Lingua lombarda: differenze tra le versioni

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Salendo ancora più su, incontriamo i [[Como|Comaschi]], che sono un po' dei Brianzoli di lago. O perlomeno è quello che dicono i Brianzoli, che non c'hanno proprio nulla dalle loro parti se non fabbriche e autostrade e dunque cercano in tutt'i modi di appropiarsi di posti un poco più decenti. E poi, scusatemi, se i Comaschi sono i provinciali dei brianzoli (che sono i provinciali di Milano), i [[Lecco|Lecchesi]] cosa sono? Ma torniamo al discorso principale. I Comaschi sono molto orgogliosi del loro dialetto, tanto che la segreteria del comune puoi scegliere se ascoltarla in Italiano o in Comasco. Ma esaminiamolo un attimino, e vediamo se hanno ragione a inorgoglirsene.
 
La prima cosa che si nota è la massiccia presenza di ''u'', al punto che uno si chiede se per sbaglio non è finito in Sardegna (in effetti questa è un'ipotesi da non scartare: sia in Sardegna che sul Lago di Como c'è un fottio di ville di riccastri e gente che va in motoscafo). Se a Milano si dice, come abbiamo scritto più sopra, ''el negher'', a Como ti dicono ''ol negro'' (pronuncia: ''ul negru''), e così via. Ma se dite a un Comasco che il suo dialetto c'ha tante u quanto un dialetto meridionale, quello senza dubbio v'impalerà, squarterà, brucerà, urinerà addosso e risponderà: ''Ma ci mancherebbe altro, scusi, eh!''.
 
 
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