Logorrea: differenze tra le versioni

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{{cit|Ti ho mai raccontato di quella volta in cui sono andato in [[Molise]] a cercare oro? Quella della caccia all'[[oro]] era una gran [[moda]] ai miei tempi, non era popolare quanto il [[charleston]], che era una gran ballo ed era sicuramente meglio della [[lambada]] e di tutte quelle sciocchezze che fate voi giovani d'oggi, coi vostri [[piercing]] ed il vostro [[internet]], ma era comunque una cosa che ti faceva sembrare fico agli occhi delle pupe, e tutti sappiamo che tira più un pelo di figa che una doppia punta spezzata. Partimmo tutti assieme, io, mio [[cognato]] ed il mio amico Gino, quello che vendeva [[dietorelle]] scadute spacciandole per miracolosi rimedi per la [[calvizie]], per la [[gonorrea]] o per la [[narcolessia]]. Fu arrestato quando lo scoprirono, ma quando fu portato in [[tribunale]] riuscì a commuovere la giuria raccontando di quando aveva salvato il [[gatto]] del vicino che si era arrampicato su di una pianta di [[ringosperna]] idrofoba servendosi di una [[corda]] ricavata intrecciando vecchie riviste pornografiche stampate su carta riciclata, e per questo fu assolto tra le lacrime e gli applausi del pubblico. Comunque partimmo noi tre, armati soltanto con tre sacchi di iuta, i nostri fedeli mocassini neri, tanti sogni ed una [[chiave inglese]] legata ad un bastone che avevamo deciso di comune accordo di usare come [[piccozza]]. Eh sì, perché nel nostro paese non si potevano vendere piccozze, dato che erano state messe al bando da una vecchia legge mai abrogata risalente all'[[alto medioevo]], promulgata dopo che [[San Bartolomeo]] rivelò che le piccozze erano uno strumento usato dal demone del primo circolo [[Astaroth]] durante il mese di [[agosto]] per piegare le anime più deboli e condurle verso il peccato e la dannazione eterna. Andammo in [[Molise]] in autostop e ricevemmo un passaggio prima da una coppietta in fuga dai genitori, che li volevano far sposare nella trasmissione di [[Mengacci]] e che così decisero di scappare in cerca dell'accesso per la valle dell'[[Eden]], che come saprai si trova a metà tra [[Massa]] e [[Carrara]], poi dopo circa duemila chilometri ci scaricarono e fummo raccolti da una carovana di invasori armati fino ai denti provenienti dalla [[Mongolia]], che in cambio dei nostri mocassini e di un paio di lezioni di dialetto [[toscano]] ci insegnarono alcune efficaci tecniche di [[tortura]]. Non avemmo mai una buona occasione per sperimentarle, purtroppo, perché l'[[Italia]] non partecipò alla [[Guerra del Vietnam]]. Solo Dio sa quanto avrei voluto la pelle di quegli sporchi miscredenti col muso giallo. Finalmente arrivammo a destinazione, ma fu allora che ci rendemmo conto che non avevamo la più pallida [[idea]] di dove poter cercare l'oro e così decidemmo di comune accordo di metterci a scavare delle buche a caso, sperando di trovare qualcosa; anche se non ci fosse stato oro, ci saremmo accontentati di un'antica città perduta ricca di templi al cui interno ci fossero state statue con incastonate decine di gemme preziose, o al limite anche una vena petrolifera, anche se non avevamo i mezzi per costruire una trivella. Ci saremmo arrangiati con un cavatappi ad avvitamento ed un tubo di gomma che Gino aveva trovato per strada. Purtroppo tutto ciò che riuscimmo a tirar fuori fu terra, sassi, lattine ed alcuni fusti radioattivi mal sotterrati, che fummo costretti a risotterrare per evitare di scatenare una guerra contro la malavita locale. Alla fine fummo costretti a tornare a casa con un pugno di mosche, anche perché rischiavamo di mancare alla quarta edizione della partita "''calvi contro filistei''" organizzata dal bar di Lello, e ti assicuro che quella non era una partita che potevamo perderci, però per non rendere totalmente inutile il viaggio, decidemmo di iscriverci ad una chiesa di [[Scientology]] che trovammo sulla strada del ritorno, ma, dato che non ci lasciavano vedere i nuovi episodi di [[Happy Days]], che aspettavamo con molta ansia, fummo costretti lasciarla per andare alla ricerca di un [[canguro]], come ci aveva ordinato di fare quel bambino con la voce di [[Barry White]] che avevamo incontrato al [[circolo polivalente]]. Andammo allo [[zoo]], ma non trovammo nessun canguro, perché erano tutti stati uccisi poco tempo prima da una rara forma di [[febbre suina]], e così provammo ad improvvisare un match di [[tennis]] a quattro con i [[gorilla]]; purtroppo quelle maledette scimmie non rispettavano le regole e ci costrinsero ad annullare la partita al terzo set. E comunque fu così che diventai un giocatore di [[curling]].|Mio Nonno sulla logorrea}}potevan
[[File:Logorrea.jpg|right|thumb|330px|Un'immagine che riporta la scritta "Logorrea" nella pagina sulla Logorrea può sembrare una cosa molto stupida. Eppure ci sono situazioni ben più assurde. Proprio parlando della logorrea, il famoso blablaologo Charlie Charlie, soprannominato "il buontempone che non riesce mai a stare zitto a causa del suo vizio di parlare a vanvera senza poi dire nulla di così interessante da poter essere riportato/annoverato/rimembrato", che ha scritto il famoso saggio sulla Logorrea: "Come annoiare l'ascoltatore senza incorrere in rischi per la propria salute o in modo equivalente per la salute dei rispettivi familiari" ed è fratello del campione mondiale di pignolerìa Franco Curàto che a sua volta ha contribuito alla stesura del saggio breve - ma non poi così breve (data la sua eccessiva lunghezza, o meglio spessore) - "La pignolerìa al mondo d'oggi, intendendo la parola ''oggi'' non letteralmente come ''questo dì'' ma come ''tempi moderni''", nonchè autore del musical "Un pignòlo a Brodway", cui ha contribuito lo stesso blablaologo Charlie Charlie nella parte del blablaologo, interpretando magistralmente sè stesso, e ottenendo non solo i favori del pubblico che ha acclamato Charlie Charlie e Franco Curàto, ma anche un discreto successo presso la critica che ha considerato "Un pignòlo a Brodway" il miglior musical fra i 6 che partecipavano al concorso "Spedisci a Brodway il tuo musical e vinci!" (che ha visto come concorrenti musical quali "Un divano per tre", con protagonisti John Belushi nel ruolo del divano e Qui Quo Qua nel ruolo dei 3, "I segreti di Braccabrack Mountain - Il musical", con John Belushi nel ruolo della montagna, "Unuomosenzaspazi", con John Belushi nel ruolo dell'uomosenzaspazi, "La Commedia con la C Maiuscola", con Ben Stiller nel ruolo della C maiuscola e John Belushi nel ruolo della o minuscola e infine lo spettacolo "Occhi di fango", inedito di Gianni Moretti in cui viene inquadrata per 8 ore una balla di fieno che rotola sul palco mentre qualcuno dietro le quinte suona il flauto traverso) "Il pignòlo ed il pinòlo", e uomo di grande successo in campo economico, tanto da predirre la crisi economica 10 minuti prima dell'impatto sul bilancio statale.
[[File:Logorrea.jpg|center|thumb|300px|Come si può ben notare, c'è un'immagine all'interno della didascalia, perché non ho avuto occasione di completare la proposizione sovrastante che non ha conclusione e finisce del vuoto, senza tralasciare che non ho avuto occasione di citare altre opere del blablaologo Charlie Charlie, come "Un blablaologo a Brodway, spudorato plagio de "Un pignòlo a Brodway", "Un blablaologo a Beverly Hills", spudorato plagio de "Natale a Beverly Hills", e "Un blablaologo che affonda per mezzo di un iceberg", spudorato plagio di Titanic. Si potrà continuare con la didascalia alfa (considerando una suddivisione secondo la quale questa sottocategoria sia definita beta e la categoria primaria alfa, come alfa-alfa, il bambino dal ciuffetto rosso che non piaceva a nessuno) non appena sarà concluso l'elenco di tutti i saggi/film/musical/canzoni di Charlie Charlie:
*Perché gli italiani ripudiano i blablaologi?
*Perché i lebbrosi ripudiano i blablaologi?
*Perché i cani ripudiano i blablaologi?
*Cosa hanno in comune psicologi e blablaologi?
*Un blablapsicologo nella società moderna
*Tesi sul blablabla nell'evoluzione dell'uomo
*Il valore del bla misurabile in ettolitri quadri: da oggi è possibile, grazie alle nuovissime tecnologie che bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla. Grazie per l'attenzione.]]]]
{{cit|Essere costretti ad interagire con un soggetto affetto da logorrea può rivelarsi un'esperienza a dir poco micidiale, specialmente se l'individuo in questione rientra nella nefasta cerchia degli pseudoletterati che traggono una soddisfazione affine a quella ottenibile durante il culmine dell'atto sessuale nell'ammorbare il proprio interlocutore mediante l'utilizzo di un linguaggio arcaicizzante comunemente caratterizzato da espressioni verbali inusitate se non del tutto defunte e generalmente accompagnato da avverbi derivati da forme aggettivali e contorte sequenze di termini mutuati ad uno o più linguaggi specialistici, con l'unico scopo di generare una solida confusione in coloro che futilmente tentano di percorrere il cammino logico del messaggio che, invece di procedere secondo la linea retta tracciata dalla frase principale, si perde nei labirintici meandri di incidentali e frasi secondarie che si dipanano da essa dando forma a quello che ad un impatto iniziale potrebbe sembrare un catastrofico effetto domino ma che ben presto si rivela una sapiente trappola metalinguistica affine ad un tunnel senza sbocchi verso l'esterno, che però la vittima non riesce a percepire perché nascosta da abili cesellature.|[[Pier Paolo Pasolini]] sulla logorrea}}
 
