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▲[[File:Louis Pasteur.jpg|thumb|270px|Louis Pasteur con indosso tutte le precauzioni necessarie contro le infezioni.]]
'''Louis Pasteur''' è stato uno [[scienziato]], microbiologo, chimico e fisico [[francese]]. Ma soprattutto fu il primo [[terrorista]] della storia moderna, introducendo per primo il concetto di minaccia batteriologica. Nonostante sia stato un uomo di scienza, infatti, i suoi meriti non furono quelli di aver prodotto un [[vaccino]] o debellato un’[[epidemia]], bensì di aver scoperto e portato alla luce bacilli, virioni e tutte le piaghe più letali, che ancora oggi mietono vittime in tutto il [[pianeta]]. Di scoperte così l’umanità ne sentiva proprio il bisogno, e per questo venne evitato come la [[peste]] (da lui scoperta) e mandato a cagare (ma mai abbastanza) da tutti i consessi scientifici del [[mondo]]. Se stamattina avete il [[raffreddore]], ricordatevi che è [[colpa]] sua.▼
▲'''Louis Pasteur''' (1822 – 1895) è stato
== I primi anni ==▼
{{wikipedia}}
== Biografia ==
Louis Pasteur (italianizzato in epoca fascista in
* la [[mantide]] [[Ateo|atea]], una specie più rara di quella religiosa, che non arriva ad uccidere il compagno ma si limita a divorziare e a chiedere gli alimenti dopo l’accoppiamento
* lo [[scarafaggio]] bianco
* il [[grillo]] afono, l’unica specie che non canta perché ha vergogna
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* l’[[anguilla]]
Conseguita nel [[1842]] la licenza liceale, entra così alla
[[File:Bacteria.jpg|
All'inizio dei suoi studi Pasteur rivolse la sua attenzione alla [[cristallografia]]. Scoprì con il [[chimico]] berlinese Eilhardt Van Fessen che due corpi perfettamente identici nell'aspetto esercitavano azioni identiche se su di essi viene esercitato uno stimolo identico. Soddisfatto da questa teoria, Pasteur condusse ricerche sulle differenze nella conduzione dei corpi, che getteranno le basi della [[chimica]]. Il Pastella scoprì infatti:
* che esistono differenze nella conduzione dei corpi, infatti condurre un trattore e condurre un autobus non è la stessa cosa
*
* che non è possibile misurare il [[peso atomico]] degli elementi perché non esistono bilance così piccole
*
*
*
Da quest'ultima osservazione discende la ''prima legge di Pastella/bis'' che dice:
Pasteur ricavò anche da queste osservazioni la famosa ''legge di Pastella/
<math>L= h/m v +234 R</math>
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L’esperienza di Pasteur con la [[chimica]] e la [[fisica]] si concluse con questo infelice intervento.
=== La giovinezza e i tentativi di affermazione ===
Nel [[1848]] gli viene offerta la [[cattedra]] di [[fisica]] al liceo di St. George at Cremain e l’entusiasta Pasteur accetta. Purtroppo per lui però si tratterà della cattedra di [[educazione fisica]] e il giovane chimico passerà i successivi 5 anni ad insegnare [[pallavolo]] alle ragazze e ad urlare ad una manica di adolescenti brufolosi di non giocare a [[calcio]] in palestra altrimenti si rompono i vetri.
=== Le prime piaghe ===▼
[[File:Spaceinvaders.jpg|
Nominato, nel [[1854]], professore nella nuova Facoltà di Scienze di [[Lilla]], vicino Fuxia, Pasteur dette inizio ai suoi studi sulla [[fermentazione]]. Una sera facendo fermentare del [[lievito]] ottenne la [[pizza]]. Scoprì che questo processo aveva fatto crescere lo spessore della pasta e scoprì inoltre che condirla con olive e carciofini la rendeva molto più gustosa al palato. Continuando i suoi studi sulla fermentazione ottenne l’[[aceto]], il [[vino]], la [[birra]], l’[[Aperol]], l’[[Orzo bimbo]] e il [[Nesquik]]. I suoi interessanti risultati attirarono la curiosità di molti suoi colleghi, che in realtà andavano a trovarlo perché estasiati dalle sue pizze.▼
▲== Le prime piaghe ==
▲Nominato, nel [[1854]], professore nella nuova Facoltà di Scienze di [[Lilla]], vicino Fuxia, Pasteur dette inizio ai suoi studi sulla [[fermentazione]]. Una sera facendo fermentare del [[lievito]] ottenne la [[pizza]]. Scoprì che questo processo aveva fatto crescere lo spessore della pasta e scoprì inoltre che condirla con olive e carciofini la rendeva molto più gustosa al palato. Continuando i suoi studi sulla fermentazione ottenne l’[[aceto]], il [[vino]], la [[birra]], l’[[Aperol]], l’[[Orzo bimbo]] e il [[Nesquik]]. I suoi interessanti risultati attirarono la curiosità di molti suoi colleghi, che in realtà andavano a trovarlo perché estasiati dalle sue pizze.
