Matusalemme: differenze tra le versioni

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'''Matusalemme''' (Ur dei Caldei 5130 a.C. - Monte Ararat 4161 a.C.) è l'uomo che ha vissuto più a lungo di tutti. Alcuni sostengono che al momento si faccia chiamare [[Mike Bongiorno|Mike]].[[Immagine:Andreotti.JPG]]
'''Matusalemme''' (Ur dei Caldei 5130 a.C. - Monte Ararat 4161 a.C.) è l'uomo che ha vissuto più a lungo di tutti. Alcuni sostengono che al momento si faccia chiamare [[Mike Bongiorno|Mike]].
[[Immagine:Andreotti.JPG|250px|thumb|Matusalemme al giorno d'oggi, più rimbambito che mai]]


== Biografia ==
== Biografia ==

Versione delle 18:34, 21 feb 2008

Matusalemme (Ur dei Caldei 5130 a.C. - Monte Ararat 4161 a.C.) è l'uomo che ha vissuto più a lungo di tutti. Alcuni sostengono che al momento si faccia chiamare Mike.

Matusalemme al giorno d'oggi, più rimbambito che mai

Biografia

Matusalemme nacque ad Ur dei Caldei quando ancora i Caldei non esistevano. Difatti la città si chiamava Ur degli Amorrei.

Fin da piccolo dimostrò una salute di ferro ed un fisico inossidabile: si dice che potesse correre da Ur a Saba andata e ritorno per 13 volte consecutive senza fermarsi ad espletare i propri bisogni fisiologici.

Si dice che il suo segreto fosse quello di mangiare solo i puntini verdi delle fragole, sputando invece la parte rossa del frutto in faccia a chi gli capitava a tiro. Non si sa tuttavia se la longevità sia attribuibile al miracoloso effetto dei puntini verdi delle fragole oppure al fatto di non mangiarne mai la parte rossa.

Tuttavia, all'età di 119 anni, Matusalemme cominciò ad accusare i primi acciacchi. Saggiamente decise d rivolgersi ad un pediatra.

La vita di Matusalemme trascorse tranquilla per molti lustri, occupato ad accudire i numerosi figli e gli ancor più numerosi nipoti. Durante questi anni inventò il giuoco della briscola e il bianchino.

Il Diluvio

Un giorno Matusalemme chiese al nipote Noè cosa stesse facendo, visto che aveva disboscato mezzo Sinai e accatastato la legna in uno spiazzo fra Tiro e Sidone.

Venuto a conoscenza del piano del Divino per distruggere l'umanità corrotta, Matusalemme chiese al nipote Noè di poter salire sull'arca. Noè lo cacciò via in malo modo dicendo a Matusalemme che tanto gli restava poco da vivere, per cui tanto valeva morire nel Diluvio.

Costruitosi allora una barca utilizzando un guscio di noce (che a quel tempo erano grandi quanto un ippopotamo e di colore fucsia), riuscì a scampare al Diluvio, resistendo per 40 giorni e 40 notti cibandosi solo delle unghie dei suoi piedi.

Quando finalmente le acque cominciarono a ritirarsi, il guscio di noce si incagliò allora sulla cima dell'Ararat, ormai asciutta. Matusalemme scese allora dall'imbarcazione, e per ringraziare il Divino di averlo fatto sopravvivere si mise a costruire un altare con le mandibole dei corpi annegati.

Disgraziatamente venne schiacciato dalla prua dell'arca di Noè, che giungeva proprio in quel momento, spirando prematuramente alla giovine età di 969 anni.