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{{Cit|N'gul a mammet|Tifoso napoletano su [[chiunque]] faccia simili osservazioni}}.
[[File:Cavallo sorridente.jpg|thumb| right | 180px | Un Hamsik sorridente dopo una convincente prova in campionato ]]▼
{{Cit|Oh mio Dio, ma sembra un cavallo!|Qualsiasi [[ragazza]] su Hamsik}}
'''Marek Obafemi Arturo Hamsik''' (Corrente di Humboldt, 32 [[novembre]] 1997) è un [[cavallo]], riserva del [[SSC Napoli|Napoli]].▼
▲'''Marek Obafemi Arturo Hamsik''' (''Corrente di Humboldt'', 32 [[novembre]] [[1997]]) è un [[cavallo]], e gioca come riserva
▲[[File:Cavallo sorridente.jpg|thumb| right | 180px | Un Hamsik sorridente dopo una convincente prova in campionato ]]
== Biografia ==
Marek nacque nelle gelide acque a largo del Cile nel lontano 1997; da qui il soprannome di ''Marekiaro''. Sua [[mamma|madre]] era una slovacca molto amante dell'equitazione ed è probabile che Marek sia proprio il frutto di una sua notte clandestina con un olandese da tiro durante una gara di trotto ad [[Agnano]].<br />
[[File:Marino kinder.gif|thumb| left | 180px |
▲Marek nacque nelle gelide acque a largo del Cile nel lontano 1997; da qui il soprannome Marekiaro. Sua [[mamma|madre]] era un cavallo, suo [[papà|padre]] pure, perciò è altamente probabile che anch’egli lo sia. Marek fece le sue prime sgroppate in Argentina, negli allevamenti della Simmenthal; qui fu notato dal DS della [[SSC Napoli]] “ovetto Kinder” Marino, trovatosi a passare di lì perché lanciato all’inseguimento di [[Ezequiel Lavezzi]], all’epoca molto restio ad abbandonare la sua terra.
▲[[File:Marino kinder.gif|thumb| left | 180px | A sx il Diesse del Napoli Pierpaolo Marino; a dx il famoso Kinder Sorpresa]]
== Primi passi da calciatore ==
I preparatori del Napoli ebbero un bel
▲I preparatori del Napoli ebbero un bel daffare per educare Marek a camminare in posizione eretta; il giovin puledro, da parte sua, si profondeva in generosi sforzi per guadagnare la nuova postura, cosa che attirò la simpatia dell’[[ape Maia]] e di [[Gargamella]].
I risultati, alla fine, ripagarono lo staff veterinario del Napoli: Arturo (sì, è il suo terzo nome, possiamo chiamarlo anche così) imparò a camminare su due sole zampe, quelle posteriori, il che gli consentiva di scalciare gli avversari con quelle anteriori, regolarmente ferrate dagli abili fabbri di Scampia.
La violenza dei suoi tiri (immaginatevi un cavallo cui venga insegnato a calciare un [[pallone]]), pari soltanto a quella dei suoi interventi con gli arti superiori, gli valsero un posto nella [[panchina]] della squadra (adattata per l’occasione).
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