Logorrea: differenze tra le versioni

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{{cit|Essere costretti ad interagire con un soggetto affetto da logorrea può rivelarsi un'esperienza a dir poco micidiale, specialmente se l'individuo in questione rientra nella nefasta cerchia degli pseudoletterati che traggono una soddisfazione affine a quella ottenibile durante il culmine dell'atto sessuale nell'ammorbare il proprio interlocutore mediante l'utilizzo di un linguaggio arcaicizzante comunemente caratterizzato da espressioni verbali inusitate se non del tutto defunte e generalmente accompagnato da avverbi derivati da forme aggettivali e contorte sequenze di termini mutuati ad uno o più linguaggi specialistici, con l'unico scopo di generare una solida confusione in coloro che futilmente tentano di percorrere il cammino logico del messaggio che, invece di procedere secondo la linea retta tracciata dalla frase principale, si perde nei labirintici meandri di incidentali e frasi secondarie che si dipanano da essa dando forma a quello che ad un impatto iniziale potrebbe sembrare un catastrofico effetto domino ma che ben presto si rivela una sapiente trappola metalinguistica affine ad un tunnel senza sbocchi verso l'esterno, che però la vittima non riesce a percepire perché nascosta da abili cesellature.|[[Pier Paolo Pasolini]] sulla logorrea}}
 
La '''logorrea''' (dal [[Lingua greca|greco]]: ''<span lang="el" xml:lang="el">λογορροιαλογόρροια</span>'', ''Logórroia'', in [[Inglisc|inglese]]: ''<span lang="en" xml:lang="en">Logorrhoea</span>'', [[Linkua teteska|tedesco]]: ''<span lang="de" xml:lang="de">Logorrhoe</span>'', [[Lingua francese|francese]]: ''<span lang="fr" xml:lang="fr">Logorrhée</span>'', [[Lingua olandese|olandese]]: ''<span lang="nl" xml:lang="nl">Logorroe</span>'', [[Lingua russa|russo]]: ''<span lang="ru" xml:lang="ru">ЛогореяЛогоре́я</span>'', ''logoréja'', in [[Lingua inuit|eschimese]] non c'è perché non hanno una parola per identificare tale termine) è definita come un "flusso eccessivo di parole", derivante dalle parole ''<span lang="el" xml:lang="el">λόγος</span>'', ''lógos'' (termine greco per individuare in italiano la parola ''parola'', in inglese ''<span lang="en" xml:lang="en">word</span>'', in tedesco ''<span lang="de" xml:lang="de">wort</span>'', in francese ''<span lang="fr" xml:lang="fr">mot</span>'', in spagnolo ''<span lang="es" xml:lang="es">palabra</span>'', in giapponese ''<spanruby lang="ja" xml:lang="ja"><rb>語</spanrb><rt class="furigana">ご</rt></ruby>'', ''go'', in ucraino ''<span lang="uk" xml:lang="uk">СловоСло́во</span>'', ''Slovo'', in vichingo non c'è perché i vichinghi comunicavano con i cazzotti) e ''<span lang="elgrc" xml:lang="elgrc">ῥέω</span>'', ''rhéô'' (termine greco per individuare lo scorrere del tempo, dei fluidi, insomma un flusso di qualcosa che può essere sia reale che immaginifico, individuando quindi uno scorrimento in senso lato). La definizione esposta precedentemente è sostanzialmente la definizione di tipo semantico glottologico, il quale mostra l'origine del termine, la sua etimologia ed il suo significato più recondito, trascurando quindi quelle che sono le interpretazioni successive o non ufficiali, come quelle del Rinascimento fiammingo. Tale definizione è in accordo con la teoria dominante presente nella glottologia e anche con quello che c'è scritto sul Dizionario Garzanti. Le correnti minoritarie della glottologia moderna sostengono però, senza timore di esser fraintesi, che il termine logorrea abbia un significato più vicino a esperienze fisiche, quali l'alitosi, già presente nell'antica Grecia e diffusosi poi in tutte le regioni del Mediterraneo. Secondo altri invece la logorrea, nell'antichità classica, aveva il solo scopo di individuare in maniera equivocabile una caratteristica peculiare dei politici delle poleis greche, quali [[Pericle]] o [[Alcibiade]], o gli oratori dei fori romani, quali Cicerone o Catone. In tale contesto quindi, il termine logorrea ha un'accezione indubbiamente positiva, poiché indica un individuo di grande levatura sociale e conseguentemente di grande spessore culturale, in grado di sostenere lunghe conversazioni senza timor di fallo o di annoiare il pubblico, al solo scopo di persuadere e convincere l'uditorio, o a scopo politico o a scopo giuridico o a scopo denigratorio o semplicemente per sapere raccontare correttamente una barzelletta, in modo quindi da risultare più amabile ai più.
 
