Ludovico Ariosto: differenze tra le versioni

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Grazie alla sua vulcanica mente Ariosto riuscì a scrivere anche sette satire per un totale di 11256 versi tra il 1517 e il 1625 mantenendo una velocità di scrittura a dir poco eccezionale considerando che vennero scritte ai margini delle pagine della Bibbia mentre officiava le messe. Le satire sono scritte in versi e contenono informazioni sulla vita privata dell'autore seguendo, ancora una volta, uno stile chiaro e sintetico senza fronzoli o inutili dettagli; in parole semplici, esse sono costituite da: "Apologhi con funzione dimostrativa e allegorica".
 
*'''Prima''': in questa il nostro difende i suoi diritti di poeta libero di {{s|<del>leccare il cu}}</del> scrivere quello che gli pare e si dichiara pronto a morire per la libertà. Fu senza dubbio quella di più vasto successo e pare che addirittura un noto uomo politico dell'epoca abbia affermato:
 
{{quote|Se questo tizio vuole prostituirsi adulando con la sua poesia il suo datore di lavoro per un pezzo di pane non vedo perché non si debba essere pronti a morire per garantirgli questo diritto, cribbio!}}