Un giorno mentre assaggiava una [[prosciutto]] e funghi creata da poco pensò che le sue fermentazioni erano sempre avvenute all’aperto. Così provò a tenere la [[pasta]] dentro un contenitore chiuso scoprendo così che la magia della [[pizza]] non avveniva. Pasteur, sicuro di aver afferrato l’anello mancante del suo ragionamento, enunciò il primo principio di Pasteur che diceva:
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E che era una vera boiata. Altri otto mesi per fortuna servirono a Pasteur a schiarirgli le idee e a correggere il suo primo principio con il secondo principio che diceva:
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Restava solo da capire il perché. In un primo momento Pasteur fu tentato di dire che era tutto merito di [[Dio]], una scusa comoda e precotta di cui per secoli si era servita la [[Chiesa]] per spiegare tutto ciò che non sapeva spiegare, ma era un po’ riduttivo e semplicistico (e paraculo) per un uomo di [[scienza]] come lui liquidare la questione in questo modo. Così cominciò a pensare ad una serie di varianti:
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Lo scienziato [[francese]] capì di aver scoperto qualcosa di nuovo ed importantissimo, quasi più importante della [[pizza]]. Per questo si chiuse per mesi nel suo studio senza staccarsi mai dal suo microscopio, nemmeno per farsi un [[bidet]].
[[File:Bacterias.jpg|
Il suo studio febbrile lo portò alla drammatica consapevolezza che tutt’intorno a noi miliardi di esserini non visibili ad occhio nudo strisciano e vivono in ogni parte del [[pianeta]]: sono sulle nostre superfici, sui nostri cuscini, persino sulla nostra [[pelle]]. Sono dappertutto, in ogni angolo della nostra [[casa]]: chi avrebbe avuto più il [[coraggio]] di farsi una [[doccia]]!
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* la [[scarlattina]]
* l’[[ovomaltina]], che beveva a colazione e che con i batteri non c’entrava [[nulla]].
[[File:Le figaro-Pasteur.jpg|thumb|270px|Le scoperte di Pasteur scatenano la gioia della stampa.]]▼
Per paura di [[virus]] e batteri Pasteur iniziò a non uscire più di [[casa]], a non mangiare più da [[McDonald’s]] e farsi lo [[shampoo]] con la [[varechina]].
Cominciò col disinfestare l'appartamento e col dormire in una tenda a ossigeno, poi mise il suo [[cane]] sottovuoto facendolo nutrire con una cannuccia e fece una dozzina di clisteri di Lysoform a sua [[moglie]], per liberarla della [[flora batterica]] intestinale; da quel momento madame Pasteur non riuscì più a digerire neanche l’acqua minerale e per questo chiese ed ottenne il divorzio per direttissima.
Il povero Pasteur firmò le pratiche attraverso la buca della lettere. Ormai non s’azzardava ad uscire fuori nemmeno per frequentare i luoghi che era solito frequentare (il circolo dei cervelloni sfigati, il teatro, il bar dello sport, il lupanare) ma viveva in uno stato di totale isolamento circondato solo dai suoi alambicchi. E dai suoi odiati germi.
=== Le altre calamità ===
▲[[File:Le figaro-Pasteur.jpg|
Frattanto le scoperte di Pasteur non si fermavano e lui non sapeva più se esserne contento o rammaricarsene. Tra il [[1860]] ed il [[1855]] lo scienziato impiccione scoprì:
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L’arciabate Ferdinando Abarth diceva che i vermi nascono dal [[fango]], perché nessuno aveva mai visto un verme partorire mentre tutti noi li vediamo strisciare nel fango. Secondo questa teoria quindi un [[aviatore]] viene partorito dall’inseminazione di un [[aeroplano]] mentre un [[netturbino]] viene germinato da un cumulo di monnezza, perché lo si vede sempre lì vicino. Non fa una piega. Se tanto mi dà tanto abbiamo capito anche da dove nascono le mosche.
