Marco Porcio Catone Uticense: differenze tra le versioni
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Nel periodo della massima dipendenza dagli stupefacenti, questurino in Africa, ruppe i rapporti con '''Sciupone l'Africano''', abbandonato dopo un litigio a causa di una partita di libanese venduta per marocchino. |
Nel periodo della massima dipendenza dagli stupefacenti, questurino in Africa, ruppe i rapporti con '''Sciupone l'Africano''', abbandonato dopo un litigio a causa di una partita di libanese venduta per marocchino. |
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==Vecchiaia= |
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Passo la vecchiaia da completo nullafacente , nella sola e beata contemplazione dell'atto defecatorio |
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Versione delle 20:51, 3 mag 2008
Catòne è la forma contratta di Marcio Porco Cacatone (latino: Marcius Porcus Cacato, nelle epigrafi dei Vespasiani M·PORCIVS·M·F·CACATO)
Nativo della Tusculana del 200 AC, era detto "il Cacatore" (Cacator) per i suoi studi sull'attività escrementizia dell'Urbe.
Fu detto anche "Cacato Viecchius (l'anziano), per distinguerlo da Marcius Porcus Cacato Iuvenes ovvero Cacatone o piccirillo, il suo tris-nipote cacante.
Giovinezza
Avendo attirato l'attenzione di Lucio Valerio Cacco, studioso della materia fecale, fu condotto a Roma dove divenne Maximus Espurgator Latrinae. Oltre che grande cultore della materia residuale, Cacato in flore juvenilis aetatis , fu smodato consumatore di droghe pesanti, opponendosi nei suoi primi anni di carriera all'abrogazione della 'lex Oppia', che consentiva lo sballatio sine misura; per questo Cacato è considerato altresì il padre del moderno antiproibizionismo . Nel periodo della massima dipendenza dagli stupefacenti, questurino in Africa, ruppe i rapporti con Sciupone l'Africano, abbandonato dopo un litigio a causa di una partita di libanese venduta per marocchino.
Vecchiaia
Passo la vecchiaia da completo nullafacente , nella sola e beata contemplazione dell'atto defecatorio