In senso lato, o sotto un altro punto di vista, si definisce logorrea una caratteristica tipica di individui che parlano molto, che discutono spesso, in maniera animosa o non. Il tono della discussione è può essere calmo e pacato ma sostanzialmente può anche non esserlo, portando l'individuo a discutere in maniera animosa pur di dar ragione alle proprie opinioni e tesi.
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==== Logorrea Gonorraica ====
Tipologia di logorrea particolarmente infida, probabilmente anche la più diffusa, di tipo specificamente ''infettivo - contagioso''. Come la nomea suggerisce, è una tipologia di parlantina trasmissibile da persona a persona, esattamente come avviene per le malattie veneree, tra [[uomo]] e [[vagina]]. Ovverosia, per essere [[brevità|concisi]], lo sbrodolamento verbale di una persona particolarmente prolissa può contagiare, in particolarissimi ma nemmeno troppo rari casi, anche le persone che lo circondano. Come rivelano gli studi ginecologici del <u>''professor Grullone''</u>, blablaologo dell'Università Interplanetaria di [[Marte]], vera e propria autorità nel campo dello studio e della prevenzione contro l'ammappamento della [[bocca]], ben il 56% delle chiacchiere urbane e [[Anziano|senili]] è provocata ''non'' da una naturale predisposizione alla [[ciarla]], bensì al contagio di Logorrea Gonorraica avvenuto da parte di un'altra [[persona]] infetta. Il professor Grullone, inoltre, in una famosissima conferenza sulla logorrea, intitolata ''"[[Diarrea]] verbale, come curarla? Oppure come difendersi? O alternativamente, come prendere delle precauzioni contro la stessa, prima che chiaramente ci colpisca? Ma volendo anche dopo"'' durata alcune settimane, e tenuta presso il Collegio dei Collegi a [[Voghera]] sul Reno, la Logorrea Gonorraica estende il proprio contagio anche attraverso la produzione scritta. Uno studio presentato dallo staff del professore, riassunto in alcuni volumi, in novantasette tomi, ordinati in ordine alfabetico, dimostrava in maniera inequivocabile (oserei dire ineccepibile) quanto la lettura di un [[libro|testo]] prolisso provocasse un attacco di logorrea, per l'appunto di tipo Gonorraico infettivo, al 90% dei lettori del suddetto, o all'8 per mille dei membri della [[Chiesa Cattolica Romana Apostolica|Chiesa Cattolica]]. Lungi dall'essere di rapida lettura, infatti, il sunto distribuito da Grullone al pubblio astante, ha provocato - esattamente come prevedibile e dimostrabile - un attacco di Gonorraica generale, che ha travolto la maggior parte della platea per diverse [[settimana|settimane]] a seguire. Nonostante le proteste numerose da parte dei degenti, ''"in nome del progresso scientifico"'' è stato una giustificazione sufficiente di fronte alla comunità antidolorifica internazionale, che, dopo alcuni mesi di seduta plenaria, ha finalmente convenuto che l'operazione di dimostrazione/studio del prof. Grullone è stata di prezioso aiuto al [[progresso]] umano e umanitario.
* Nel corso della '''[[storia]]''', inoltre, possiamo trovare numerosissimi esempi di persone terribilmente logorroiche, che hanno poi infettato con Logorrea Gonorraica il pubblico dei loro ascoltatori o lettori. Figura, primo tra tutti, il signor ''[[Dio Ivano|Ivano Dio]]'', autore del best seller [[Bibbia]]. Oltre ad essere un libro tremendamente lungo e barboso, tra l'altro, è l'opera che nei secoli ha maggiormente provocato attacchi di logorrea anche nei propri lettori o commentatori. Indipendentemente dal fatto che fossero degli estimatori dello stesso, o dei [[critica|critici]] feroci, in [[2000]] anni di storia travagliatissima, migliaia e migliaia di individui sono stati colpiti da fortissimi attacchi di Logorrea Gonorraica che li ha costretti a consumare intere foreste e aree boschive, per ricavarne [[carta]], per scrivere tomi e volumi di commento, critica, compendio e guida alla lettura del [[Vecchio Testamento]]. Altri contagiatori di Gonorraica famosi sono stati [[Niccolò Machiavelli]], che con le sue opere e parole ha contagiato innumerevoli professori, politologi, commentatori e professoresse di italiano a blaterare per ore parlando del suo operato. Tra i filosofi è d'obbligo citare [[Platone]] e [[Aristotele]], i greci più chiacchierati del mondo; ma anche [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]], [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] e [[Francesco Totti|Totti]]. [[John Ronald Reuel Tolkien|J. R. R. Tolkien]], col suo ''[[Il Signore degli Anelli|Signore degli Anelli]]'', che ha contagiato centinaia di autori, facendo loro scrivere le cacate fantasy più famose. Inenarrabile la quantità di parole spese da attori e poeti, a causa di [[Dante Alighieri|Dante]], [[Francesco Petrarca|Petrarca]] e [[William Shakespeare|Shakespeare]]. In anni più recenti, le parole di personalità di spicco della politica, da [[Silvio Berlusconi]] a [[Pier Luigi Bersani]], contagiano di logorrea l'intera casta gionalistica italiana.
* Nel corso della '''[[Geografia]]''' d'altro canto, di tutt'altro canto, che poi non si capisce perché si dica d'altro canto se nessuno canta mentre parla o viceversa: misteri delle espressioni dialettali popolari, nel corso della geografia possiamo enumerare esempi più o meno azzeccati di popoli che per loro controversa, estroversa e introversa [[natura]], tutte insieme appassionatamente, si siano espanse grazie a quel brutto vizio quale chiacchiera tanto continua tale da romper l'udito e i testicoli all'interlocutore. Tra questi si fecero strada i ben noti quanto sconosciuti dalla bassa plebe, benché dire plebe in epoca moderna sia alquanto [[eh?|desueto e arcaico]], i ben noti Indo-Europei, poi divisi in Indo-Europei Occidentali e Orientali, o Popoli Europei e Popoli Indoarii<ref>Dall'unione dei due termini sanscrito-avestici ''Sindh'' (Fiume, Fiume Indo) e ''Arya'' (puri, grandi uomini, tipi che se incontravano un [[orso]] si spaventava l'[[orso]]), opportunamente uniti dai glottologi ed antropologi per designare le popolazioni neolitiche che migrarono dall'[[Africa]] all'[[Iran]] e all'[[India]]. Da notare come i nomi delle rispettive nazioni risulti conforme alle ricerche fatte da questi illustri sconosciuti. Comunque no: sto parlando loquacemente quanto ovviamente a vanvera, la pizza è stata inventata dai latini e si pronuncia ''sc'''i'''enza'' e non ''scenza'' e tutto cade nel ridicolo alla luce del fatto che [[a nessuno importa]] di questo discorso...</ref>. I primi furono famosi per aver inventato la guerra umanitaria, i secondi per l'invenzione di ridicoli copricapi. Ad ogni modo costoro furono pionieri in questo genere di cose, e odiernamente si possono vedere logorroiche iscrizioni Indoarie nei siti archeologici dell'Iran, Afghanistan, India e nelle loro rispettive costituzioni. Senza offesa. Per quanto riguarda la geografia in sé, essa è nientemeno che la logorrea trascritta<ref>Definizione gentilmente tratta da ''"Opinioni di studenti nullafacenti con medie dei voti sotto il 3"'', Cazzaro Edizioni, [[1900]]-[[2011]]</ref>: a chi importa infatti che l'India sia il paese con la più alta densità umana nelle città e che in Sud America si pappino i serpenti quando tutti sanno che '''nessuno''' lì c'andrà mai tranne qualche povero sfigato romanticone? E qui che casca l'asino, o l'argomento, dipende chi inciampa prima, difatti queste conoscenza sono a noi salutari per capire i problemi del mondo e magari parlarne mentre si sta beatamente in canottiera e ciabatte sul divano osservando placidamente e oziosamente ''[[Uomini e donne]]'' in [[Televisione|TV]]. Che vita grama...
 
