Letteratura neocriptica slovacca: differenze tra le versioni

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{{Intellettuale}}
 
{{Cit|Questo male mi strugge eppure lo invoco, panacea ed esorcista di altri tormenti angosciosi nel limbo del mio singhiozzìo|Dal romanzo di Geronimo Dukakech, "Malattie nefande"}}
 
[[ImmagineFile:ImagesnonnoDisegno signore anziano con pipa e cappello.jpg|400px|right|thumb|Emir Wolona al raduno degli ubriachi poveri, nel 1953]]
 
La '''La letteratura neocriptica slovacca''' è una [[corrente letteraria]] nata nel secondo dopoguerra in [[Slovacchia]] e in alcuni paesi polacchi viciniori, come Pralinkwoski, Gommino, Dukakech, Sviwobajenk. Gli scrittori più conosciuti della corrente sono il noto Ermir Wolona (1905-1968), fondatore dei "giardini letterati di Prowonkie" e il suo [[delfino]], Igor Matusik (1934-1994), autore del celebre "Horkana, o della vita in campagna". Fra i più illustri artisti si annoverano anche Mintor Wojzjnich (1932-1963), famoso, oltre che per i suoi [[libro|libri]], anche per aver mangiato 59 [[Gelato|gelati]] in cinque minuti netti e, infine, non va dimenticato Utiens Mirkowo (1944-2001), autore dide "l'uomo nel giardino degli ululati" e del libro vincitore del premio "Città di Pankow", "Amputazioni e [[febbre]]".
 
== Tematiche ricorrenti ==
 
La tematica che la corrente vuole approfondire è il [[Solitudine|senso di solitudine]] che attanaglia l'[[uomo]] e la [[donna]] e che si insinua come una ossessione nei meandri della [[psiche]], lasciandola debilitata e leggermente desiderosa di buttarsi dal quinto piano di un caseggiato scrostato e pericolante. Il meraviglioso stile degli autori nominati riesce perfettamente a creare questa atmosfera di attonito malessere che sfocia in descrizioni angoscianti e repellenti di interni di condomini sovietici e post-sovietici, il tutto condito da una velata indole ironica e autoironica, che culminò nella famosa festa del pianto, durante il quale gli scrittori di punta della corrente piansero ininterrottamente per dodici ore.<br />
Lo stile criptico dei neo-criptici fu proclamato, durante l'[[Assemblea]] degli scrittori della Slovacchia e dei Monti Tatra, "stile critico verso i valori del capitalismo occidentale", e gli scrittori della corrente furono per questo soprannominati i cavalieri forieri del neo-criptico e della rivoluzione depressa. In realtà nei messaggi neo-criptici dei loro libri si potevano leggere chiari desideri consumistici edonistici e decadentistici alla "[[Baustelle]]", ma senza musica. Ecco, a titolo di esempio, l'incipit del libro di Mirkowo, "Il [[cane]] e il formaggio".<br />
 
Il meraviglioso stile degli autori nominati riesce perfettamente a creare questa [[atmosfera]] di [[Scoglionamento|attonito malessere]] che sfocia in descrizioni angoscianti e repellenti di interni di condomini [[Unione Sovietica|sovietici]] e post-sovietici, il tutto condito da una velata indole [[Ironia|ironica]] e [[Autoironia|autoironica]], che culminò nella famosa festa del [[pianto]], durante il quale gli scrittori di punta della corrente piansero ininterrottamente per dodici ore.<br />
"emoc ebberas olleb ereviv ni Acirema led Dron!"<br />
Lo stile criptico dei neo-criptici fu proclamato, durante l'[[Assemblea]] degli scrittori della [[Slovacchia]] e dei Monti Tatra, "stile critico verso i valori del capitalismo occidentale", e gli scrittori della corrente furono per questo soprannominati i [[Eh?|cavalieri forieri del neo-criptico e della rivoluzione depressa]]. In realtà nei messaggi neo-criptici dei loro libri si potevano leggere [[Autoerotismo|chiari desideri consumistici edonistici e decadentistici]] alla "[[Baustelle]]", ma senza [[musica]]. Ecco, a titolo di esempio, l'incipit del libro di Mirkowo, "Il [[cane]] e il formaggio".<br />
 
"{{quote|emoc ebberas olleb ereviv ni Acirema led Dron!"<br />}}
Questo libro è interessante anche per un altro motivo, che riguarda la trama. Infatti la storia racconta di un cane che amava mangiare il formaggio con i vermi, specialità tipica della città di Kolkatow, nella provincia di Fangovje. Il suo desiderio aumenta a dismisura e nella sua mente le forme rotonde di formaggio diventano una vera ossessione, mentre la sua lingua lecca una immaginaria porzione di delizioso formaggio con i vermi. L'autore descrive, con impareggiabile maestria, il cane che si dimena di fronte alla porta del negozio di di mastro Ukikchevje, eccellente formaggiaio della città di Kripnje, o che sbava, completamente fuori di sè, mentre il contadino Remius Volgamick si serve della sua porzione di formaggio con i vermi.<br />
 
Questo libro è interessante anche per un altro motivo, che riguarda la trama. Infatti la storia racconta di un cane che amava mangiare il formaggio con i vermi, specialità tipica della città di Kolkatow, nella provincia di Fangovje. Il suo desiderio aumenta a dismisura e nella sua mente le forme rotonde di formaggio diventano una vera ossessione, mentre la sua lingua lecca una immaginaria porzione di delizioso formaggio con i vermi. L'autore descrive, con impareggiabile maestria, il cane che si dimena di fronte alla porta del negozio di di mastro Ukikchevje, eccellente formaggiaio della città di Kripnje, o che sbava, completamente fuori di sè, mentre il contadino Remius Volgamick si serve della sua porzione di formaggio con i vermi.<br />
E' interessante l'epilogo del libro, che descrive il giovane canide (che si chiama in realtà Oblomicje Kostanzov) in partenza verso un paese del bengodi, dove il formaggio con i vermi spunta dal suolo al posto dell'erba. in questa visione vi è tutta la profetica visione della società comunista in grado di sfamare anche i cani con del saporito formaggio con i vermi.
 
