Lorena Bobbitt: differenze tra le versioni

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Dopo quel gesto liberatorio, presa dall'euforia del momento, Lorena pensò bene di farsi un giro in [[macchina]] e mettersi alla prova vedendo fino a che distanza riuscisse a tirarlo fuori dal finestrino. Intanto il marito, disperato e con la vescica piena, telefonò dapprima all'ufficio oggetti smarriti, poi si recò alla [[polizia]] dove fece una denuncia per furto. Le ricerche furono estenuanti ed al posto dei [[cane|cani]], vennero usati [[gay|omosessuali]] di razza tenuti al guinzaglio e debitamente castrati. Il loro fiuto fu infallibile, ma li fece arrivare secondi: l'oggetto perso venne recuperato in un bosco nei pressi di Cutbat da un pensionato ashkenazita che stava andando per [[funghi]].
 
[[Immagine:evilgabibbo.jpg|right|frame|<s>Big Red</s> Il Gabibbo,cosplayer di Lorena Bobbit.]]
==Il processo==
Accusata ma poi assolta da, si crede, una giudice femminista davanti alle sue scuse del tipo "non voleva darmi un orgasmo", Lorena Bobbit passò comunque 45 giorni in una clinica privata a pentirsi del suo gesto scellerato mentre potava le siepi.
Utente anonimo