Liechtenstein: differenze tra le versioni

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{{stub|geografia}}
{{Nazione
|Nome nazione =
|Inno=Oben am judenfrei reich
|Immagine bandiera = [[File:Liechtenstein.png|70px]]
|Immagine stemmabandiera = [[File:euroLiechtenstein.jpgpng|right|70px100px]]
|Immagine bandierastemma = [[File:Liechtensteineuro.pngjpg|70px100px]]
|Capitale = [[Vaduz|Va...duz]]
|Maggiori città = [[Vaduz]], [[Vaduz|Va...duz]], Montagne, Frasche.
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[[File:Bianco.gif|200px|right|thumb|Ecco, il Liechtenstein si trova approssimativamente lì...]]
Si ritiene che, essendo la produzione di [[Francobollo|francobolli]] particolarmente industriosa in quella area, fosse uso comune usare come formula di benvenuto: ''likete esto'', frase che i nativi profferivano porgendo un gustoso francobollo al turista.<br>
Versioni più pedestri e grossolane non sono accreditate ed è solo per ossequio alla completezza della indagine filologica e per acclararne la serietà e scrupolosità finanche anedottica, che riportiamo la versione alternativa fornita da una minoranza di transfughi: ovvero che essendo la zona un tempo notoria per il transito delle cortigiane di Re Luigi XIV, aduso a mettere in apposite banche locali gli emolumenti con cui si garantiva le grazie delle Signore, fosse divenuto cosi comune sentire le Signore medesime dire per le strade ''likete esta'' ai passanti e agli astanti, che infine l'intera area venne a esserne nomata; donde, appunto ''Lieketen-(e)st(a)in'' per una ovvia forma di [[rotacismo]] di ''esta'' in ''sta/ei'', con la ''in'' finale a denotare, come è del tutto palese, la declensione della terza persona femminile (da cui l'italico femm-''in''-a e l'anglosassone ''in''-side).
 
== Geografia ==
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== Storia ==
 
Nonostante si possa pensare facilmente il contrario la storia del Liechtenstein, specialmente nel secolo scorso, é stata caratterizzata da continui tentativi di invasione e mutamenti politici, che hanno direttamente influenzato il destino dell' [[Europa|europa]].
Il Liechtenstein è stato colonizzato nel [[1995]] da un certo Oreste Mangiacavalli, in arte: 'Sovrano Assoluto', lo fa sentire più realizzato.<br>
Il principato del Liechtenstein, fondato da una famiglia di nobili annoiati nel [[1140]], aderí al [[Sacro Romano Impero|sacro romano impero germanico]] fin dalla sua nascita. I primi problemi per la gloriosa nazione apparirono nel [[1806]], quando le armate di [[Napoleone]] invasero ed occuparono la maggior parte del sacro romano impero, decretandone il termine. Per sfuggire al presumibile assalto francese il governo del Liechtenstein organizzó un astuto escamotage: rivesti l'intera nazione con un telo color verde [[Erba|erba]], impedendo agli invasori di localizzarlo in tempi brevi. L' [[Esercito francese|esercito francese]] dopo sette giorni di ricerca decise di arrendersi ed il principe del Liechtenstein, forte della vittoria strategica, si autoproclamò sovrano assoluto. Per garantirsi la sopravvivenza il Liechtenstein decise di attaccarsi come una [[Zecca]] alla vicina [[Svizzera]]; alcuni emissari inviati da [[Berna]] tentarono di staccarlo utilizzando mozziconi di [[sigaretta]] e pinzette, fallendo.
Leggende narrano che Oreste sia un uomo frustrato, con complessi di inferiorità (chi altri potrebbe essere fiero di essere sovrano assoluto del giardino di casa sua? Che tristezza).<br>
 