==== Logorrea di tipo Jakozpil ====
[[File:Nino fiorello.jpg|miniatura|[[Nino Fiorello]], assistente del dottor Jakozpil all'Università di Aversa. Ha deciso di abbandonare il mondo della medicina e del taglio e cucito dopo aver scoperto con il dottor Jakozpil la logorrea di tipo Jakozpil e aver dato un importante contributo alla scienza sottoponendosi volontario ad un esperimento di trapianto di [[gonadi]], in cui le gonadi venivano sostituite con due spugnette di Hallo Kitty. Oggi vive in un sobborgo alla periferia del capoluogo campano, cantando canzonette per i più giovini, conquistando così il successo e entrando nell'[[Olimpo]] della musica dal retro, perché se si fosse presentato all'entrata, l'avrebbero cacciato a calci in culo. Ricordiamo i suoi grandi successi, tutti legati al passato di medico e ai suoi studi sulla logorrea, quali: Angelo blu, logorrea mia, I' t' vuless' senz a' logorrea, logorrea 'nnammurat'. In un'intervista a [[Vanity Fair]] Nino Fiorello ha anche smentito un possibile ritorno nel mondo della medicina e anche nel mondo dell'intelligenza, sostenendo: ''Sò cuntent accussì, e vafammocc''. Nino Fiorello è tra gli artisti neomelodici più amati e vanta l'amicizia di artisti del calibro di [[Drupi]] e [[Rosalba Pippa]].]]
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I sintomi della logorrea si verificano al rientro a casa: i colpiti dal male infatti continuano a parlare per ore e ore del loro viaggio nella Polinesia, mostrando foto, filmini e diapositive a gente che è palesemente annoiata e a cui non frega una [[cippa]] e che vorrebbero solamente bombardare la Polinesia dopo l'avvincente racconto del malato. Tali sintomi sono accompagnati da macchie rosse, febbre gialla e occhi verdi. Si risconta inoltre un forte [[prurito]] nelle zone intime, quali le ginocchia e i gomiti. Se non si cura correttamente la logorrea di Wladuvustock può portare anche alla morte poche ore dopo essere stata contratta, mentre siete ancora a digerire lo squisito cervello di scimmia in paté. Ci si può domandare come mai le popolazioni polinesiane non abbiano mai contratto questo tipo di malattia. La risposta è semplice: loro fanno la spesa al [[discount]] sotto casa.
 
Tale variante di logorrea fu scoperta da Henry Wladuvustock, cuoco di fama regionale, che nel '65 decise di sorprendere la giuria del ''Premio Internaziale Piatti Esotici di Casalcastello di Birmingham'' presentando un'innovativa pietanza: il cervello di scimmia alla [[cassoeula]]. Morirono tutti dopo spasmi atroci durati giorni, in cui i malati impazzirono e cominciarono a mangiarsi le ginocchia.
 
==== Logorrea delle Isole Samoa ====
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==== Logorrea Morelli ====
[[File:Raffaele Morelli.jpg|miniatura|200px|<div style="text-align: center;">'''Morelli risponde:'''</div><br />{{dialogo|Tizio|Dottò, mia moglie va tutti i giorni a far [[shopping]], spende una cifra in scarpe e borsette, passa tutto il giorno in palestra e a casa non fa nulla. Secondo lei perché?|Morelli|Questo suo comportamento manifesta senz’altro una compensazione di mancate attenzioni che evidentemente lei non le concede a sufficienza. È inoltre evidente un ritorno alla fase infantile rappresentata dalla voglia di circondarsi di beni materiali che altro non sono che palliativi dell’[[amore]] parentale evidentemente latitante. Ciò non escludendo una voglia repressa di sua moglie di poter uscire per relazionarsi col mondo esterno al fine di trovare nuove e diverse gratificazioni che la facciano di nuovo sentire apprezzata non solo come consorte e madre ma anche come [[donna]] tout court, evidenziando una deficitaria relazione con il suo corpo che, col passare dell’età, stenta a riconoscere come proprio. Risulta da ciò evidente che ella altro non fa che cercare di ritrovare le certezze sulla sua appetibilità di femmina trascurata, che vuole allargare i propri orizzonti dal nido coniugale verso la società in toto, magari facendo riferimento ad una persona di spicco nel microcosmo in cui lei tenta di inserirsi e che lei possa individuare come figura alpha, le cui attenzioni non possono che farle credere di essere tornata in luce agli occhi delle sue pari.|Tizio|[[Eh?]]|Morelli|Sua moglie si fa sbattere dal maestro di pilates! Altre telefonate?}}]]
Tipologia di logorrea mutuata dalla caratteristica capacità oratoria di [[Raffaele Morelli]], medico, psichiatra, psicoterapeuta e [[Psicologia|psicologo]] famoso per lo stare tutte le sere in [[televisione]] facendo inevitabilmente figure di [[merda]]. Egli ha la peculiarità di essere invitato in tutti i [[talk show]] possibili e immaginabili nei quali può dar sfoggio della sua [[Sarcasmo|immensa preparazione]] su ogni argomento dello scibile umano, dall’[[Bambino morto|infanticidio]] più efferato alla cura della [[cellulite]] mediante impacchi di [[sperma]], fornendo sempre risposte lunghissime e [[Priva di qualsivoglia contenuto|prive di qualsivoglia contenuto]]. Celebre per le sue [[Supercazzola|supercazzole]] ''ad minchiam'' viene solitamente azzittito con la nota formula del “'''''Ah Morelli... E parla per te!'''''”, risposta che ne causa l’immediata sublimazione dallo studio televisivo mediante [[combustione spontanea]].<br />Purtroppo il giorno dopo sarà ancora lì, cosa che fa supporre sia immortale.
 