La '''logorrea''' (dal [[greco]] ''λογορροια'', in [[inglese]] ''Logorrhoea'', [[tedesco]] ''Logorrhoe'', [[francese]] ''Logorrhée'', [[olandese]] ''Logorroe'', [[russo]] ''Логорея'', in [[eschimese]] non c'è perché non hanno una parola per identificare tale termine) è definita come un "flusso eccessivo di parole", derivante dalle parole ''λόγος'' (termine greco per individuare in italiano la parola ''parola'', in inglese ''word'', in tedesco ''wort'', in francese ''mot'', in spagnolo ''palabra'', in giapponese 語, in ucraino Слово, in vichingo non c'è perché i vichinghi comunicavano con i cazzotti) e ''ῥέω'' (termine greco per individuare lo scorrere del tempo, dei fluidi, insomma un flusso di qualcosa che può essere sia reale che immaginifico, individuando quindi uno scorrimento in senso lato). La definizione esposta precedentemente è sostanzialmente la definizione di tipo semantico glottologico, il quale mostra l'origine del termine, la sua etimologia ed il suo significato più recondito, trascurando quindi quelle che sono le interpretazioni successive o non ufficiali, come quelle del Rinascimento fiammingo. Tale definizione è in accordo con la teoria dominante presente nella glottologia e anche con quello che c'è scritto sul Dizionario Garzanti. Le correnti minoritarie della glottologia moderna sostengono però, senza timore di esser fraintesi, che il termine logorrea abbia un significato più vicino a esperienze fisiche, quali l'alitosi, già presente nell'antica Grecia e diffusosi poi in tutte le regioni del Mediterraneo. Secondo altri invece la logorrea, nell'antichità classica, aveva il solo scopo di individuare in maniera equivocabile una caratteristica peculiare dei politici delle poleis greche, quali [[Pericle]] o [[Alcibiade]], o gli oratori dei fori romani, quali Cicerone o Catone. In tale contesto quindi, il termine logorrea ha un'accezione indubbiamente positiva, poiché indica un individuo di grande levatura sociale e conseguentemente di grande spessore culturale, in grado di sostenere lunghe conversazioni senza timor di fallo o di annoiare il pubblico, al solo scopo di persuadere e convincere l'uditorio, o a scopo politico o a scopo giuridico o a scopo denigratorio o semplicemente per sapere raccontare correttamente una barzelletta, in modo quindi da risultare più amabile ai più.
 
In senso lato, o sotto un altro punto di vista, si definisce logorrea una caratteristica tipica di individui che parlano molto, che discutono spesso, in maniera animosa o non. Il tono della discussione è può essere calmo e pacato ma sostanzialmente può anche non esserlo, portando l'individuo a discutere in maniera animosa pur di dar ragione alle proprie opinioni e tesi.
 
==Tipi di logorrea==
{{stub2}}
La logorrea, come ben sanno gli studiosi di psicopatologia non lineare, i quali da tempo sono impegnati in studi ascientifici non riconosciuti dalla comunità degli esperti, che a loro volta hanno proposto altri tipi di classificazioni, la logorrea, dicevamo, può essere suddivisa in trentaquattro (in numeri [[arabo|arabi]]: 34, in numeri [[latino|latini]]: XXXIV. Ovviamente questo piccolo excursus non rovinerà il resto della spiegazione, o così mi pare, ma la mia è solo una modesta opinone: una delle tante che ci sono in giro, alle quali non voglio paragonarmi per evitare inutili dibattiti) tipologie ben definite da parametri addizionali non particolarmente pregnanti, dato il loro scarso potere predittivo, potere insito sostanzialmente nella loro capacità di far corrispondere isomorficamente il mondo delle idee con quello delle parole e quest'ultimo con quello delle cose. Considerando quanto facilmente la [[letteratura]] specialistica tenda a pubblicare articoli di scarso interesse scientifico, risulta quanto meno complesso stabilire quali dei trentaquattro tipi di logorrea sono da considerarsi coerenti e consistenti, benché gli ultimi esperimenti in [[psicologia]] cognitiva abbiano permesso di concludere che esiste un certo ''pattern'' di contigue similitudini autodescrittive. D'altro canto, non è ancora stata dibattuta a dovere la questione della demarcazione fra studi psicologici e studi psicanalitici in correlazione alle già note conoscenze in campo neurobiologico e neurochimico, questione che non ha mancato di suscitare vive polemiche nell'ambiente filosofico postmoderno, guidato dagli esponenti della Gestalt austroungarica e dalla scuola neoirrazionalista di Lione. Un ulteriore spunto di complessizzazione endognostica è stato posto dal dr. Johann Sebastian Bacharach, il quale ha fornito diverse soluzioni al problema della preterintenzionalità del parlato, preterintenzionalità che si trova a contrastare l'approccio semantico-semeiotico di scuola neopositivista.<br>
Per ovvi motivi di spazio, ci troviamo qui a sintetizzare brevemente le suddette categorizzazioni di logorrea in brevi descrizioni esaurienti, la cui parva stringatezza non può che impedirci di perseguire l'ideale dell'esaustività enciclopedica:
 