Questa zolla di terra di nazione è rimasta inesplorata fino ai tempi odierni. Si dice che, a fine Settecento, Napoleone Bonaparte l'avesse intravista, rifiutandosi di governarla, dicendo che non era ancora arrivato a essere un [[Nerd]] sfigato. Oreste a quanto pare lo è.
Nel [[1913]] avvenne il famoso incidente passato alla storia come ''"crisi dell' Europa centrale"''. All' alba del primo ottobre le forze elvetiche iniziarono il giá programmato attacco sul Liechtenstein, con l'obbiettivo di annetterselo. La svizzera avanzó senza trovare resistenza per chilometri in quello che credeva essere l'obiettivo, che in realtà si scoprí essere l' [[Austria]]. I tedeschi, venuti a conoscenza dell'errore svizzero, pensarono fosse giunto il momento della tanto attesa occupazione del Liechtenstein, e varcarono il confine verso le tre del pomeriggio dello stesso giorno. Verso sera Vienna denunciò la presenza di un esercito ostile nel suo territorio ai membri della [[triplice alleanza]] e iniziarono le operazioni difensive austriache. Il [[Esercito Italiano|Regio esercito]] rispose alla chiamata austriaca e la mattina del 2 Ottobre varcò il confine puntando verso [[Vaduz]], incrociando l'[[Esercito tedesco|esercito tedesco]] che riscendeva alla ricerca dello stesso obbiettivo; i soldati dei due schieramenti si scambiarono informazioni erronee a vicenda e ripresero la marcia. In Austria l'esercito svizzero venne respinto da quello austriaco e poche ore dopo le armate tedesca e italiana varcavano il confine delle opposte nazioni, finendo massacrate dai soldati di stanza. Il 3 Ottobre dopo ore di tensione le quattro nazioni firmarono un patto di non aggressione e rinunciarono ad avanzare pretese sul Liechtenstein, che venne dichiarato potenzialmente inesistente. Il bilancio complessivo segna un totale di circa 1500 caduti fra i quattro paesi; secondo molti storici furono le tensioni nate da questo incidente a scatenare di lì a breve la [[Prima guerra mondiale|prima guerra mondiale]].
[[File:Carro tedesco Tiger.jpg|thumb|left|290px|Un panzer nazista smarrito nel tentativo di raggiungere il Liechtenstein.]]
 
La situazione in Liechtenstein rimase stabile fino al [[1938]] quando [[Hitler]] decise di vendicarsi della beffa subita prima della Grande guerra e pianificò un' invasione di proporzioni colossali, con il secondo fine di intimidire le democrazie europee. La [[Wehrmacht]] raggruppò la più grande operazione della storia tedesca: 200000 uomini, 15000 mezzi corazzati e blindati, mobilitazione generale della [[Luftwafer|Luftwaffe]] e della [[Kriegsmarine]]. Il 12 marzo inizio l'operazione "Otto" e le inarrestabili truppe tedesche entrarono in Liechtenstein alle 5:00 del mattino, oltrepassandolo 5 minuti dopo. Il poderoso esercito tedesco si accorse dell'errore solo una volta entrato a Vienna, e giá che c'era decise di annettersi l'Austria.
 
Terminata la guerra la vita nella gloriosa nazione del Liechtenstein, la cui esistenza era recentemente stata accerata da un gruppo di tecnici [[ONU]], riprese normalmente. Nel [[1984]], però, accadde l'impensabile: un gruppo di operai della fabbrica di ceramica, unica fabbrica nel paese, marciò sul palazzo reale, rovesciando il [[governo]] e arrestando il capo assoluto della nazione. La cosiddetta '''" rivoluzione della ceramica"''' porto all'instaurazione di un [[Comunismo|regime comunista]] ma il capo assoluto non solo venne risparmiato, in quanto l'unico nel paese capace di usare la macchinetta del caffè, ma poté mantenere il suo ruolo, rendendo il Liechtenstein la prima ed ultima monarchia comunista. L'[[Unione Sovietica]], ovviamente seguí con molto interesse l'evoluzione della rivolta e propose ad i suoi migliori alleati, gli [[alieni comunisti]], di fornire ai compagni i mezzi militari per creare un'oasi comunista nel cuore dell'[[Europa]]. Gli alieni comunisti organizzarono un sofisticato sistema per trasportare dalle loro basi spaziali i corazzati sovietici, tuttavia un tragico malfunzionamento disattivò gli scudi spaziali delle attrezzature che, a contatto con l'atmosfera, si disintegrarono. L'unica unità a non polverizzarsi fu la superportaerei "[[Enrico Berlinguer|Compagno Berlinguer]]" che finí per schiantarsi sul Soviet Supremo del Liechtenstein, uccidendo tutti i rivoltosi. Il sovrano assoluto vide la possibilità di disfarsi dei comunisti, proclamando il ritorno del [[Monarchia|vecchio regime]] e condannando a morte tutti gli oppositori. Essendo tutti i rivoltosi già morti nell' incidente della Compagno Berlinguer, una capra, che passava di lí per caso, venne accusata di lesa maestà e fucilata senza processo, al fine di scoraggiare la popolazione a continuare la rivoluzione.
 
== Le Cifre ==