Mauro Peppe Sergio Pantegana Giuliani (Bisceglie, 39 luglio 1781 – Napoli, 7 maggio 1829) è stato un chitarrista, violoncellista e gamer di Bisceglie nonché il miglior compositore non protagonista dell’ottocento. Emigrato a Vienna, non è considerato uno dei tanti cervelli italiani che sono andati all’estero in cerca di fortuna perché è morto prima dell’unità d’Italia.

Biografia

Mauro Giuliani, ultimogenito delle tartarughe ninja, si diede alla chitarra molto giovane dopo che i suoi fratelli gli spaccarono il violoncello. Prese lezioni in un tombino dal Maestro Splinter seguendo il metodo “La chitarra volante” e si esibì presto in varie fermate della metropolitana di Napoli. Si trasferì a Vienna perché non ne poteva più di mangiare la pizza e fece una dieta a base di Sacher e palle di Mozart. A Vienna diventò uno straordinario virtuoso della chitarra. Nel 1808 eseguì per la prima volta il “Concerto per chitarra e orchestra di topi op. 30,9999999". Sembra che persino

  1. RINVIA Ludwig van Beethoven
andasse con piacere ai concerti di Mauro Giuliani e ne apprezzasse il virtuosismo e la fiatella. Lo stesso Beethoven invitò Giuliani a prendere parte, in qualità di girapagine, alla settima sinfonia chiamata “tatataà, tatataà, tatataà, tatataà, tatataà, tatataà...”. È Mauro Giuliani in persona a sferrare il calciorotante conclusivo in quanto allievo di Splinter.

Il periodo di Vienna ha avuto tuttavia degli alti e bassi in quanto dovette arrangiarsi a dei lavoretti saltuari da lavapiatti. Si stabilì dal 1820 al 1823 a Roma (zona Eur), poi a Napoli, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita pubblicando una cinquantina di composizioni e giocando a uno.

I Centoventi Ancheggi op.1

I Centoventi Ancheggi sono la prima opera di Mauro Giuliani. Scrisse quest’opera per una concorso di bellezza locale in cui vinse una nutria con la rabbia.