==== Logorrea Gonorraica ====
Tipologia di logorrea particolarmente infida, probabilmente anche la più diffusa, di tipo specificamente ''infettivo - contagioso''. Come la nomea suggerisce, è una tipologia di parlantina trasmissibile da persona a persona, esattamente come avviene per le malattie veneree, tra [[uomo]] e [[vagina]]. Ovverosia, per essere [[brevità|concisi]], lo sbrodolamento verbale di una persona particolarmente prolissa può contagiare, in particolarissimi ma nemmeno troppo rari casi, anche le persone che lo circondano. Come rivelano gli studi ginecologici del {{u|''professor Grullone''}}, blablaologo dell'Università Interplanetaria di [[Marte]], vera e propria autorità nel campo dello studio e della prevenzione contro l'ammappamento della [[bocca]], ben il 56% delle chiacchiere urbane e [[vecchio|senili]] è provocata ''non'' da una naturale predisposizione alla [[ciarla]], bensì al contagio di Logorrea Gonorraica avvenuto da parte di un'altra [[persona]] infetta. Il professor Grullone, inoltre, in una famosissima conferenza sulla logorrea, intitolata ''"[[Diarrea]] verbale, come curarla? Oppure come difendersi? O alternativamente, come prendere delle precauzioni contro la stessa, prima che chiaramente ci colpisca? Ma volendo anche dopo"'' durata alcune settimane, e tenuta presso il Collegio dei Collegi a [[Voghera]] sul Reno, la Logorrea Gonorraica estende il proprio contagio anche attraverso la produzione scritta. Uno studio presentato dallo staff del professore, riassunto in alcuni volumi, in novantasette tomi, ordinati in ordine alfabetico, dimostrava in maniera inequivocabile (oserei dire ineccepibile) quanto la lettura di un [[libro|testo]] prolisso provocasse un attacco di logorrea, per l'appunto di tipo Gonorraico infettivo, al 90% dei lettori del suddetto, o all'8 per mille dei membri della [[Chiesa Cattolica]]. Lungi dall'essere di rapida lettura, infatti, il sunto distribuito da Grullone al pubblio astante, ha provocato - esattamente come prevedibile e dimostrabile - un attacco di Gonorraica generale, che ha travolto la maggior parte della platea per diverse [[settimana|settimane]] a seguire. Nonostante le proteste numerose da parte dei degenti, ''"in nome del progresso scientifico"'' è stato una giustificazione sufficiente di fronte alla comunità antidolorifica internazionale, che, dopo alcuni mesi di seduta plenaria, ha finalmente convenuto che l'operazione di dimostrazione/studio del prof. Grullone è stata di prezioso aiuto al [[progresso]] umano e umanitario.
*Nel corso della '''[[storia]]''', inoltre, possiamo trovare numerosissimi esempi di persone terribilmente logorroiche, che hanno poi infettato con Logorrea Gonorraica il pubblico dei loro ascoltatori o lettori. Figura, primo tra tutti, il signor ''[[Ivano|Ivano Dio]]'', autore del best seller [[Bibbia]]. Oltre ad essere un libro tremendamente lungo e barboso, tra l'altro, è l'opera che nei secoli ha maggiormente provocato attacchi di logorrea anche nei propri lettori o commentatori. Indipendentemente dal fatto che fossero degli estimatori dello stesso, o dei [[critica|critici]] feroci, in [[2000]] anni di storia travagliatissima, migliaia e migliaia di individui sono stati colpiti da fortissimi attacchi di Logorrea Gonorraica che li ha costretti a consumare intere foreste e aree boschive, per ricavarne [[carta]], per scrivere tomi e volumi di commento, critica, compendio e guida alla lettura del [[Vecchio Testamento]]. Altri contagiatori di Gonorraica famosi sono stati [[Niccolò Machiavelli]], che con le sue opere e parole ha contagiato innumerevoli professori, politologi, commentatori e professoresse di italiano a blaterare per ore parlando del suo operato. Tra i filosofi è d'obbligo citare [[Platone]] e [[Aristotele]], i greci più chiacchierati del mondo; ma anche [[Hegel]], [[Nietzsche]] e [[Totti]]. [[John Ronald Reuel Tolkien|J.R.R. Tolkien]], col suo [[Signore degli Anelli]], che ha contagiato centinaia di autori, facendo loro scrivere le cacate fantasy più famose. Inenarrabile la quantità di parole spese da attori e poeti, a causa di [[Dante]], [[Petrarca]] e [[Shakespeare]]. In anni più recenti, le parole di personalità di spicco della politica, da [[Silvio Berlusconi]] a [[Pier Luigi Bersani]], contagiano di logorrea l'intera casta gionalistica italiana.
*Nel corso della '''[[Geografia]]''' d'altro canto, di tutt'altro canto, che poi non si capisce perché si dica d'altro canto se nessuno canta mentre parla o viceversa: misteri delle espressioni dialettali popolari, nel corso della geografia possiamo enumerare esempi più o meno azzeccati di popoli che per loro controversa, estroversa e introversa [[natura]], tutte insieme appassionatamente, si siano espanse grazie a quel brutto vizio quale chiacchiera tanto continua tale da romper l'udito e i testicoli all'interlocutore. Tra questi si fecero strada i ben noti quanto sconosciuti dalla bassa plebe, benché dire plebe in epoca moderna sia alquanto [[eh?|desueto e arcaico]], i ben noti Indo-Europei, poi divisi in Indo-Europei Occidentali e Orientali, o Popoli Europei e Popoli Indoarii<ref>Dall'unione dei due termini sanscrito-avestici ''Sindh'' (Fiume, Fiume Indo) e ''Arya'' (puri, grandi uomini, tipi che se incontravano un [[orso]] si spaventava l'[[orso]]), opportunamente uniti dai glottologi ed antropologi per designare le popolazioni neolitiche che migrarono dall'[[Africa]] all'[[Iran]] e all'[[India]]. Da notare come i nomi delle rispettive nazioni risulti conforme alle ricerche fatte da questi illustri sconosciuti. Comunque no: sto parlando loquacemente quanto ovviamente a vanvera, la pizza è stata inventata dai latini e si pronuncia ''sc'''i'''enza'' e non ''scenza'' e tutto cade nel ridicolo alla luce del fatto che [[a nessuno importa]] di questo discorso...</ref>. I primi furono famosi per aver inventato la guerra umanitaria, i secondi per l'invenzione di ridicoli copricapi. Ad ogni modo costoro furono pionieri in questo genere di cose, e odiernamente si possono vedere logorroiche iscrizioni Indoarie nei siti archeologici dell'Iran, Afghanistan, India e nelle loro rispettive costituzioni. Senza offesa. Per quanto riguarda la geografia in se, essa è nientemeno che la logorrea trascritta<ref>Definizione gentilmente tratta da ''"Opinioni di studenti nullafacenti con medie dei voti sotto il 3"'', Cazzaro Edizioni, [[1900]]-[[2011]]</ref>: a chi importa infatti che l'India sia il paese con la più alta densità umana nelle città e che in Sud America si pappino i serpenti quando tutti sanno che '''nessuno''' lì c'andrà mai tranne qualche povero sfigato romanticone? E qui che casca l'asino, o l'argomento, dipende chi inciampa prima, difatti queste conoscenza sono a noi salutari per capire i problemi del mondo e magari parlarne mentre si sta beatamente in canottiera e ciabatte sul divano osservando placidamente e oziosamente [[Uomini e Donne]] in [[TV]]. Che vita grama...
==== Logorrea di tipo Jakozpil ====
[[File:Nino fiorello.jpg|thumb|[[Nino Fiorello]], assistente del dottor Jakozpil all'Università di Aversa. Ha deciso di abbandonare il mondo della medicina e del taglio e cucito dopo aver scoperto con il dottor Jakozpil la logorrea di tipo Jakozpil e aver dato un importante contributo alla scienza sottoponendosi volontario ad un esperimento di trapianto di [[gonadi]], in cui le gonadi venivano sostituite con due spugnette di Hallo Kitty. Oggi vive in un sobborgo alla periferia del capoluogo campano, cantando canzonette per i più giovini, conquistando così il successo e entrando nell'[[Olimpo]] della musica dal retro, perché se si fosse presentato all'entrata, l'avrebbero cacciato a calci in culo. Ricordiamo i suoi grandi successi, tutti legati al passato di medico e ai suoi studi sulla logorrea, quali: Angelo blu, logorrea mia, I' t' vuless' senz a' logorrea, logorrea 'nnammurat'. In un'intervista a [[Vanity Fair]] Nino Fiorello ha anche smentito un possibile ritorno nel mondo della medicina e anche nel mondo dell'intelligenza, sostenendo: ''Sò cuntent accussì, e vafammocc''. Nino Fiorello è tra gli artisti neomelodici più amati e vanta l'amicizia di artisti del calibro di [[Drupi]] e [[Rosalba Pippa]].]]
Scoperta dallo studioso ungherese Beniamino Jakozpil, [[psichiatra]], [[chirurgo]] e [[podologo]] della Seconda Università dell'Università di [[Sofia]], sua cugina, nel [[1932]], essa consiste nel ripetere in maniera compulsiva e anemica lo stesso concetto nella speranza che l'individuo interloquente venga ascoltato, o semplicemente cagato, dagli individui circostanti. Colpisce solitamente persone sole, bisognose d'affetto e d'attenzioni, e si presenta normalmente in luoghi pubblici affollati, quando si ha a che fare con persone non note, non conosciute, o semplicemente intraviste qualche volta per strada, insomma le classiche persone note di vista. Tali luoghi sono usualmente la fila alle poste, la [[sala d'aspetto]] di un dottore, il pullman affollato. Qui il soggetto comincerà a parlare di un evento con cui mettersi in mostra con i presenti, come l'incontro con un personaggio famoso. Il monologo dell'individuo comincia con affermazioni che tentano di attirare l'attenzione dei presenti. Normalmente può capitare che qualcuno risponda, e allora ha inizio la conversazione, altrimenti succede che il tizio comincia a parlare da solo e a darsi ragione da solo. Esempio di conversazione:
 
