Lyndon B. Johnson: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Presto faremo un armistizio.|Sempre lui sulla stessa guerra.}}
{{Cit2|Guerra in Vietnam? Quale guerra? Quale Vietnam?|Sempre lui che usa la [[tecnica della smentita fulminante]].}}
 
 
'''Lyndon Babbalucco Johnson''' ([[Stonehenge]], [[27 agosto]] [[1908]] – Johnson City, [[22 gennaio]] [[1973]]) è stato il 36° [[Presidente degli Stati Uniti]], molto famoso per aver dichiarato guerra al [[Vietnam]] due minuti dopo aver detto che non lo avrebbe mai fatto e per aver ideato l'uccisione del suo predecessore [[John Fitzgerald Kennedy]].
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[[File:Lyndon Johnson al telefono.jpg|left|thumb|200px|Il contenuto di una telefonata ricevuta da Johnson.]] [[File:JFK 14 gennaio 1963 - I veri pensieri dei partecipanti.jpg|right|thumb|420px|Il famoso discorso di JFK il [[14 gennaio]] [[1963]].]]
Tra inganni e raggiri Johnson riuscì a diventare il [[leader]] del [[Partito Democratico Statunitense]], questo lo spinse a proporsi come candidato alla Presidenza, ma un giovinastro di nome [[John Fitzgerald Kennedy]] gli scippò la candidatura, vincendo pure le elezioni. Johnson, si legò al dito quello smacco, ciononostante si fece bello agli occhi dell'ignaro Kennedy, che quindi lo nominò vice-presidente per le sue [[rutti|ineguagliabili doti]].
In qualità di vice-presidente Lyndon si occupava del [[Spazzino|lavoro sporco]], del [[sesso|rapporto]] con gli altri stati e di mantenere a proprie spese le {{s|<del>prostitute}}</del> cameriere della {{s|<del>Penthouse}}</del> [[Casa Bianca|Casa Nera]] (era stata appena riverniciata); partecipò anche al ''New Dick'', famoso piano di risollevamento del [[pene]]. Ma si stufò ben presto di quella situazione, così architettò un piano per sbarazzarsi di [[John Fitzgerald Kennedy|John]].
 
Inizialmente il piano prevedeva l'avvelenamento di [[Kennedy]] con [[cianuro]], mescolato alla [[marijuana]] che era solito fumarsi il pomeriggio, purtroppo però [[Kennedy]] aveva esaurito la sua scorta mensile, così Johnson pensò di ridurre i tempi e le modalità di eliminazione, [[attentato|facendogli semplicemente sparare]]. Il giorno in cui avvenne l'attentato, [[Kennedy]] non fece in tempo a prendere la seconda fucilata, che Johnson era già con la [[Bibbia]] in mano, pronto a giurare come nuovo Presidente. Quel giorno, al posto di piangere per il tragico destino degli [[Stati Uniti]], il popolo statiumidense rideva. Rideva, cos'altro poteva fare se non ridere, dato che come presidente si ritrovarono la brutta copia di [[Luca Giurato]]?
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{{quote|Gli [[Stati Uniti]] non possono permettere, non vogliono permettere e non permetteranno l'instaurazione di un qualsiasi governo [[comunista]] in tutto l'emisfero occidentale, anche a costo di scatenare l'[[inferno]] in [[Terra]]! Perché noi siamo l'unico paese veramente democratico e l'unico che si può permettere di esportare il suo modello di governo nel resto del pianeta.}}
[[File:Lyndon Johnson allo stato brado.jpg|left|thumb|220px|Indiana Johnson.]]
Questi principi spinsero (e spingono ancora) gli [[U.S.A.]] ad attaccare paesi come la [[Corea]], la [[Repubblica Dominicana]], il [[Vietnam]] e la [[Kamchatka]]; nel caso del Vietnam comunque, l'amministrazione Johnson non fu assolutamente artefice dell'inizio delle ostilità; a quello ci pensò il suo illustre [[John Fitzgerald Kennedy|predecessore]]. Lyndon si limitò soltanto a dichiarare guerra e a mandare allo sbaraglio centinaia di giovani {{s|<del>coglioni}}</del> soldati che di lì a poco {{Citnec|sarebbero ritornati a casa un pezzo alla volta}} dentro alle squisite bare in compensato dell'[[IKEA]].
 
L'invasione venne ordinata in seguito al presunto attacco ad una bagnarola battente bandiera statunitense nel [[Ticino|Golfo del Tonchino]], Johnson convinse il [[Congresso]] ad approvare la "''Risoluzione Megapixel''", con la quale esso dava pieni poteri al Governo per gestire il conflitto da una postazione [[Personal computer|PC]], su cui era stata appena installata la nuova espansione di [[Starcraft 2]]. Ma la discesa in campo non venne vista di buon occhio dall'[[opinione pubblica]] e, infatti, nel [[1968]], in seguito all'offensiva del [[Tette|Têtta]], il [[Consiglio di amministrazione|CDA]] del Governo venne accusato di aver mentito al [[americani|popolo statumidense]], non solo sull'andamento della guerra, ma anche sulle reali motivazioni dell'assalto stesso. Si venne infatti a scoprire che la bagnarola affondata in realtà batteva bandiera [[Svervegia|svervegese]]. Jonhson cercò di stemperare la situazione rilasciando una dichiarazione riparatrice del tutto inefficace:
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