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== La logorrea nella medicina ==
La [[medicina]] ufficiale riconosce nella logorrea la principale causa di logorrea. Sebbene la [[Squola|scuola]] di [[Cleveland]] abbia ammesso che la logorrea può derivare da un disturbo neurovegetativo oppure di tipo colorettale si è dovuti attendere il [[1965]] per arrivare a capire che affinché si possa parlare di logorrea è necessario che il soggetto in questione parli in modo smodato e per dimostrare che la scuola di Cleveland aveva confuso la logorrea con la [[diarrea]]. La logorrea presuppone la presenza di un soggetto logorroico, che non è per niente facile da trovare. Potremmo esplorare cliniche, ospedali, tribunali, bar, frigobar, piste da sci, campi da golf, campi di grano, campi di concentramento, pizzerie, alberghi, uffici postali, studi di commercialisti e banche del seme senza mai riuscire a trovarne uno, oppure cimiteri e obitori senza mai riuscire a trovarne uno vivo. Eppure la logorrea è molto più frequente di quanto si pensi, a volte basta leggere l'articolo di una wikia per rendersene conto o, se sono più di uno, per rendersene conti. E siccome i conti tornano sempre lasciate aperta la porta, così almeno gli risparmiate la fatica di suonare. Il dottor Flavio Alluce, detto ''L'incompetente'' dai suoi pazienti, ha pubblicato nel [[2007]] un interessante articolo scientifico in cui mette in relazione la logorrea con la [[logopedia]] e la prematura morte di [[Puffetta]] con l'aumento dell'attività masturbatoria nel villaggio dei [[I Puffi|Puffi]]. Sono teorie ardite, che necessitano di ulteriori indagini per poter essere degnamente messe alla berlina, con buona pace di tutti i cabriolet. Facciamo un passo indietro, altrimenti le porte dell'ascensore non si chiudono. Nel [[2001]] il '''CURISG''' ('''C'''entro '''U'''niversitario di '''R'''icherche '''I'''nutili '''S'''ovvenzionate dal '''G'''overno) per dimostrare gli effetti deleteri della logorrea sugli animali di piccola taglia selezionò un criceto logorroico (che chiameremo ''Guglielmo'' per rispettare la sua [[privacy]]) e lo mise all'interno di una gabbia piena di criceti. L'esperimento fu un clamoroso insuccesso, dopo circa 15 minuti il criceto si era già ingroppato 8 criceti senza spiccicare neanche una parola e forse la scelta di criceti femmine per tentare il dialogo con Guglielmo si rivelò un errore madornale. Mentre il CURISG si preparava ad affrontare la nidiata di criceti in arrivo nel [[2003]] l'[[Università]] di ''Princeton of Persia'' in [[Florida]] organizzò un semplice esperimento volto a misurare per quanto tempo un logorroico potesse parlare a ruota libera. Il soggetto preso in esame fu il famoso [httphttps://www.youtube.com/watch?v=PMjoyFgnp_Q Luca Matteo Ferrari], già noto per essere impazzito per la [[fragola]] in un vecchio e noto spot televisivo.
Le telecamere vennero accese alle ore 8:00 a.m. del 6 giugno ed iniziò la registrazione dell'esperimento:
 
