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« Ogni volta che mi soffermo a meditare sul cosiddetto linguaggio da SMS mi sento così adirato che mi par quasi di… »
(Accademia della Crusca)
« Facio 1a e poi scrivo anke snz guardare »
(Bimbominkia)
« È una delle più grandi conquiste di questi ultimi cinque anni. »
(Silvio Berlusconi)
« È un'altra pesante eredità del governo precedente. »
(Romano Prodi)
« Trovo che sia una forma di comunicazione innovativa e per nulla lesiva della dignità delle persone; ha inoltre la peculiarità di essere accessibile a ogni categoria di individui finanche i più giovani e meno istruiti. »
(Francesco Totti)


Storia

Da quando, all’incirca nel 1995 i telefoni cellulari hanno cominciato ad avere una diffusione sempre più capillare, l’SMS (acronimo per Short Message Superfluous) ha cominciato a infettare il già purulento livello culturale medio italiano.

Per inciso, si noti l’interessante fenomeno per cui, se si usa un registro sufficientemente ricercato si può liberamente criticare chiunque prediliga l’SMS come metodo di comunicazione senza tema di smentite o manifestazioni di sdegno, anche perché costoro hanno difficoltà a comprendere le parole contenenti 9 o più lettere (quali ad es. “purulento” o “culturale”).


La sistematica diffusione del telefono portatile tra le casalinghe di Voghera (leggi gente comune) ha dato vita a un fenomeno assai interessante e degno di studio (se ce ne fregasse qualcosa): ragionando secondo lo schema “ormai l’ho comprato, tanto vale usarlo, se no che l’ho comprato a fare?” sempre più persone hanno cominciato ad adoperare il diabolico strumento per fini sempre più futili, del tipo: “Pronto amore? Ciao sono io, come io chi!? IO! Eh, sì.. ascolta, niente volevo solo dirti che sto arrivando dal lavoro. Eh no oggi niente straordinari… ah sono.. sono qui guarda ancora due curve… ho appena passato l’edicola all’angolo con via favazzi.. eh, ora parcheggio e salgo…”

Questa attrazione per la comunicazione priva di contenuto è terreno fertile per l'SMS (che sta per SeMiSerio)


Sintomatologia

Il linguaggio da SMS (acronimo per Synthetic Marvellous Surfing) consiste sostanzialmente di: 1. abbreviazioni e 2. abbreviazioni delle abbrev. È segno questo di un disagio crescente? Di un’insoddisfazione inesprimibile? Di un male di vivere represso? Secondo i più è semplice ritardo mentale.

Nonostante l’utente medio SMScompulsivo non abbia un caspio da fare durante tutta la sua lunghissima giornata, egli non fa a meno di inventare e utilizzare parole abbreviate, tagliate, smozzicate, depauperate, ecc. di cui riportiamo un esempio assolutamente NON esaustivo (ipotesi sui significati sono tuttora oggetto di studio):

  • TVB Trovo il tuo Ventricolo un po’ Bolso
  • CMQ Come Montare un Quadro
  • NN Nomen Nescio
  • XKE non lo so, non lo so, trovatelo voi un significato plausibile se siete tanto bravi, cosa devo sapere tutto io?


Curiosità

  • La scienza si sta ancora interrogando sul perché a differenza di quanto dichiarato da autorevoli studi, la maggior parte dei giovani SMSdipendenti non abbia mai riportato il benché minimo danno al cervello a causa dell’assiduo utilizzo del cellulare.
  • SMS è un acronimo che sta per Sicurtà Meno Sostanziosa.