Litfiba: differenze tra le versioni

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Arriva il luglio del 1999... è il momento della scissione! Piero lascia la band, anzi sarebbe il caso di dire che la band lascia Ghigno al quale resta solo il nome (registrato in Siae) e tanta bile. Ma Ghigno senza perder tempo crea una nuova band grazie alla sua esperienza maturata nel sottobosco musicale italiano ed ecco sorgere i "nuovi" Litfiba, con solista Gianluca "Cacio" Cavallo, una specie di [[coglione|clone]] vocale di Piero, del quale imita addirittura i mitici scoreggi in alcuni momenti del nuovo album Retomacumba, che vede la luce all'alba del 2000. Ghigno era di fronte a una scelta difficile: mantenere lo stesso stile dei "veri" Litfiba dei bei tempi o lanciarsi in una nuova sfida musicale per fallire definitivamente... ha prevalso la sicurezza decennale di uno stile mutato, che troverà pareri discordi tra gli "aficionados". Si tratta di continuazione o clonazione o semplicemente perché non vai a lavorare? Chissà... a voi il giudizio, magari confrontando con il "nuovo" Piero Peluche di "Né banane né ciliegie", ricco di nuove sonorità e di aspetti rock non certo trascurabili, dovuti anche all'incontro di Piero con vecchi e nuovi amici musicisti. Arriva il 2 marzo 2001, una data che possiamo definire storica.... Piero Peluche partecipa come ospite al Festival di Sanremo e canta "Tiro poco" (sottotitolato "Cerco di smettere di sniffare", cos'altro ci riserverà il nostro Piero? Speravamo di aver visto tutto!
Arriva il luglio del 1999... è il momento della scissione! Piero lascia la band, anzi sarebbe il caso di dire che la band lascia Ghigno al quale resta solo il nome (registrato in Siae) e tanta bile. Ma Ghigno senza perder tempo crea una nuova band grazie alla sua esperienza maturata nel sottobosco musicale italiano ed ecco sorgere i "nuovi" Litfiba, con solista Gianluca "Cacio" Cavallo, una specie di [[coglione|clone]] vocale di Piero, del quale imita addirittura i mitici scoreggi in alcuni momenti del nuovo album Retomacumba, che vede la luce all'alba del 2000. Ghigno era di fronte a una scelta difficile: mantenere lo stesso stile dei "veri" Litfiba dei bei tempi o lanciarsi in una nuova sfida musicale per fallire definitivamente... ha prevalso la sicurezza decennale di uno stile mutato, che troverà pareri discordi tra gli "aficionados". Si tratta di continuazione o clonazione o semplicemente perché non vai a lavorare? Chissà... a voi il giudizio, magari confrontando con il "nuovo" Piero Peluche di "Né banane né ciliegie", ricco di nuove sonorità e di aspetti rock non certo trascurabili, dovuti anche all'incontro di Piero con vecchi e nuovi amici musicisti. Arriva il 2 marzo 2001, una data che possiamo definire storica.... Piero Peluche partecipa come ospite al Festival di Sanremo e canta "Tiro poco" (sottotitolato "Cerco di smettere di sniffare", cos'altro ci riserverà il nostro Piero? Speravamo di aver visto tutto!


=== La rianimazione ===
=== La rianimazione ===
28 settembre 2001, esce il nuovo singolo dei Litfiba: "La panza dell'oro" che anticipa di 3 settimane l'uscita dell'ultimo lavoro del gruppo: "Inedia", il secondo album del gruppo orfano di Piero, che acquista maggiore identità e forma. Più di "Rettomacumba", questo nuovo lavoro offre l'immagine di una band in forte sintonia. La voce di Cacio, ormai ci è familiare e il quasi istintivo ascolto critico (e relativi paragoni) del primo album ha lasciato il posto ad un maggiore giudizio unanime atto a conferirgli il ruolo di nuovo buffone. "Inedia" è un rock senza dubbio sgradevole, cattivo quanto basta e a volte ancora di più, ad esempio nell'affrontare temi scottanti come il pene dei morti in "Alluce che trema", brano depressivo e toccante nel testo quanto nella sonorità. Il disco dimostra di essere capace, però, di parlare anche d'amore, e i Litfiba lo fanno a modo loro ne "La panza dell'oro". Il titolo dell'intero lavoro non é casuale ed é adatto a rappresentare nel miglior modo i dieci brani contenuti, visto che il tema dell'inedia si aggira in tutte le trame dell'album. Se per i testi possiamo chiamare a rapporto Cacio e prenderlo a calci in bocca, è invece Ghigno, ormai chitarrista storico della band, supportato da un Gianluca Venier figlio di [[troia|Mara]] in splendida forma al basso, il principale responsabile della sezione ritmica merdosa. La scelta di un sound ancora più cronico e distorto rafforzano la pessima ascoltabilità contenuta nei dieci pezzi e ci offrono una delle tante forme del rock, quella nauseante e vomitevole.
28 settembre 2001, esce il nuovo singolo dei Litfiba: "La panza dell'oro" che anticipa di 3 settimane l'uscita dell'ultimo lavoro del gruppo: "Inedia", il secondo album del gruppo orfano di Piero, che acquista maggiore identità e forma. Più di "Rettomacumba", questo nuovo lavoro offre l'immagine di una band in forte sintonia. La voce di Cacio, ormai ci è familiare e il quasi istintivo ascolto critico (e relativi paragoni) del primo album ha lasciato il posto ad un maggiore giudizio unanime atto a conferirgli il ruolo di nuovo buffone. "Inedia" è un rock senza dubbio sgradevole, cattivo quanto basta e a volte ancora di più, ad esempio nell'affrontare temi scottanti come il pene dei morti in "Alluce che trema", brano depressivo e toccante nel testo quanto nella sonorità. Il disco dimostra di essere capace, però, di parlare anche d'amore, e i Litfiba lo fanno a modo loro ne "La panza dell'oro". Il titolo dell'intero lavoro non é casuale ed é adatto a rappresentare nel miglior modo i dieci brani contenuti, visto che il tema dell'inedia si aggira in tutte le trame dell'album. Se per i testi possiamo chiamare a rapporto Cacio e prenderlo a calci in bocca, è invece Ghigno, ormai chitarrista storico della band, supportato da un Gianluca Venier figlio di [[troia|Mara]] in splendida forma al basso, il principale responsabile della sezione ritmica merdosa. La scelta di un sound ancora più cronico e distorto rafforzano la pessima ascoltabilità contenuta nei dieci pezzi e ci offrono una delle tante forme del rock, quella nauseante e vomitevole.