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== La logorrea come sport ==
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Nell'antica [[Atene]] di [[Pericle]], [[Sofocle]], [[Temistocle]] e Bionicle la logorrea è stata elevata a simbolo della conoscenza e della sapienza grazie a una vera e propria scuola filosofica che si sviluppò in quegli anni: la [[sofistica]]. I promotori della sofistica erano tutta gente sofisticata, che vestiva radical chic e parlava con la [[Evve moscia|''r'' moscia]] di film francesi con i sottotitoli in ungherese che nessuno aveva mai visto, nemmeno loro, ma che però si vantavano di aver visto. I sofisti erano famosi per essere pedanti e logorroici, per essere degli abili avvocati e commercianti capaci di venderti una prugna a 150 dracme, utilizzando le loro arti oratorie per manipolare il pensiero degli interlocutori, siano essi acquirenti, venditori, avversari politici, avversari giuridici o semplicemente la moglie per giustificare qualche scappatella. I sofisti si facevano pagare per dare lezioni di chiacchiericco, cosa che li rese alquanto invesi ai loro contemporanei, soprattutto da Socrate (e poi da Platone e Aristotele). Furono loro però che, per vendicarsi di Socrate il ficcanaso, lo fecero processare dalla cittadinanza ateniese. E fu il sofista Licofrone a convincere Socrate a bere la cicuta, convincendolo che si trattava di normale Lemonsoda<ref>Alcune fonti sono alquanto discordi con questa asserzione, portando avanti l'ipotesi che a dir loro si trattasse di [[Coca-Cola]] o di [[Red Bull]], bevande assimilabili concettualmente alla Lemonsoda, ma di sapore diverso (seppur con ingradienti ugualmente rivoltanti).</ref>. Tale e tanta era la perfidia dei sofisti. Per tali motivo essi vennero chiamati offensivamente «prostituti della cultura». In realtà la figura del sofista si pone in questo senso come precursore dell'educatore e dell'insegnante, in quanto guadagnava da vivere vendendo il proprio sapere proprio come quelli che oggi fanno le lezioni private. Ma torniamo a noi, tale a tanto fu il potere dei sofisti nel V secolo a.Ciro che riuscirono ad influenzare il Comitato Olimpico Internazionale in modo da inserire tra gli sport olimpici le seguenti discipline:
[[File:Ilpensatore.jpg|miniatura|Callipigio che, alle Olimpiadi del 54 a.C., pensa come rispondere a Filodemo, durante una gara di balistica, dopo che costui aveva dichiarato: ''Proprio questa mattina mi ha bussato Alcippa da Tebe, avvisandomi che il re di Tebe voleva incontrarmi per organizzare un barbecue con i fiocchi, chiedendomi quindi di portare i fiocchi. Allora io risposi che quello non era mese di coltura per i fiocchi, ma che bisognava aspettare aprile, massimo maggio. E che inoltre i fiocchi non potevano essere di avena, essendo la vena non ancora stata inventata. Allora chiamai il mio amico Citofone, chiedendogli di attraversare l'[[Oceano]], giungere in [[Atlantide]], fare amicizia con le popolazioni autoctone, fondare un tempio a [[Giove (divinità)|Zeus]], farsi spiegare come si coltiva l'avena, tornare, farsi spiegare dai popoli del Nord qual è la procedura per seccarli, tostarli e farli diventare come fiocchi, e poi portare un gran piatto di fiocchi di Avena alla festa di Alcippa. Ma Citofone non è ancora tornato tutt'oggi, da due giorni circa, e la festa era ieri, quindi la mia assenza non era causa mia, ma della stupidità di Citofone.'' Allora Callipigio rispose: ''La tua bugia è palese, o al massimo è noncuranza o al più ignoranza, poiché avresti potuto dire al tuo fido Citofone di recarsi in Oriente, lungo la via della seta, superare l'Indo, l'India e Linda e giungere nella terra della seta, dove fanno il riso. Lì giunto, farsi amici i popoli indigeni, fondare un tempio ad Artemide del Riso Gallo, farsi spiegare la coltura del riso, ritornare in patria con le carovane che portano le spezie e recarsi indi verso i popoli dell'ambra, per farsi spiegare la tostatura del riso. Ergo Filodemo, la tua è ignoranza, poiché non conoscevi cotale verità, o la tua è noncuranza, poiché sapevi il vero ma non l'hai detto al tuo fido Citofone ritenendo che fosse in grado di tornar per quella via, o bugiardo poiché, non essendo nessuna delle precedenti, di bugia si tratta. Ordunque Filodemo, scegli tu stesso l'appellativo che più ti compete. Piuttosto io, questa mattina, ero sceso nell'Ade a dare i croccantini a Cerbero, come da diversi mesi faccio a questa parte, da quando Minosse mi ha rivelato di volersi prendere una pausa e mi ha lasciato le chiavi dell'Ade. Così dunque sono dovuto salpare verso i deserti della Libia, poiché è noto ai più che Cerbero vuole solo croccantini di manticora. Così attraversato l'Egeo, superata Creta, pagato il casello, sulle coste della Cilicia giunsi, perché quel pirla del navigatore sbagliò la rotta.'']]
* oratoria: l'arte di declamare oralmente poesie, versi e interrogazioni orali
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Le regole stabilite dal [[CIO]] per questo novello [[sport]] olimpico sono molto semplici:
* I concorrenti sono suddivisi in un tabellone a eliminazione diretta;
* I partecipanti non devono essere [[balbuzie]]nti (se no è troppo facile);
* Verrà proposta la medesima affermazione ad entrambi i contendenti, i quali dovranno ripeterla con parole loro cercando di impiegare il maggior [[tempo]] possibile, senza alcuna possibilità di interruzione;
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=== Periodo Moderno della Logorrea ===
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La logorrea nell'età moderna, che secondo alcuni inizia dalla scoperta dell'[[America]], o per meglio dire: delle Americhe, mentre secondo altri inizia con la presa della Bastigila nel [[1789]] in [[Francia]] durante quella rivolta chiamata [[Rivoluzione francese]], si riscontra per la primissima volta con [[I promessi sposi]], [[libro]] (inteso come testo scritto raccolto con della colla, spago o quant'altro in due fronti di materiale più resistente, di solito cartone o pelle concia, come si usava all'epoca) scritto da un simpatico maestro della logorrea quale era [[Alessandro Manzoni|Manzoni]]. Tale libro trattava, ma si può anche dire parlava - anche se notoriamente i libri non parlano -, di due giovani che con l'intenzione di sposarsi, con il rito cattolico in quanto allora il [[Chiesa Cattolica Romana Apostolica|cattolicesimo]] era ancora la [[religione]] ufficiale di molti stati che avrebbero composto il futuro Regno d'[[Italia]], vengono continuamente intralciato da un giovane conte (sebbene non si sappia il titolo originale e potrebbe pure essere stato marchese, duca, granduca o quant'altro), conosciuto dai più come [[Don Rodrigo]], il quale fece non molto tempo dopo una scommessa rocambolesca con alcuni compagni secondo la quale avreebbe dovuto sposarsi la giovane pre-sposa Lucia; la trama continua poi con le disavventure dello sposo Renzo (allitterazione, intesa come abbreviazione di nomi o termini, del nome Lorenzo), il quale mostra per la prima volta la sua capacità di grande oratore (nome derivante dal [[Lingua greca|greco antico]] "''orao''": parlo, il termine è un latinismo in quanto il participio presente attivo in greco si fa con le particelle "''Oon''", "''Usa''", "''On''") durante la sua prima e ultima [[Ebbrezza|sbronza]] all'osteria Luna Piena, parlando dell'ingiustizia dei potenti e dell'inutilità della scrittura, il chè, se notate bene, è in contrasto col pensiero dell'autore; la [[storia]] continua poi con la peste a [[Milano]], la [[morte]] di Rodrigo e il [[matrimonio]] tra Renzo e Lucia.
Altri esempi moderni della logorrea li troviamo nelle questioni [[Omero|Omeriche]], tale questione tratta dell'esesistenza o meno di Omero (tale questione secondo alcuni è alla pari dell'esistenza o meno di [[Dio]]), scrittore greco dell'Età Arcaica, età posteriore a quella Classica, Ellenica e Romana, autore dell'[[Iliade]] e dell'[[Odissea]], trattanti la guerra di [[Troia]], libri apprezzatissimi in tutte le epoche tranne quella odierna, in quanto la gente s'è rotta le scatole sia dell'argomento trattato e dello stile logorroico (ma vi ricrederete).
 
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=== ''[[Matrix (film)|Matrix]]'' ===
[[File:Matrix.png|left|75px]]Le macchine hanno vinto la [[guerra]] contro gli [[uomini]] e li usano come caricabatterie sparandogli nel cervello un programma (Matrix) che fa credere di vivere una vita normale. Resiste solo una città (Zion) di uomini liberi. Compare un eletto che dovrebbe distruggere Matrix e salvare l'umanità. Si scopre però che l'eletto è voluto da Matrix stessa e non serve a una cippa. Inoltre le macchine hanno sgamato Zion e stanno per distruggerla. Per fortuna un [[Agente Smith|programma di controllo]] impazzisce e diventa un virus sputtanando Matrix. Allora l'eletto fa il culo al virus e le macchine lasciano stare Zion. [[Pace]]!
 
=== ''[[Guerre Stellari]]'' ===
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=== ''[[Harry Potter]]'' ===
[[File:Harry potter.jpg|left|50px]]Harry è un maghetto che vive con i brutti e [[Stronzo|stronzi]] zii umani perché il cattivone di turno, che vuole diventare il boss della magia, gli aveva accoppato i genitori. Lui invece era sopravvissuto perché è un predestinato ma gli resta una cicatrice parecchio figa. Va alla scuola di magia dove impara a volare sulle scope e altre amenità. Nel frattempo il cattivone tenta ripetutamente di [[Morte|ammazzare]] lui e suoi amici. Naturalmente non ci riesce mai e dopo otto (8!) film è sorprendentemente Harry ad accoppare il cattivone. Chi l'avrebbe mai detto... D'altronde era un predestinato. Ah, finalmente Pace!
 