{{dialogo|Tizio|Avete visto il Ministro l'altro giorno ai [[funerale di stato|funerali di stato]]?|Nessuno risponde|...|Tizio|No, perché io l'ho visto, e rideva quell'imbecille. L'avete visto?|Nessuno risponde|...|Tizio|No perché io l'ho conosciuto... quello è siciliano. L'ho conosciuto ...quell'imbecille.|Nessuno risponde|...|Tizio|E rideva! Ai funerali di stato e rideva!|Nessuno risponde|...|Tizio|No perché io l'ho conosciuto. Quello è siciliano.|Nessuno risponde|...}}{{dialogo|Tizio|E stava ai funerali di stato, la telecamera l'ha inquadrato e a un certo punto si vedeva che rideva, l'avete visto? L'ha fatto vedere su Rai Uno.|Nessuno risponde|...|Tizio|E rideva. Ma che imbecille.|Nessuno risponde|...|Tizio|No perché io l'ho conosciuto, proprio un imbecille, uno che ride sempre.}}
 
Si noti come l'individuo soggetto continuerà imperterrito per ore alla ricerca dell'approvazione dei presenti.
 
==== Logorrea di tipo Wladuvustock ====
È un tipo di logorrea che si contrae mangiando il cervello di alcune scimmie polinesiane. Il fenomeno può accadere nel caso in cui ci si trovi malauguratamente su una di queste isole, dopo un [[naufragio]], un atterraggio di fortuna o semplice voglia di conoscere un posto nuovo, quindi dopo un acuto attacco di stupidità. La fauna e la flora delle isole polinesiane permettono comunque una adeguata alimentazione sufficiente ad una degna sopravvivenza, ricca di pesce (molluschi, crostacei, alghe, piccoli squali, orate, merluzzi, delfini, orche), frutta e verdura (kiwi, banane, cocomeri, angurie, indivia, lattuga, asparagi, spinaci, mandarini giganti) carne (uccelli - colibrì, fagiani, piccioni, albatros, gabbiani, procellarie, pinguini - piccoli suini - cinghiali e facoceri di dimensioni variabili - altro - marsupiali, canguri, ornitorinchi, squali giganti, pipistrelli assassini, orsi volanti). Insomma ci si potrebbe tranquillamente chiedere per quale ragione un individuo giunto su un'isola della [[Polinesia]] dovrebbe mai cibarsi del cervello di una [[scimmia]], soprattutto se si considera che ogni isola ha almeno un centro abitato con un [[supermercato]] e un negozio di alimentari. Ebbene signori, succede, succede eccome. La [[curiosità]], lo spirito di avventura, la semplice stupidità, portano i turisti a provare questa insana [[esperienza]].
 
I sintomi della logorrea si verificano al rientro a casa: i colpiti dal male infatti continuano a parlare per ore e ore del loro viaggio nella Polinesia, mostrando foto, filmini e diapositive a gente che è palesemente annoiata e a cui non frega una [[cippa]] e che vorrebbero solamente bombardare la Polinesia dopo l'avvincente racconto del malato. Tali sintomi sono accompagnati da macchie rosse, febbre gialla e occhi verdi. Si risconta inoltre un forte [[prurito]] nelle zone intime, quali le ginocchia e i gomiti. Se non si cura correttamente la logorrea di Wladuvustock può portare anche alla morte poche ore dopo essere stata contratta, mentre siete ancora a digerire lo squisito cervello di scimmia in paté. Ci si può domandare come mai le popolazioni polinesiane non abbiano mai contratto questo tipo di malattia. La risposta è semplice: loro fanno la spesa al [[discount]] sotto casa.
 
Tale variante di logorrea fu scoperta da Henry Wladuvustock, cuoco di fama regionale, che nel '65 decise di sorprendere la giuria del ''Premio Internaziale Piatti Esotici di Casalcastello di Birmingham'' presentando un'innovativa pietanza: il cervello di scimmia alla [[cassoeula]]. Morirono tutti dopo spasmi atroci durati giorni, in cui i malati impazzirono e cominciarono a mangiarsi le ginocchia.
 
==== Logorrea delle Isole Samoa ====
La logorrea delle isole Samoa è un tipo di logorrea di derivazione linguistica, essa cioè è derivata dal particolare tipo di comunicazione vigente tra i guerrieri delle isole Samoa, nell'Oceano Atlantico. Il linguaggio dei guerrieri delle isole Samoa difatti è molto ricco, astruso e arzigogolato, portando quindi conseguentemente ad un terrifico allungamento dei termini comunicativi più banali. Di seguito un chiaro esempio sufficientemente esemplificativo:
 
{{quote|Abiabaluba maiorba maluba abaiocoloba maluba maroba, cululoba marakoba midoba, maioa carua baloba kiliakanda maioka culioka makka maruoka maruroka, kayakka abioluka maroka biliuoka caioka marioka balibola|Trad. ''Ciao''}}
 
Tale tipo di comunicazione è volutamente lunga per ritardare l'inizio di una guerra tra due popolazioni. Riportiamo a titolo squisitamente esemplificativo un tipico dialogo tra due capi tribù che sono in procinto di cominciare una guerra, una faida o una battaglia, per il possesso del territorio, di alcune donne o di un [[gatto ninja]].
 
