleone dando uno schiaffo a Murat}}
{{quote|Quello che facciamo tutte le sere, Murat: TENTARE DI CONQUISTARE IL MONDO!|Napoleone dando uno schiaffo a Murat}}


Napoleone si mise così a capo dell'[[Invincibile Armata]] contro la terza coalizione, costituita da Austria, Inghilterra, [[Russia]], [[Prussia]] e altri stati inutili. Napoleone affrontò Russi e Austriaci in diverse battaglie mai determinanti, data la nota incapacità del sovrano francese. Come al solito Napoleone vinse la battaglia definitiva grazie a un colpo di culo. Si trattava della famosa [[battaglia di Austerlitz]], persa dalla coalizione più che vinta dai Francesi. Austriaci e Russi difatti non si erano accorti di aver radunato il loro esercito su un lago ghiacciato, dato che i due popoli non avevano mai visto il ghiaccio. Al passaggio dei cannoni il ghiaccio si aprì facendo sprofondare tutto e tutti. Quando Napoleone arrivò sul campo di battaglia vide l'esercito nemico che annegava, fece tirare un colpo di cannore e urlò: ''«Centrato! Abbiamo vinto!»'' Napoleone così conquisto tutta l'Europa centrale, ad eccezione dell'Austria che divenne uno stato vassallo. La Prussia fu inglobata l'anno seguente nella ''battaglia di Jena'', dove i soldati prussiani si spararono tra di loro per colpa della [[nebbia]].
Napoleone si mise così a capo dell'[[Invincibile Armata]] contro la terza coalizione, costituita da Austria, Inghilterra, [[Russia]], [[Prussia]] e altri stati inutili. Napoleone affrontò Russi e Austriaci in diverse battaglie mai determinanti, data la nota incapacità del sovrano francese. Come al solito Napoleone vinse la battaglia definitiva grazie a un colpo di culo. Si trattava della famosa [[battaglia di Austerlitz]], persa dalla coalizione più che vinta dai Francesi. Austriaci e Russi difatti non si erano accorti di aver radunato il loro esercito su un [[lago]] ghiacciato, dato che i due popoli non avevano mai visto il [[ghiaccio]]. Al passaggio dei cannoni il ghiaccio si aprì facendo sprofondare tutto e tutti. Quando Napoleone arrivò sul campo di battaglia vide l'esercito nemico che annegava, fece tirare un colpo di cannore e urlò: ''«Centrato! Abbiamo vinto!»'' Napoleone così conquisto tutta l'Europa centrale, ad eccezione dell'Austria che divenne uno stato vassallo. La Prussia fu inglobata l'anno seguente nella [[battaglia di Jena]], dove i soldati prussiani si spararono tra di loro per colpa della [[nebbia]].
[[File:Waterloo.jpg|thumb|left|310px|''Napoleone indica ai suoi dove possono trovare Parcheggio'', [[Michelangelo]] ([[1545]]), Cappella dei Pallisti.]]
[[File:Waterloo.jpg|thumb|left|310px|''Napoleone indica ai suoi dove possono trovare Parcheggio'', [[Michelangelo]] ([[1545]]), Cappella dei Pallisti.]]
Si formò poi una quarta coalizione, formata come al solito dall'Inghilterra e dalla Russia e dagli ultimi alleati rimasti, ossia la [[Slovacchia]] e la provincia di [[Zagabria]]. Ovviamente Napoleone sconfisse anche la quarta coalizione e occupò tutti, tranne come al solito la Russia e la perfida Albione che rimaneva al suo posto. Stufo della politica espansionistica inglese, Napoleone instaurò il ''blocco continentale'', una sorta di [[embargo]] che bloccava i voli per le isole britanniche. Quando il papa rifiutò di aderire all'embargo nei confronti dell'Inghilterra, dichiarando di essere un gran [[paraculo]], Napoleone fece occupare Roma e lo [[Stato Pontificio]]. Il papa rispose con una bolla di [[scomunica]] e Napoleone ordinò l'arresto del pontefice. Il papa allora disse che l'imperatore sarebbe bruciato tra le fiamme dell'inferno e Napoleone pagò. Così tornarono di nuovo amici.
Si formò poi una quarta coalizione, formata come al solito dall'Inghilterra e dalla Russia e dagli ultimi alleati rimasti, ossia la [[Slovacchia]] e la provincia di [[Zagabria]]. Ovviamente Napoleone sconfisse anche la quarta coalizione e occupò tutti, tranne come al solito la Russia e la perfida Albione che rimaneva al suo posto. Stufo della politica espansionistica inglese, Napoleone instaurò il ''blocco continentale'', una sorta di [[embargo]] che bloccava i voli per le isole britanniche. Quando il papa rifiutò di aderire all'embargo nei confronti dell'Inghilterra, dichiarando di essere un gran [[paraculo]], Napoleone fece occupare Roma e lo [[Stato Pontificio]]. Il papa rispose con una bolla di [[scomunica]] e Napoleone ordinò l'arresto del pontefice. Il papa allora disse che l'imperatore sarebbe bruciato tra le fiamme dell'inferno e Napoleone pagò. Così tornarono di nuovo amici.