=== ''[[Ritorno al futuro]]'' ===
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== La logorrea nella storia ==
 
Se vi state chiedendo: ''"Perché dopo il paragrafo [[Logorrea#Storia della logorrea|Storia della Logorrea]] se ne inserisce un altro chiamato [[Logorrea#La logorrea nella storia|La logorrea nella storia]]?"'' avete pienamente ragione, è una cosa inaudita, inammissibile e inacettabile. Ciò non toglie che non possiate farci nulla, poiché voi non contate niente, in questa società consumistica e conformistica, in questa plutocrazia, i poveri incapaci idioti che si lamentano per queste cazzate non sono nessuno e si dovrebbero vergognare. Tutto ciò è un insulto ai poveri pezzi da novanta che stanno in cima alla catena alimentare e si fanno il culo per rubare senza che nessuno se ne accorga. Quando qualcuno se ne accorge infatti tutto il loro lavoro, la loro fatica vanno a puttane, e soprattutto poi qualcuno si fa male. Povero [[Qualcuno]], perché volete fargli del male? Inoltre ove consideriate tutti i possibili [[Teoria del complotto|complotti]] che si millantano, come le [[scie chimiche]] oppure l'[[Area 51]]<ref>Perché 51 poi? E le altre 50? Poverine, date qualcosa da fare anche a loro, mica hanno fatto nulla di male insomma! Dove le avete mandate? Spero non in quel discount pidocchioso, no perché se è così...</ref>, pongono così tanti punti interrogativi sulla realtà tutta che nulla può essere più certo. Credete che il maglione che avete indosso sia verde? Io non credo proprio. Per me quel maglione nemmeno esiste, siete tutti sottoprodotti della mente di qualcuno. Probabilmente della mia mente. In ogni caso le banane rimangono un'ottima fonte di potassio e ciò è l'unica cosa che conti. Inoltre se volete colpevolizzare i sottaceti fatelo, puzzano di vecchia acida e rossa e forse pure grossa dunque perché non accusarli? Volete la verità? Non sapete affrontare la verità, voi non ne siete all'altezza, mi fa ridere la vostra decisione nel cercare la [[verità]]. E anche i [[Simpson]] mi fanno ridere.
 
=== Il Big Bang ===
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=== La logorrea nell'epoca moderna e contemporanea ===
[[File:Phil Spector.jpg|miniatura|Giampiero Bazoski, il padre della logorrea moderna, ma anche un po' la madre, la zia e il cognato. Egli è stato il primo a introdurre la logorrea per definire i rapporti di consanguineità tra le scimmie delle [[Isole Andamane]], oggi tutte estinte. Bazoski nacque a Casperès nel 1900 e mezzo, noto filantropo di fama internazionale, aveva come hobby lo studio delle feci di scimmia. Ciò lo portò a studiare la consanguineità delle diverse razze di scimmia delle isole del Pacifico meridionale e a dare fastidio a numerosi primati durante le loro procedure di evacuazione. Morì nel '68 in [[Zaire]], attaccato e sbranato durante un'invasione di [[gibbone|gibboni]].]]
L'epoca moderna è un tripudio di logorrea, un sacco di gente aveva un sacco di idee e scriveva un sacco di libri con un sacco di nozioni e storie noiose, poi c'erano anche un sacco di guerre così la gente parlava anche di quello. Ci fu l'[[Illuminismo]] per esempio, che nacque in [[Francia]], dove ci fu anche una rivoluzione dove il re e la regine vennero decapitati, perché parlavano troppo e il popolo non voleva più starli ad ascoltare:
 
{{quote|Se non vogliono più ascoltarci, che mangino brioche!}}
 
Questa frase fece arrabbiare molto i francesi, che quindi insorsero. E allora c'era [[Robespierre]], che si presentò come un gran figo, ma alla fine venne decapitato anche lui perché era troppo logorroico e i francesi erano stanchi. In quel periodo così nascevano i primi stati moderni, in cui c'era la moderna logorrea, che era più selettiva ma meno comprensibile. Con la [[rivoluzione]] industriale tutti lavoravano e parlavano poco, così il popolo soffriva e non amava più la vita: nasceva dunque il [[Romanticismo]], in cui i poeti e i filosofi parlavano un sacco di natura invece che della città e delle fabbriche e il popolo se ne fregava, perché tanto non sapeva leggere, ma qualcuno comunque fu felice di queste opere logorroiche. La filosofia acquistava un grande valore, perché era l'occasione per fare della logorrea un mestiere: c'era un sacco di gente che in questo modo si guadagnava il pane, tipo [[Hegel]], poi [[Marx]], poi [[Heidegger]], [[Freud]], [[Popper]] e tanti altri. Era anche il periodo delle grandi guerre, in cui moriva un sacco di gente ma solo perché non aveva nulla dire e quindi non era degna di abitare la Terra, come per esempio gli ebrei. Alcuni poeti, come [[D'Annunzio]], scrissero poemi sulla logorrea, tipo "Ode alla logorrea" e "I quindici logorroici di Piazzale Loreto" di [[Salvatore Quasimodo]]. Ancora oggi la logorrea è amata dai più e sfruttata da molti.
 