{{dialogo|Capo Tribù 1|Aiaroka malula mararoka caioka lupulopa maroka marola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakanda maluba cululoba malula caioka maroka marussa elette caloca balibolamakka marakoba kayakka masenda malula mararoka caioka lupulopa maroka marola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopa maroka marorla callipoca tartotica caiota maraaussa calleola caloca maretoga kiliseakanda maluba cululoba malula caioka maroka marussa elette caloca balibolamakka marakoba kayakka}}
{{dialogo2|Traduzione|Benvenuto}}
{{dialogo|Capo Tribù 2|Caioka lupulopa maroka marola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopamaroka marorla callipoca tartotica caiotamaluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka}}
{{dialogo2|Traduzione|Benvenuto a te}}
{{dialogo|Capo Tribù 1|Marola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopa maroka marorla callipoca tartotica caiota maraaussa calleola caloca maretoga kiliseakanda maluba cululoba malula caioka maroka marussa elette caloca balibolamakka marakoba kayakka daioka lupulopa maroka marola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopamaroka marorla callipoca tmarola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopa maroka marorla callipoca tartotica caiota maraaussa calleola caloca maretoga kiliseakanda maluba cululoba malula caioka maroka marussa elette caloca balibolamakka marakoba kayakka perkaioka lupulopa maroka marola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopamaroka marorla callipoca tmarola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopa maroka marorla callipoca tartotica caiota maraaussa calleola caloca maretoga kiliseakanda maluba cululoba malula caioka maroka marussa elette caloca balibolamakka marakoba kayakkamaroka marola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopamaroka marorla callipoca toka}}
{{dialogo2|Traduzione|Come stai?}}
{{dialogo|Capo Tribù 2|Aaba mararoka caioka lupulopamaroka marorla callipoca tmarola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopa maroka marorla callipoca tartotica caiota maraaussa calleola caloca maretoga kiliseakanda maluba cululoba malula caioka maroka marussa elette caloca balibolamakka marakoba kayakka perkaioka lupulopa maroka marola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopamaroka marorla callipoca tmarola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopa marokarussa elette caloca balibolamakka marakoba kayakka perkaioka lupulopa maroka marola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caiokke peressekka cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopamaroka marorla callipoca tmarola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka marakoba kayakka roka malula mararoka caioka lupulopa marokarussa elette caloca balibolamakka marakoba kayakka perkaioka lupulopa maroka marola callipoca tartotica caiota marussa calleola caloca maretoga kiliakadnda maluba cululoba malula caioka maroka marussa eldaette caloca balibolamakka cululoba malula caioka maroka marussa eldaette}}
{{dialogo2|Traduzione|Eccellentemente, e tu?}}
 
Dopo circa dodici ore di [[conversazione]], i due capi tribù sono a malapena arrivati alle presentazioni e, stanchi e spossati dal lungo parlare, decidono di abbandonare la via del dialogo e di non dichiarare guerra pur di non parlare così tanto. Ciò ha portato la cultura del popolo della giungla di Samoa ad attaccare i nemici tramite imboscate improvvise.
 
È comunque interessante notare come il dialogo preparatorio alla guerra termini, purché esso finisca, con una parola evocativa che da inizio allo scontro e che è anche la parola più breve di tutta la lingua delle varie isole Samoa, tale parola è: ''Fankù''. Essa è molto breve ma copre una grande quantità di significati che difficilmente possono essere espressi nella nostra cultura. Il filologo e pasticciere andino, Vito Manuel Estrenandez, ha provato a fornire una traduzione del termine. Dopo anni di studi egli è riuscito così a trovare una traduzione letterale della parola Fankù:
 
{{quote|Possa la tua stirpe bruciare tra le fiamme del vulcano Kakaduro durante un'eruzione e possano le loro ceneri essere sparse nelle discariche di Chiaiano e Marigliano, possa essere la tua testa mozzata e che possa rotolare per i pendii dei monti ed essere usata dagli abitanti delle isole Valatu come pallone da rugby per l'ultima giornata del campionato di Serie B. Possano le tue interiora essere cotte in un microonde e essere servite alla mensa della [[Caritas]]. Possa il tuo cane essere usato nel cast di "Come cani e gatti 2" e il tuo gatto ucciso e cucinato da Bigazzi.|Traduzione letterale della parola Fankù.}}
 
Nel '74 il giurista sumero Andreas Dallas, appassionato di conchiglie, ha però espresso profondi dubbi sulla traduzione proposta da Esternandez, sostenendo che al posto di Bigazzi andasse in realtà Galeazzi.
 
==== Logorrea Flanderson ====
La logorrea Flanderson non è stata tuttora diagnosticata, ma si sa che c'è. Il dottor Emerius Flanderson, gastroenterologo dell'Università di Svezia, ha sempre desiderato fin da bambino dare un nome a una malattia, una patologia, o anche solo un paio di scarpe. Fu così che il dottor Flanderson fu il primo a diagnosticare quella che poi sarà riconosciuta a livello internazionale come ''logorrea Flanderson''. I sintomi di tale logorrea sono sconosciuti ai più, si narra difatti che il dottor Flanderson, durante una seduta oftalmologica ad un paziente, sia uscito dal suo studio urlando: ''ha la logorrea Flanderson!'' Da allora tale terminologia è stata riconosciuta da tutti gli studiosi e sono presenti diverse pubblicazioni mai pubblicate relative all'argomento. La logorrea Flanderson si presenta come un flusso ininterrotto e ininterrompibile di parole, con il soggetto che continua a parlare in evidente stato catatonico senza che ci sia la possibilità di fermarlo, se non con una badilata in testa. Sebbene la maggior parte degli studiosi abbiano attribuito tale tipo di comportamento a semplici episodi di demenza o [[autismo]], il dottor Flanderson ha insistito affinché la nuova patologia prendesse il suo nome. Alla conferenza di Copenaghen sulle malattie mentali, le neurochirurgie e le sculture di fiori, Flanderson ha preso la parola, implorando il pubblico di lasciare il suo nome a tale malattia con la seguente motivazione:
 
{{Cit|E dai yah, per piacere. Ma che vi costa?|Discorso del dottor Flanderson}}
 
La proposta passò quasi all'unanimità, se non fosse stato per l'usciere che in quel momento si era assentato e non ha potuto votare. Grazie a Flanderson quindi oggi conosciamo un nuovo tipo di male che prima ci era sconosciuto e che francamente non pensavamo neanche che potesse esistere.
 
==== Logorrea di tipo Vermont ====
Tipo di logorrea sperimentato da Voltaire sulle scimmie dello zoo di Parigi: ha una portata enciclopedica multipla, sicché l'affetto da questa malattia può esplicare ogni concetto che giri nella sua mente, con prolisse digressioni in cinque lingue diverse... e in contemporanea.
 
==== Logorrea di tipo Karpen ====
La logorrea di tipo Karpen è uguale alla Logorrea di tipo Vermont, solo che si chiama di tipo Karpen. Il Dottor Nostromo Karpen, norvegese di origine inca iniziò a parlare il 28 dicembre 1891 e non smise se non nel 1912 quando scoprì che stava parlando al suo cane ormai morto da cinque-sei anni.
 
