La bussola d'oro (libro): differenze tra le versioni

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[[Immagine:Alet.jpg|right|170px|thumb|Non si vede che 'sta Bussola è taroccata?]]
In una giornata d’inverno, Lyra stava morendo di [[freddo]], così s’introdusse abusivamente nella stanza del Gran Maestro del College per fregagli il cappotto<ref><small>Visto che lei non ne possedeva uno, sebbene vivesse nella zona più ferdda del'Inghilterra.</small></ref>. Lì incontrò lo zio Asriel che parlava con il capo del Jordan College di fatti riguardanti la Polvere che si trovava negli scantinati della [[scuola]]. Essa infatti sembrava si insediavainsediasse da tutte le parti tranne che sui bambini. Lyra, incuriosita dal racconto dello zio, andò a fare esperimenti sulla sporcizia dello scantinato, assieme al suo amico Roger. La sera stessa, però, il Gran Maestro Giovanni Rana la invitò ad un festino che aveva indetto, dove trovò numerosi pezzi grossi: Lord Boreal (la tipica faccia da minchione), la Regina delle <s>[[puttane]]</s> streghe, la signora Coulter (insieme al suo odioso e puzzolente Daimon a forma di [[scimmia]]), e un sacco di altra gente pronta ad animare la serata a base di alcol, sesso e droga. Alla fine della festa, il Maestro del Jordan<ref><small>Evidentemente sotto gli effetti dello sballo</small></ref> chiamò Lyra in disparte e gli donò una Bussola d’Oro<ref><small>Probabilmente di bigiotteria</small></ref>. La bussola era evidentemente taroccata, tanto che aveva tre aghi circondati da strani disegni. Lyra, dopo aver scoperto il significato di ogni disegno, capì che la pseudo-bussola serviva a predire il futuro. Appena la signora Coulter vide la bussola nelle mani di Lyra, cercò di sottrargliela, ma la ragazzina scappò a Londra dove incontrò un gruppo di (E)gyziani. Questi extracomunitari, in fuga dalle ronde assassine della Padania<ref><small>Che erano giunte fino in Inghilterra per la loro sete di sangue</small></ref>, la ospitarono sulla loro barca e cercarono di scortarla dal loro capo, Lord Faa(ciòchedicoio). Purtroppo, durante il viaggio, la nave dei Gyziani venne attaccata da due mecha-mosche<ref><small> Premrosamente assoldate dalla signora Coulter per tutelare l'integrità fisica della bambina, e progettate in modo tale da sgozzare la piccola non appena l'avessero avuta sotto tiro.</small></ref>, che uccisero tutti meno che Lyra<ref><small>A causa dell'acqua che danneggiò i circuiti, invertendo i potenziali positronici della programmazione ricevuta</small></ref>. La bambina era impaurita, e rimase accovacciata sulla nave, finchè questa non andò alla deriva nella fredde acque del Polo Nord. Ad un tratto, in lontananza, la ragazzina vide il mitico insuperabile eccezziunale orso della Coca-cola, Iorek Birkinson, cavalcato da Pasquale l'Idolo del Natale. L'orso, non appena scorse la bambina, fece cadere dal suo dorso Pasquale, lo tranciò con un artigliata, e si diresse di gran carriera per scortare Lyra verso un posto più sicuro, dove avrebbero concordato con Rommel un assalto sul fronte di El Alamein, per riconquistare le postazioni catturate dai frati-mitragliatori del Magisterium. Qui incontrarono anche il Tenente Lee Scoresby, un ufficiale della U.S. Air Force andato in pensione. Egli decise di aiutare la compagnia a sbarcare a Svalbard, grazie al suo <s>pezzente</s> mirabolante pallone aerostatico.
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L'orso e la pampina diventarono molto amici, e Iorek raccontò a Lyra che un tempo era il capo dei Pansebrini,<ref><small>Orsi Corazzati, dotati di armatura in adamantio e titanio, e in grado di maneggiare un gladio in piombo come se fosse una bacchetta cinese.</small></ref> ma che poi fu spodestato dai due fratelli dell'892-892.