Il senso di solitudine che attanaglia l'uomo la donna e talvolta anche il [[bambino]], riaffiora in modo evidentaevidente nella opera in quindici volumi del meno conosciuto Agon Kalpeforstjen. L'opera, ormai entrata a pieno titolo, fra i testi classici del neo-criptico, si intitola "Corridoi e squallore", e tratta la [[storia]] di una impiegata di basso rango che coltiva come passatempo quello di passeggiare fra i corridoi delle [[casa popolare|case popolari]], cercando di trarre insegnamento dalla vita dei condomini, ubriaconi, operai, impiegati come lei, untuosi e viscidi. In questo mondo senza speranza, attorno al settimo libro, avviene una alluvione che trascina via tutti i personaggi, che si ritrovano in una caverna, dove vivranno ancora per alcuni anni al limite delle forze. I libri successivi della saga parlano di questa vita chiusa ad ogni cambiamento dove in sostanza ogni pagina ripete quello che c'era scritto nella pagina precedente, creando così un effetto straniante e meccanico, degno dei grandi scrittori slovacchi del passato, come Igmun Sforasky, o l'eccentrico Capel Vitrinkij, famoso per essersi lanciato completamente ubriaco nel [[Danubio]] e per essere stato ripescato in pessime condizioni qualche chilometro più a valle da una [[chiatta]] per il trasporto del [[carbone]].
 
I temi trattati dagli autori del neo-criptico slovacco sono la solitudine, il senso di solitudine, l'isolamento mentale e fisico, l'incapacità di comunicare, il mutismo, il silenzio angosciante, l'incomunicabilità, il desiderio di morire il prima possibile, la volontà di stare zitti a qualunque costo, la lontananza gli uni dagli altri, l'incomprensione fra persone che parlano fra di loro senza comunicare realmente, l'alienazione, la disperazione senza nome, l'angosciante assenza di dialogo e come risparmiare sulla bolletta del [[telefono]]. Per rendere meglio questi concetti, l'ormai mitizzato Oskar Krapuncich scrisse un libro fatto di 200 pagine bianche, senza titolo e senza alcuna scritta, fatta eccezione quella nella pagina finale "finito di stampare a Brno nel 1955."
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== Curiosità ==
 
Nella trasmissione omologa slovacca "Un mattino in famiglia" (in slovacco Opgornje familije) del 12 febbraio 2012 è stato invitato l'ormai anziano Olmen Graftinik, il [[poeta]] più famoso della corrente, che ha declamato il suo poema più famoso, "'''Dolore immenso'''":<br />
dolore immenso<br />
immenso dolor<br />
nell'immensità del dolor m'abbiocco,<br />
felino io, doloroso anatroccolo<br />
e nel fulgor del dolor attonito<br />
 
<poem>
tergiverso nel multiverso<br />
dolore immenso<br />
e verso a verso mi riverso e mi rincappo<br />
immenso dolor<br />
come un fioco lume ausculto<br />
nell'immensità del dolor m'abbiocco,<br />
il mio cuore a barbagianni<br />
felino io, doloroso anatroccolo<br />
e nel fulgor del dolor attonito<br />
 
tergiverso nel multiverso<br />
Declamiamo ora la poesia in lingua originale, possibilmente accompagnati da un tamburello:<br />
e verso a verso mi riverso e mi rincappo<br />
ofninje diluwe,<br />
come un fioco lume ausculto<br />
diluwe ofninje,<br />
il mio cuore a barbagianni<br />
troj ofninjik ze diluwe kre durmi,<br />
</poem>
mir kat, diluwin quaqnik,<br />
 
o lucinki ze diluw alienktin,<br />
'''Declamiamo ora la poesia in lingua originale, possibilmente accompagnati da un tamburello''':<br />
spetnik im multiwersy,<br />
 
un trazy trazy cadej or kre klugje,<br />
<poem>
met gab lucinky sneotj,<br />
ofninje diluwe,<br />
mir hreatik oy barbiyajaenny,<br />
diluwe ofninje,<br />
troj ofninjik ze diluwe kre durmi,<br />
mir kat, diluwin quaqnik,<br />
o lucinki ze diluw alienktin,<br />
spetnik im multiwersy,<br />
un trazy trazy cadej or kre klugje,<br />
met gab lucinky sneotj,<br />
mir hreatik oy barbiyajaenny,<br />
</poem>
 
== Articoli correlati ==
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*[[formaggio coi vermi]]
*[[cane coi vermi]]
*[[formaggio coi cani]]
 
 
 
[[Categoria:arte]]
[[Categoria:letteratura]]
[[Categoria:astrominchiateCazzate]]
[[Categoria:Comunismo]]
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