==== Logorrea Morelli ====
[[File:Raffaele Morelli.jpg|right|thumb|200px|<center>'''Morelli risponde:'''</center><br>{{dialogo|Tizio|Dottò, mia moglie va tutti i giorni a far [[shopping]], spende una cifra in scarpe e borsette, passa tutto il giorno in palestra e a casa non fa nulla. Secondo lei perché?|Morelli|Questo suo comportamento manifesta senz’altro una compensazione di mancate attenzioni che evidentemente lei non le concede a sufficienza. È inoltre evidente un ritorno alla fase infantile rappresentata dalla voglia di circondarsi di beni materiali che altro non sono che palliativi dell’[[amore]] parentale evidentemente latitante. Ciò non escludendo una voglia repressa di sua moglie di poter uscire per relazionarsi col mondo esterno al fine di trovare nuove e diverse gratificazioni che la facciano di nuovo sentire apprezzata non solo come consorte e madre ma anche come [[donna]] tout court, evidenziando una deficitaria relazione con il suo corpo che, col passare dell’età, stenta a riconoscere come proprio. Risulta da ciò evidente che ella altro non fa che cercare di ritrovare le certezze sulla sua appetibilità di femmina trascurata, che vuole allargare i propri orizzonti dal nido coniugale verso la società in toto, magari facendo riferimento ad una persona di spicco nel microcosmo in cui lei tenta di inserirsi e che lei possa individuare come figura alpha, le cui attenzioni non possono che farle credere di essere tornata in luce agli occhi delle sue pari.|Tizio|[[Eh?]]|Morelli|Sua moglie si fa sbattere dal maestro di pilates! Altre telefonate?}}]]
Tipologia di logorrea mutuata dalla caratteristica capacità oratoria di [[Raffaele Morelli]], medico, psichiatra, psicoterapeuta e [[Psicologia|psicologo]] famoso per lo stare tutte le sere in [[Tv|televisione]] facendo inevitabilmente figure di [[merda]]. Egli ha la peculiarità di essere invitato in tutti i [[talk show]] possibili e immaginabili nei quali può dar sfoggio della sua [[Sarcasmo|immensa preparazione]] su ogni argomento dello scibile umano, dall’[[Bambino morto|infanticidio]] più efferato alla cura della [[cellulite]] mediante impacchi di [[sperma]], fornendo sempre risposte lunghissime e [[Priva di qualsivoglia contenuto|prive di qualsivoglia contenuto]]. Celebre per le sue [[Supercazzola|supercazzole]] ''ad minchiam'' viene solitamente azzittito con la nota formula del “'''''Ah Morelli…E parla per te!'''''”, risposta che ne causa l’immediata sublimazione dallo studio televisivo mediante [[autocombustione]] spontanea.<br>Purtroppo il giorno dopo sarà ancora lì, cosa che fa supporre sia immortale.
 
==== Logorrea amicale nota anche come diarrea verbale ====
La '''logorrea di tipo amicale''', tipicamente femminile, risulta evidente in situazioni quali colazioni, tè, spuntini, brunch e pasti in genere, tagli unghie, spinzettamento sopracciglia/stinchi/pube/mento, tosamento chiome, viaggi in auto, attese in coda, shopping tours, tastamento meloni nel reparto ortofrutticolo Coop/Bennet/Lidl (l'Interspar invece è silenziosetto) nonché riconoscimento per strada dopo '''"unavitachenoncisivedeva"'''.
Sono presenti diverse varianti del fenomeno in relazione alla '''quantità''' di individui logorroici presenti: quando questi sono entrambi nella coppia di amiche o più di due in un gruppo ristretto, l'universo si contrae e persino la cartilagine delle orecchie delle persone attorno acquista tale capacità.
 
Quando gli individui sono due nel gruppo esteso, questo subirà lo spaccamento<ref>di [[palle]]</ref> in due fazioni, ognuna delle quali sorbirà una delle verbalmente diarroiche amiche.
 
Seguirà la sbobinature di un'osservazione svolta in tuta mimetica dietro le colonne di una piazza della capitale per osservare due esemplari di femmina, una '''umana''' e una '''logorroica'''.
 
Osserviamo gli esemplari avvicinarsi, quasi sempre carichi di buste. La natura delle sportine spesso permette di classificare il tipo di argomenti trattati, cioè '''''tutti''''' ma privilegiando a seconda alcuni aspetti:
* '''''Sportine da supermercato''': il discorso verterà sul rialzo dei prezzi, sui gap qualitativi, su quanto sono ridicole le scelte di prodotto di Rebecca, su quanto è sporco e rozzo il cassiere del [[mercoledì]] mattina<ref>[[Quello che suscita sconvenienti fantasie decisamente non ammissibili]]</ref>;
* '''''Sportine da mercato (alimentari)''': la conversazione viaggerà su luoghi comuni triti e ritriti quali
{{quote|Si stava meglio quando si stava peggio|}}
{{quote|Non ci sono più le mezze stagioni|}}
{{quote|Quest'anno van di moda proprio queste cose qua|}}
 
considerazioni sulla variabilità qualitativa delle cotiche fornite dalle bancarelle della zona [[Punti Cardinali|Ovest]] a quelle della zona [[Punti cardinali|Est]] e scherzosi ma innocentissimi e men che ammiccanti commenti ai sorrisi del "bel" ragazzo del banco dei formaggi, peloso e sudaticcio<ref>[[Quello che suscita sconvenienti fantasie decisamente non ammissibili]]</ref>;
 
* '''''Sportine da mercato (abbigliamento)''' Clima allegramente ciarliero, si parla di scarpe, gonne, calze e tutto ciò di cui una donna è fornita probabilmente per una vita intera arrivando sempre, inevitabilmente alla stessa conclusione:
{{cit2|Guarda per quello che costa ne avrei dovuti prendere almeno una quindicina, cioè lo so per carità che non è che sia la [[piccola fiammiferaia]] ma sembravo davvero una [[rom|zingara]] in giro vestita così ma ti sembra quelli ormai ce li avevo da millemila anni, poi non li butto, li tengo perché samai che possano servire.. | Donna con sportina d'abbigliamento da mercato sul millemillesimo dolcevita nero finalmente in suo possesso}}
 
* '''''Sportine da negozio d'abbigliamento''': discorso armonicamente composto da pontificate etico-morali su terz'''e''' al solo scopo di apparire umili, magnanime, innocenti:
{{quote|Santo Cielo ma hai sentito di Samantha? Non so, io al suo posto non penso che ce la farei a essere ecco, così.. disinibita. Ma che poi fa bene eh!, per carità, solo che diciamo sinceramente faticherei a comportarmi in modo così libero sapendo che a mio marito potrebbe dispiacere ma magari sbaglio io sia chiaro di sicuro loro avranno equilibri collaudatissimi, in fondo sono sposati anche se si conoscono solo da un anno. Io e VittorioFranco stiamo insieme da nove anni e ne aspetteremo altri 74 per il grande passo perché vogliamo conoscerci bene ma il mondo è bello perché è vario ed ognuno deve essere liberissimo di fare quello che preferisce sai..|Esempio di discorso sopracitato, mai terminato ma interrotto da borsettata alla nuca da perte della stremata amica}}
 
espanso da soavemente lievi opinioni sull'abbigliamento di ogni singola femmina, indipendentemente dalla specie purché evolutivamente superiore ai celenterati
 
 
 
 
 
{{dialogo2|Donna|Va bene qui?}}
{{dialogo2|{{s|Mostro Logorroic}} Caso clinico|Sì certo ma meglio questo tavolino così se passa quella stronza di [[Genoveffa]] poi la vediamo, bastaaaarda, ha sorriso al mio ex l'altro giorno e non so come ho fatto a tenermi, cheppoi sai che lei è stata cornuta mazzìata e scaricata dal marito? Così impara! Ma poi tutto sommato mi dispiace cioè non riesco a essere così lapidaria cheppoi lei mica è cattiva, solo un po' tonta anche se mica tanto dato che nel divorzio è riuscita a spillare abbastanza all'infame da potersi comprare quello che vuole... }}
 
==== Logorrea di tipo Kyoto ====
 
La logorrea di tipo Kyoto si contrae anagrammando la logorrea di tipo Tokyo. Questo ci porta a un [[paradosso]] di proporzioni se non bibliche quantomeno tolemaiche, ove si vogliano soppesare tutte le componenti escatologiche dell'essere integro e ineluttabile che lo stesso Peppe [[Parmenide]] teorizzava qualche lustro fa. Infatti, se vogliamo sottoporre a un vaglio squisitamente hegeliano le concatenazioni derivanti da tale paradosso esse vanno persino a scavalcare di parsec e parsec il limite ultimo che viene comunemente preso come fine estremo dell'esistenza. L'assoluto che si viene a creare annichilisce gnoseologicamente l'astratta concezione essere-non essere espressa poi anche da quel pedestre menestrello inglese, tal [[William Shakespeare|Guglielmo Agitalancia]] il quale propose poi modelli teschiformi inneggianti ai oltraggiosi dardi fortunati. Nel vortice di tipo metasemantico creatosi si inserisce poi un quadro prettamente kafkiano, dostoevskano, petrarchesco, montaliano, romanesco e probabilmente puzzoso di inversa razionalità, che sfocia e nel delirio incontrollato, che fu proprio anche dei popoli pre-colombiani dell'Isola di Pasqua, e nell'isteria di invenzione che porta anche i più sparagnini a scialare in scialli e porcellane, e porcellone.
 