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== Invettiva contro la logorrea ==
{{cit|La logorrea è una indicibile piaga che si può persino definire straziante, come del resto fece il Gian Girolamo Frollini, il quale è considerato un luminare nel campo delle logorroiche scienze quali la [[filosofia]] e il gioco d'azzardo, il Frollini, si diceva sostenne fortemente, persino veementemente se vogliamo, la causa di tutti quei poveri signori, o signore e perché no? Vecchi e bambini, anche se disse di considerare i vecchi inutili, costretti ad ascoltare un oratore insensibile, senza alcun riguardo per le loro [[palle]] incancrenite o le loro protesi dentarie infiacchitesi, costretti a star seduti, a sentire appunto questo oratore sproloquiare e parlare e decantare una qualche tesi nemmeno troppo intelligente spesso, ma che viene mascherata come frutto di brillantezza e originalità talmente da farla sembrare anche geniale, senza sosta, senza mai fermarsi, con prolissi e astrusi periodi, pieni di [[virgola|virgole]] e subordinate concatenanti senza mai un punto, un punto e virgola, una pausa, una ricreazione, un secondo per prendere fiato, un attimo di riposo, uno stop, una fermata, una minima moderazione del tono, un segno di interpunzione forte, una variazione nel tono o nello schema sintattico-concettuale, una qualche via di fuga, un passaggio a livello, un elefante, un rallentamento, un'interruzione.
Occore una forte presa di posizione contro la logorrea che risulta inutile e fastidiosa e prolissa oltre ogni modo, vergogna a tutti i logorroici, come quel tale Fiorenzo Vallini il quale in un giorno di pioggia prese un libro in mano e cominciò a leggerlo ad alta voce alla cittadinanza riunatisi per la festa di san Pancrazio, provocando così il genocidio di migliaia di persone innocenti, tranne due ladri, sette adulteri, un mafioso, tre riciclatori (di denaro, mica di alluminio), nove truffatori, quarantadue maniaci sessuali, un sospetto [[trans]], cinque robot senza tre leggi e cinquantaquattro assicuratori!|Ramiro Frantazzi, oratore e mistico profeta dell' insalata arricchita coi latticini, il quale tenne questo discorso al convegno sull'[[ermetismo]], dopo il quale discorso fu massacrato a colpi di schicchere di asciugamano da alcuni teenager ingrifati e strafatti di zucchero, come si usava a quell'epoca. Che poi lo zucchero fosse reperibile solo nelle botteghe dell'argentatore, come era chiamato lo zuccheraio a quei tempi, era un problema del [[Governo]], il quale dovette gestire in seguito un'ondata di lanci di cipolle viola inaudita e mai vista nel corso della storia (tranne per quella volta nel [[13 agosto]] dell'anno [[1779]] quando il re di [[Francia]] decise di alzare il prezzo del pane di tre volte di più rispetto al prezzo di mercato, facendo inviperire due guardie svizzere che, a corto di denari, chiamarono un'amico, che chiamò un altro amico, che chiamò un parente, che chiamò un altro conoscente, che chiamo i lanzichenecchi che se ne fregarono, scatenando molte risse in diversi [[bar]] dove il pane si vendeva a poco, così facendo tutto il pane buono se ne andò tra le urla di qualche ubriaco lasciando tutti con un palmo di naso, e costringendoli a organizzare diverse riunioni, a seguito delle quale si decise di lanciare come forma di protesta delle cipolle viola di fronte alla corte reale. È inutile dire che chi lo fece venne ingiustamente decapitato in quanto il sistema giuridico all'epoca permettava le proteste. Tutto questo prima della [[rivoluzione francese]]).}}
 
== Conversazione logorroica ==
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Vostro [[figlio]] non ne vuol sapere di dormire la [[notte]]?<br />Non riuscite a fargli prendere sonno neanche sottoponendolo alla visione integrale della [[Corazzata Potëmkin]] nella versione in russo coi sottotitoli in aramaico?<br />'''Raccontategli una bella favola!'''
 
{{cit2|C’era una volta una [[bambino|bambina]] bellissima ma sfortunata: il suo nome era [[Cappuccetto Rosso]] e per vivere faceva la piccola fiammiferaia. Una fatidica sera la [[mamma]] gli disse che se riusciva a vendere tutti i suoi fiammiferi poteva avere l’onore di attraversare il bosco al fine di portare le sfogliatelle a sua nonna che viveva a [[Bassano del Grappa]] e che si occupava di saziare gli appetiti sessuali di tutti gli [[Alpino|alpini]] della provincia, attività che la sottoponeva a frequenti attacchi di fame, non essendo una [[dieta]] integralmente composta da fluidi corporei sufficientemente equilibrata alle esigenze di una ottantasettenne. Dopo mesi di tentativi la ragazza riuscì finalmente nell’intento di finire la sua merce, grazie al consiglio datogli dal [[Gatto]] e la [[Volpe]] che le suggerirono di sotterrare la mercanzia, cosicché dopo un paio di mesi possa spuntare una bella pianta a forma di divano Ektorp dell’[[Ikea]]. Cappuccetto obbedì e, come detto, poté partire alla volta della sua ava dai facili costumi. Purtroppo nel bel mezzo del bosco si imbatté in una vecchietta che si aggirava con una [[mela]] morsicata in mano, nascondendosi da sette nanetti che sembravano fermamente intenzionati ad [[Stupro|abusare]] di lei, chissà poi per quale motivo. Spaventata da quell’insolita situazione la nostra [[eroina]] decise di nascondersi in una tana dove aveva visto infilarsi un [[coniglio]] bianco. Entrata in quel ristretto pertugio, la bambina iniziò a precipitare per un tempo che le parve [[infinito]] e finì all’interno di una [[casa]] di marzapane, nella quale una vecchia [[strega]] stava cocendo in salmì una coppia di fratellini. Allora Cappuccetto decise di fermarsi al fine di farsi offrire un pasto caldo, ma fu distratta da un tipo dotato di una curiosa [[barba]] blu che inseguiva la [[moglie]] armato di un coltellaccio da [[cucina]]. La bambina suppose che l’uomo fosse appena venuto a conoscenza dell’estratto conto mensile della sua [[carta di credito]] e quindi giudicò il suo comportamento come cosa buona e giusta e decise di proseguire oltre. Appena girato l’angolo (sì, quel bosco era pieno di angoli! Qualcosa in contrario?) vide un cacciatore che stava estraendo il [[cuore]] ad un cervo, il quale sembrava piuttosto risentito, probabilmente perché ghiotto anch’esso di frattaglie. La nostra protagonista chiese consiglio al suddetto cacciatore su quale fosse la direzione migliore per Bassano ma l’[[Uomo (maschio)|uomo]] rispose che non lo sapeva perché aveva fatto il militare a [[Cuneo]]. C. R. restò piuttosto basita da quell’estemporanea risposta ma non poté indagare oltre perché dovette fuggire da un [[principe]] che cercava di infilarle una scarpetta di cristallo a sua insaputa. Riuscita a scappare da quel [[Feticismo|feticista]] dei piedi si imbatté in un altro principe ([[Cazzo]], ‘sto bosco deve esserne pieno!) che le disse che doveva assolutamente baciarla per risvegliarla dal sonno di [[morte]] che la attanagliava da quella volta che si era punta con il fuso per tessere, come conseguenza della maledizione che le era stata lanciata quando era ancora in fasce. A quella Cappuccetto affermò di non averci capito una cippa ma che come scusa per pomiciare non reggeva neanche un po’ e inviò gentilmente a [[fanculo]] l’ennesimo principe pervertito. Ripartita alla volta della casa della nonna incontrò un [[leone]], un uomo di latta e uno spaventapasseri che si aggiravano per il bosco cantando canzonacce e decise che probabilmente era giunto il momento di smettere di farsi le [[Canna|canne]]. Superato quel momento di empasse vide poco lontano un lupo che cercava di buttar giù una casa di mattoni semplicemente soffiandoci contro, mentre un [[Porco|porcellino]] gli faceva le pernacchie dal balcone e decise che sì, era decisamente ora di smettere di farsi le canne! Continuando nel suo cammino si imbatté persino con una bimbetta dai capelli a passatelli color [[oro]] che affermò di chiamarsi Riccioli d’oro. Cappuccetto fece i complimenti alla madre della bambina per la [[fantasia]] dimostrata nella scelta del nome e le chiese dove fosse diretta. La bimba rispose che doveva entrare dentro una casa dove vivevano tre [[Orso|orsi]] al fine di mangiare la loro cena e poi di andare a dormire nei loro letti cercando di sgualcirli tutti e [[tre]]. C. Rosso restò molto incuriosita da questa storia e chiese a Riccioli d’oro perché aveva intenzione di comportarsi in tal maniera e la bambina le spiegò di essere una [[Zoofilia|zoofila]] masochista che godeva nell’essere brutalizzata dagli orsi. Soddisfatta dalla risposta ottenuta, che le parve coerente, Cappuccetto salutò R. d’O. e riprese la sua strada. Dopo poco vide di nuovo il lupo che le spiegò come fosse difficile demolire una casa a forza di [[Rutto|rutti]] e le confessò che aveva deciso di cambiare vita: basta con gli [[Assedio|assedi]] ai maiali, era molto meglio papparsi le ragazze che attraversavano il bosco con un cestino di sfogliatelle al braccio. La nostra eroina capì immediatamente il riferimento e raccontò al lupo che aveva appena visto sette indifesi nanetti aggirarsi senza meta per il bosco. Gli spiegò anche come fossero gustose le loro carni cotte assieme alle mele, aggiungendo di aver visto anche una [[Vecchio|vecchia]] che probabilmente di lavoro vendeva proprio le mele. Il lupo non si fece aggiungere altro e partì alla caccia di quelle prede prelibate. Scampato il pericolo Cappuccetto ripartì e dopo setto-otto mesi di viaggio raggiunse finalmente la casa della nonna. Entrò e constatò che la rincoglionita era morta ormai da settimane e puzzava come del [[baccalà]] lasciato al sole. Per fortuna al suo capezzale trovò anche il cacciatore che, dopo il cuore del cervo, stava cercando di estrarre anche quello della [[donna]], giustificandosi dicendo che li collezionava e che il suo era pur sempre un hobby meno scandaloso di quello di [[Federico Moccia]] che si ostina a scrivere libri pur non essendone capace. Ovviamente Cappuccetto non poté che essere d’accordo e decise di trasferirsi lì in mezzo al bosco assieme al cacciatore, il quale, oltre al coltello che usava per squartare le sue vittime, era dotato anche di altre cose estremamente grandi, che la ragazza non poté non apprezzare. In breve, vissero per sempre felici e contenti.}}
Ora dovrebbe dormire, vero? Se è ancora sveglio non vi resta che prendere un cuscino e premerglielo per un minutino sulla faccia, vedrete come resterà tranquillo dopo!
 