Per fortuna [[Francesco Redi]], detto ''Ciccio à carna cotta'', mise due bistecche di vitella (il suo pranzo) in due contenitori, uno aperto ed uno chiuso. Dopo 3 giorni la vitella nel barattolo chiuso era ancora bella, mentre nel barattolo aperto con la vitella larve, mosche e muffa facevano comunella.
[[File:Piccolo chimico.jpg|
Le conclusioni potevano essere solo 3:
▲[[File:Piccolo chimico.jpg|left|thumb|270px|Pasteur per i suoi studi poteva contare su uno strumentario di alto livello, grazie alle sovvenzioni del [[governo]] francese.]]
* [[Dio]] non sa aprire i barattoli.
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Arrivato trafelato ed accaldatissimo all’Accademia Medica di [[Parigi]] aprì il suo cappotto davanti ad una folla di 25.000 persone tra colleghi, curiosi, paparazzi e bidelli urlando:
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Dentro il suo cappotto [[lebbra]], [[colera]], [[peste]] bubbonica africana, [[ebola]] mutante, il [[virus]] della [[gengivite]], il [[raffreddore]], il [[cimurro]], il [[mal di denti]], l’[[alitosi|alito cattivo]] tutti racchiusi dentro vetrini e terreni di coltura facevano bella mostra di sé, facendo somigliare il biologo francese a un [[venditore ambulante]] di malanni e pestilenze.
La folla in preda al panico lasciò subito l’Accademia spintonandosi e urlando senza un minimo di educazione, proprio come a un concerto di [[Gigi D'Alessio]]. Rimasto solo nell’ateneo, non fu difficile per la gendarmeria francese trovare ed arrestare il responsabile. Pasteur venne portato fuori da due guardie, processato per direttissima e condannato a 8 anni di carcere con l’accusa di [[terrorismo]] batteriologico, portandosi dietro una scia di malanni: infatti le guardie che lo avevano arrestato si beccarono il [[tifo]] murino, il giudice la [[varicella]] e il secondino che lo sorvegliava si ammalò di [[orecchioni]]. Il suo compagno di cella si prese invece la [[gravidanza isterica]] ed ebbe il [[singhiozzo]] per tutta la vita.
[[File:Pizza margherita 2.jpg|thumb|200px|Studiare la fermentazione del lievito può avere i suoi vantaggi.]]▼
Pasteur passò il resto della sua [[vita]] agli [[arresti domiciliari]], assieme al suo [[cane]] sottovuoto. Frattanto [[Fleming]] aveva scoperto la [[penicillina]] e, grazie a questa sì importante ed utile scoperta, il biologo di Dole poté continuare a campare qualche altro [[anno]], sempre in [[trincea]] contro i vibrioni cattivi.
Pasteur morì il [[29 settembre]] del [[1895]], in pieno [[giugno]], poco prima del solstizio d’[[inverno]].
Le sue ultime parole furono:
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== Influenza scientifica ==
* Pasteur è stato riconosciuto unanimemente come un terrorista ed un portatore di sventure, ma in tanti anni di piaghe scoperte gli va dato atto (oltre alla scoperta della [[pizza]]) dello spettacolare trionfo sull'[[idrofobia]]: il [[6 luglio]] del [[1885]] gli venne portato un bambino di 27 anni, il quale era stato morso da un cane idrofobo alle mani, alle gambe e alle cosce. Pasteur prese il ragazzo e lo gettò in acqua assieme al [[cane]], insegnandogli a nuotare e facendoli così guarire dall’[[idrofobia]].▼
▲[[File:Pizza margherita 2.jpg|
▲
== Bibliografia ==
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{{portali|scienza}}
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[[Categoria:
[[Categoria:
▲[[Categoria:Terroristi]]
[[Categoria:Iettatori]]
[[en:Louis Pasteur]]
[[es:Louis Pasteur]]
[[fr:Louis Pasteur]]
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