==== Logorrea di tipo Tokyo ====
La logorrea di tipo Tokyo è una variante della logorrea di tipo Kyoto ottenuta anagrammando la parola Kyoto. Portata alla luce dallo studioso Kekatso Mi Dichi, famoso neuro-pneumatologo di un gommista. Dopo la scoperta fu cacciato dall'albo professionale dei gommisti di Hokkaido, per essere poi ammesso come decente di reopneumatologia dell'Università di Singapore, in Connecticut.
 
==== Logorrea Mazza-Van der Kiappen ====
Scoperta da due passanti, Gerolamo Mazza e Armin Van der Kiappen, essa si manifesta con delle chiazze rosse sul viso. Attraverso le chiazze è possibile anche iniziare una conversazione logorroica di un certo peso. Una chiazza rossa sulla narice destra significa: "È mai possibile che ti devo ripetere sempre le stesse cose ogni giorno che passa, perché tu te le dimentichi e io sono stufo di ripeterle ogni volta!". Un puntino sul lobo dell'orecchio può essere tradotto con: "Oggi ho fatto la spesa al supermercato. C'era la Wanda...quante risate, mi ha raccontato di Gisella...sapessi cosa ha combinato in Austria...no ora non te lo posso dire, ti chiamo stasera....cia-cia-cia".
 
==== Logorrea alcolica o di Cobain====
La logorrea alcolica è causata dall'ingurgitamento repentino di sostanze alcoliche. L'euforia prodotta nei recettori dopaminici provoca spesso un blaterare insulso e senza scopo, che di solito può essere interrotto o sospeso attraverso la pressione ad una velocità variabile di un palmo della mano sul volto del paziente. Alti valori di assunzione provocano invece il blocco di ogni comunicazione logorroica e il coma etilico.
 
==== Logorrea Jonson detta anche Logorrea del Cuculo bruno di Volterra ====
 
Questo tipo di logorrea ha radici profonde nella storia, come quelle del platano che lo zio Giampietro ha nel suo giardino, un giorno voleva sradicarlo per venderlo a Peppino Spatozza, un tizio che compra alberi da collezione scambiandoli con elettrodomestici, e non c'è riuscito neanche con la macchina quella di John Deer per sradicare gli alberi, cioè una vergogna. Comunque la logorrea Jonson è nata nel [[1200]], o giù di lì, non sono mai stato bravo in storia, una volta ho scritto che i Galli avevano raggiunto per primi [[Marte]] nel [[300 a.C.]]; e deve il suo nome a Fiorenzo Jonson, un frate minore che seguiva [[San Francesco d'Assisi]] (che poi non è che venisse proprio da Assisi, veniva da Assisi al mare). Jonson era un po' come Watson di [[Sherlock Holmes]], quello che poi alla fine era un idiota messo lì solo per interrompere quei monologhi logorroici e pieni di quella insopportabile boria inglese che tutti odiano, solo che Holmes diceva a [[Watson]]: ''"Elementare, Watson"'' e invece San Francesco a Jonson diceva: ''"Elementa'''l'''e, Jonson''", perché a lui piacevano tutte quelle cose della natura, un po' come [[Bono Vox]], solo che lui è pure fastidioso e un po' cazzone.
 
Sì, insomma c'era San Francesco che parlava con gli uccelli, e non uccelli-uccelli, tipo [[cazzo]] e [[pene]], uccelli veri, quelli con le piume; poi però l'uccello gli rispondeva e stavano ore e ore a parlare della prozia Concetta che aveva i calli e facevano commenti sui vestiti delle matrone che andavano in [[Chiesa]] e poi si raccontavano barzellette sconce tipo quella dove uno compra un cammello speciale che va avanti solo dicendogli ''culo'' e si ferma solo dicendogli ''merda'' e poi arriva a un burrone e non si ricorda più qual è la parola che bisogna dire per fermare il cammello e allora si mette a imprecare: "''Che cazzo faccio adesso, '''merda'''!"'' e così il cammello si ferma e allora lui è contento e dice: ''"Oh! Che '''culo'''!"'' e poi ridevano come idioti pensando a quel poverino che era caduto giù, cioè non è carino insomma poveraccio forse si era fatto male. Quello che intendo dire è che la violenza fa ridere, ma solo se non sei tu a subirla, ci vuole un po' di contegno e di misura, magari c'è gente che sta male e i bambini! Oh perché nessuno pensa ai bambini!
 
==== Logorrea inversa ====
Consiste nel rimanere ostinatamente in silenzio.
 
==== Logorrea ugro-finnica ====
Malattia che fa ripetere all'infinito suoni simil-onomatopeici. Dal punto di vista economico-sociale presenta escrescenze nel [[metodo Ogino-Knaus]] formate da curve statistico-gaussiane proprie di un fenomeno politico-geologico e spesso abusato a livello [[Fabio Capello|tecnico-tattico]]. Inoltre ove si vogliano prendere in esame le conoscenze etico-moralistiche attribuitesi in modo truffaldino dai questi sedicenti (e sedicenni) esperti socio-dinamici ecco che il quadro psico-[[filosofia|filosofico]] si deturpa in maniera per nulla estetico-realista. Proseguendo questo viaggio didattico-formativo si incontrano diversi livelli divulgativo-utilitaristici i quali sono spesso proposti dallo stesso personale amministrativo-tecnico-ausiliario e si fregiano di considerazioni logico-razionali che spingono persino i più scettico-realisti a una nuova apertura etico-mentale.
 
==== Logorrea alcalino terrosa ====
La logorrea alcalino terrosa si contrae assumendo sostanze chimiche alcalino terrose per via endovenosa. Scoperta da un team di studiosi dell'International Universiti ov S.ta Minkia essa si manifesta con i seguenti sintomi:
*[[orecchioni]]
*unghie incarnite a entrambi i diti medi
*una dermatite sconsiderata
*deliri nel sonno (la logorrea vera e propria)
 
Se non curata porta alla morte, alla cecità e, nei casi più gravi, a una leggere gastrite. Tale logorrea fu scoperta nel 1893 in Inghilterra, quando gli scienziati dell'impero facevano esperimenti sugli schiavi delle colonie. Gli studi prevedevano iniezioni, a volontari non consenzienti provenienti dal Pakistan, di dosi in quantità diverse di sostanze chimiche. Gli effetti furono differenti a seconda della sostanza immessa. Nella maggior parte dei casi tali iniezioni hanno portato a morte nel giro di poche ore, in un caso è nato l'[[uomo sabbia]], negli altri casi i soggetti sono stati colpiti dalla logorrea definita poi alcalino terrosa, dal tipo di sostanze iniettate, come il [[Magnesio]], il [[Berillio]] e il [[Chewing-gum]].
 