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* ''Scusa ma ti voglio logorrare'', di G. G. [[Muccino]]
* ''Logorratar'', di J. [[James Cameron|Cameron]] e S. [[Steven Spielberg|Spielberg]]
* ''L'uomo che non la finiva più di sussurrare ai cavalli'', di [http://www.youtube.com/watch?v=CkSnYBUbV5I costui]
 
=== Libri ===
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* ''Disquisitiones troppas'', di [[Plinio il Vecchio]]
* ''Magna palabras'', di Plinio il Pirla
* ''Logorrea e Castigo'', di [[Fëdor Dostoevskij|Dostoevskij]]
* ''Isole nella Logorrea'', di [[Ernest Hemingway]]
* ''Odi sed logorrare contra te volo ut tui testiculi in milia partes erint et hoc felicitas mihi ferat, scio: bastardus ego est, sed nulla potest fare ut volvearent hoc. Vale'', di [[Socrate]] e [[Platone]], a cura di [[Cicerone]], rifinito da [[Cesare]] e rivisto e corretto da [[Nerone]] e [[Augusto]], completato da [[Costantino]]
 
=== Testi specialistici di una certa rilevanza ===
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* ''Come dire qualcosa di inutile in diecimila parole - tomo 3'', autore sconosciuto, edizione Del Bradipo
* ''Come dire qualcosa di inutile in diecimila parole - tomo 4'', autore sconosciuto, edizione Del Bradipo
* ''Come dire qualcosa di inutile in diecimila parole - tomo 5'', autore sconosciuto, edizione Del Bradipo
* ''Come dire qualcosa di inutile in diecimila parole - tomo 6'', autore sconosciuto, edizione Del Bradipo
* ''Come dire qualcosa di inutile in diecimila parole - tomo 7'', autore sconosciuto, edizione Del Bradipo
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* ''Tutto quello che gli altri non dicono, e magari non vogliono nemmeno dire'', settimanale che raccoglie tutte le notizie che non vengono riportate sugli altri giornali. Edizioni Pazienti.
* ''Tutto quello che, può capitare, non è riportato in "Tutto quello che gli altri non dicono, e magari non vogliono nemmeno dire"'', settimanale che raccoglie tutte le notizie che non vengono riportate dal giornale a cui notoriamente non sfugge nulla. Edizioni Edite.
* ''Tutto quello che, se capita siete proprio sfigati, non è riportato per vari motivi su "Tutto quello che, può capitare, non è riportato in "''Tutto quello che gli altri non dicono, e magari non vogliono nemmeno dire''""'', giornale che completa il settimanale sopra descritto che stavolta non dimentica le voci di corridoio e i pettegolezzi vari dei vari ambienti, con lista completa di nomi e dossier scandalistici. Per comprarlo è necessario un avvocato in quanto il giornale è stato più volte denunciato di violazione della privacy. Edizioni Edite.
* ''Il Pornografo informato e avvisato'', quotidiano di commento e analisi dei più recenti siti pornografici sulla rete, con elenco completo dei nuovi utenti iscritti e dati anagrafici. Edizioni Montatori.
* ''Gli importanti avvisi da dare e tutte le altre cose che mi vengono assolutamente in mente'', giornale orario, interamente redatto ed edito da [[Raffaele Morelli]].