L'odore del tuo respiro: differenze tra le versioni

Nonostante la prima pubblicazione di [[Melissa P.]] abbia testimoniato una certa palese ignoranza delle più elementari basi di scrittura intelligente, questa donna, che imperterrita continua a definirsi ''scrittrice'', ha avuto il [[coraggio]] di comporre un'altra [[cagata|deliziosa opera]].<br />

[[Melissa P.]] nasce a Broncospasmo, in [[provincia]] di Casso. Già all'età di un [[anno]] compie le prime esperienze sessuali col pesciolino rosso, Eddy, che le rimane incastrato tra le [[culo|chiappe]]. I [[genitori]], confusi, non sanno cosa pensare, ma la bambina si difende dicendo che il pesce le è caduto dentro il pannolino. <br />

Frequenta l'asilo dalle suore, dove [[stupro|stupra]] un [[bambino]] dicendogli che stanno giocando al dottore. Il bambino diventerà poi un [[politico]] perennemente incazzato col mondo: era [[Umberto Bossi]]. Frequenta le elementari senza problemi fino al giorno in cui la trovano nello sgabuzzino del [[bidello]]: aveva tre scope in culo. Vengono avvisati i genitori, e scatta la denuncia al bidello Ugo, un settantenne prossimo alla pensione, impotente e senza una mano. Le scuole medie le passa scopando come un panda quando nessuno lo vede e sperimentando le più svariate forme di [[sesso anale|penetrazione anale]]. Alle superiori, ormai, di vergine le è rimasto solo l'orecchio destro. Arriva il fatale giorno in cui i genitori la scoprono a trombare con quattro [[negronero|etiopi]] sul loro letto.

Poiché [[Melissa P.]] ha raggiunto il successo grazie al famoso "libro" (n.d.a: vedi sopra) [[Cento colpi di spazzola prima di andare a fanculo|Cento colpi di spazzola]]spazzolone, libro dalle ormai straconosciute note agghiaccianti, ella si sente obbligata ad aggiungere qua e là particolari ributtanti. Questo perché lei è [[Melissa P.]], quella dello ''scandalo'', quella che tutti devono odiare perché scrive cose vere che i ben pensanti non vogliono sapere. Pertanto la signorina Melissa inserisce a caso nel racconto aneddoti pazzeschi come quello in cui lei abortisce facendo la pipì, guarda sua figlio nel buco del cesso e tira lo sciaquone; o quello in cui lascia il suo assorbente usato sul lavandino provocando, giustamente, il [[vomito]] al suo fidanzato, che la molla.<br />

[[Categoria:LibriOpere letterarie]]