==== Logorrea di Aerrogol ====
Al Aerrogol id Logorrea è nu opit id arreogol ehc egnirtsoc el enosrep etteffa ad atsueq emordnis a eralrap alla aicsevor odnacovorp ilgen irtla nu osnes id otnemaseaps. Eneiv otaruc noc inoisiv evissam id inoissimsart etatneserp ad Acul Otaruig.
 
==== Logorrea che se la prendi parli veramente per ore e non riesci più a smettere ====
La ''Logorrea che se la prendi parli veramente per ore e non riesci più a smettere'' è
una variante della ''Logorrea del Cuculo bruno di Volterra'' detta anche ''Logorrea Jonson''. Tale logorrea si manifesta principalmente nelle popolazioni andine di etnia mongola, quindi identificabili grosso modo con le odierne regioni dell'[[Inguscezia]] e della Pomerania meridionale. Com'è noto infatti l'Inguscezia, da non confondere con Linguscezia, regione poco distante, ma che si affaccia sul Mar Morto, è una ex-repubblica federata russa, ex-regno cosacco, ex-provincia del regno dell'Orda d'oro, ex-sterpaglia terra di nessuno. Oggi è una repubblica autonoma alle strette dipendenze di Mosca. La ''logorrea che se la prendi parli veramente per ore e non riesci più a smettere'' si presenta generalmente di notte, bussando alla porta, quando tutti stanno dormendo, apposta per dare più fastidio. Quando uno degli abitanti della casa si alza e va ad aprire, allora la ''logorrea che se la prendi parli veramente per ore e non riesci più a smettere'' ti prende e non ti lascia più, nemmeno quando vai in bagno, che pensi di stare tu da solo e invece ci sta anche la logorrea. La ''logorrea che se la prendi parli veramente per ore e non riesci più a smettere'' costringe la vittima la vittima a parlare per ore senza che ella (la vittima) o ello (nel caso sia un uomo) possa fermarsi. Ciò risulta particolarmente fastidioso durante i seguenti eventi:
*spettacoli al cinema
*spettacoli al teatro
*funerali
Il suo virus si passa di mano in mano o con il passa parola. Attenti quindi anche ad accettare il latte che il vicino potrebbe offrirvi, nel caso andiate da lui a chiederlo perché vi è finito, soprattutto se quel latte è caduto a terra e il vostro vicino l'ha raccolto a vostra insaputa e ve l'ha porto. Ciò non è affatto igienico e potrebbe portare a numerose malattie, quali appunto la ''logorrea che se la prendi parli veramente per ore e non riesci più a smettere''. L'unico rimedio per guarire da questa malattia è la morte.
 
==== Logorrea da lezione universitaria ====
Nell'84, un equipe di cerebrolesi ha individuato nell'Università del Cairo, a [[Parigi]], una nuova variante della logorrea, che si presenta normalmente nei docenti universitari dell'[[Egitto]] quando entrano nelle aule. Gli studiosi hanno poi riscontrato che tale genere di logorrea si presenta in quasi tutte le facoltà universitarie del globo. Essa ha i seguenti sintomi: il docente nell'orario di lezione è portato a parlare e sparlare per ore di un argomento a lui molto noto e di cui i suoi interlocutori non sono interessati o fingono scarso interesse. È interessante notare come la [[patologia]] si manifesti durante le ore di lezione e abbia durata pari proprio alle ore di lezione. Al termine della stessa difatti l'individuo si intristisce e si accascia su sé stesso uscendo mestamente dall'aula nel silenzio più tombale, in contrasto totale con il [[fiume]] di parole espresso precedentemente. Si noti come tale patologia, di carattere prettamente mentale, nasca dal bisogno di attenzioni del docente, che vuole colpire gli interlocutori con la sua conoscenza e sapienza. I docenti universitari, alla luce di queste nuove scoperte, hanno chiesto al governo l'indennizzo per questo tipo di [[malattia]], ma il governo tuttora si rifiuta di considerarla come una malattia degenerativa della professione.
 
==La logorrea nella medicina==
La [[medicina]] ufficiale riconosce nella logorrea la principale causa di logorrea. Sebbene la [[scuola]] di [[Cleveland]] abbia ammesso che la logorrea può derivare da un disturbo neurovegetativo oppure di tipo colorettale si è dovuti attendere il [[1965]] per arrivare a capire che affinché si possa parlare di logorrea è necessario che il soggetto in questione parli in modo smodato e per dimostrare che la scuola di Cleveland aveva confuso la logorrea con la [[diarrea]]. La logorrea presuppone la presenza di un soggetto logorroico, che non è per niente facile da trovare. Potremmo esplorare cliniche, ospedali, tribunali, bar, frigobar, piste da sci, campi da golf, campi di grano, campi di concentramento, pizzerie, alberghi, uffici postali, studi di commercialisti e banche del seme senza mai riuscire a trovarne uno, oppure cimiteri e obitori senza mai riuscire a trovarne uno vivo. Eppure la logorrea è molto più frequente di quanto si pensi, a volte basta leggere l'articolo di una wikia per rendersene conto o, se sono più di uno, per rendersene conti. E siccome i conti tornano sempre lasciate aperta la porta, così almeno gli risparmiate la fatica di suonare. Il dottor Flavio Alluce, detto ''L'incompetente'' dai suoi pazienti, ha pubblicato nel [[2007]] un interessante articolo scientifico in cui mette in relazione la logorrea con la [[logopedia]] e la prematura morte di [[Puffetta]] con l'aumento dell'attività masturbatoria nel villaggio dei [[puffi]]. Sono teorie ardite, che necessitano di ulteriori indagini per poter essere degnamente messe alla berlina, con buona pace di tutti i cabriolet. Facciamo un passo indietro, altrimenti le porte dell'ascensore non si chiudono. Nel [[2001]] il '''CURISG''' ('''C'''entro '''U'''niversitario di '''R'''icherche '''I'''nutili '''S'''ovvenzionate dal '''G'''overno) per dimostrare gli effetti deleteri della logorrea sugli animali di piccola taglia selezionò un criceto logorroico (che chiameremo ''Guglielmo'' per rispettare la sua [[privacy]]) e lo mise all'interno di una gabbia piena di criceti. L'esperimento fu un clamoroso insuccesso, dopo circa 15 minuti il criceto si era già ingroppato 8 criceti senza spiccicare neanche una parola e forse la scelta di criceti femmine per tentare il dialogo con Guglielmo si rivelò un errore madornale. Mentre il CURISG si preparava ad affrontare la nidiata di criceti in arrivo nel [[2003]] l'[[Università]] di ''Princeton of Persia'' in [[Florida]] organizzò un semplice esperimento volto a misurare per quanto tempo un logorroico potesse parlare a ruota libera. Il soggetto preso in esame fu il famoso [http://www.youtube.com/watch?v=PMjoyFgnp_Q Luca Matteo Ferrari], già noto per essere impazzito per la [[fragola]] in un vecchio e noto spot televisivo.
Le telecamere vennero accese alle ore 8:00 a.m. del 6 giugno ed iniziò la registrazione dell'esperimento:
 
{{dialogo|Medico:| signor Ferrari, è vero che lei è logorroico?|Luca Matteo Ferrari:|No.}}
 
Esperimento fallito.
 
===Come evitare di confondere la logorrea con la diarrea: principali analogie e differenze===
[[File:Funzione_Pene.png|left|thumb|100px|Lungo l'asse delle y, quello verticale, il numero di ammalati di logorrea. Lungo l'asse delle x, l'altro asse cartesiano, il numero di malati di diarrea. O era il contrario? La regressione non è lineare, quindi scambiare gli assi è un errore gravissimo.]]
Utente anonimo