Poi Napoleone una mattina decise di occupare anche il [[Portogallo]], perché era cattivo e aiutava l'Inghilterra, e quindi invase la [[Spagna]]. Inoltre affrontò e vinse la quinta colazione, ai cinque cereali e col cacao magro. L'indennizzo di guerra dell'Austria fu enorme: rivelare tutte le ricette dei dolci austriaci usati dalla prima colazione fino all'ultima. Napoleone frattanto mise le mani anche sull'Italia Meridionale, dove fondò una famosa città che porta ancora il suo nome, [[Repubblica napoletana|Napoli]].
Poi Napoleone una mattina decise di occupare anche il [[Portogallo]], perché era cattivo e aiutava l'Inghilterra, e quindi invase la [[Spagna]]. Inoltre affrontò e vinse la quinta [[colazione]], ai cinque cereali e col [[cacao]] magro. L'indennizzo di guerra dell'Austria fu enorme: rivelare tutte le ricette dei dolci austriaci usati dalla prima colazione fino all'ultima. Napoleone frattanto mise le mani anche sull'[[Regno di Napoli|Italia Meridionale]], dove fondò una famosa città che porta ancora il suo nome, [[Repubblica napoletana|Napoli]].


===La campagna di Russia===
===La campagna di Russia===
La campagna di Russia è un ambiente freddo e inospitale, generalmente si tratta di tundra o taiga. Nel 7° anno dell'era imperiale, o 23° dell'era rivoluzionaria, Napoleone decise di invadere la [[Russia]]. Finalmente la fortuna abbandonò Napoleone, che dimostrò al mondo la propria incapacità in ambito bellico: sbagliatissima infatti l'idea di cominciare l'attacco in pieno inverno, il 14 gelataio. In una prima fase arrivò fino a [[Mosca (città)|Mosca]], la [[assedio|assediò]] per una settimana e poi si accorse che la città era vuota: allora la occupò. La sua incuria e superficialità lo portarono a lasciare un mozzicone di sigaretta acceso vicino alle tende: fu l'incendio di Mosca. Senza viveri, uccisi dal freddo e dal caldo (ricordiamo infatti che Mosca era in fiamme) Napoleone ordinò la ritirata. E proprio qui fece un errore madornale: decise di ritornare a Parigi usando la [[transiberiana]]! La ritirata fu disastrosa e fece [[millemila]] morti, a causa del freddo e dei russi che infierivano.
La campagna di Russia è un ambiente freddo e inospitale, generalmente si tratta di [[tundra]] o [[taiga]]. Nel 7° anno dell'era imperiale, o 23° dell'era rivoluzionaria, Napoleone decise di invadere la [[Russia]]. Finalmente la fortuna abbandonò Napoleone, che dimostrò al mondo la propria incapacità in ambito bellico: sbagliatissima infatti l'idea di cominciare l'attacco in pieno inverno, il 14 gelataio. In una prima fase arrivò fino a [[Mosca (città)|Mosca]], la [[assedio|assediò]] per una settimana e poi si accorse che la città era vuota: allora la occupò. La sua incuria e superficialità lo portarono a lasciare un mozzicone di sigaretta acceso vicino alle tende: fu l'incendio di Mosca. Senza viveri, uccisi dal freddo e dal caldo (ricordiamo infatti che Mosca era in fiamme) Napoleone ordinò la ritirata. E proprio qui fece un errore madornale: decise di ritornare a Parigi passando per la [[Mongolia]]! La ritirata fu disastrosa e fece [[millemila]] morti, a causa del freddo e dei russi che infierivano.


==La sconfitta di Lipsia e l'esilio all'Elba==
==La sconfitta di Lipsia e l'esilio all'Elba==