Bedda Pummata Pi Li Caddi è il titolo di un avvincente libro dell'autobiografo Don Ignazio che descrive nei minimi dettagli, con un'abile retorica e una spiccata sensibilità narrativa, la sua vita passata a "battere i marciapiedi", che è l'espressione che l'autore preferisce usare riferendosi alla sua professione. La prostituzione maschile, mai trattata con questi termini da nessun autore precedente, è in questo libro rivelata in tutti i suoi più sfaccettati aspetti, alcuni dei quali potrebbero urtare la sensibilità del lettore, mentre altri ci portano a far riflettere sull'identità dell'uomo e dell'umanità in generale nel XX e XXI secolo. L'autore non solo apre questi orizzonti riflessivi, ma con la sua spiccata abilità retorica riesce a rendere piacevole anche una lettura nella quale sono descritte, spesso con macabri dettagli, le peggiori parafilie dei suoi clienti. Il libro è sconsigliato a un pubblico di minori, ma anche a qualche adulto potrebbe risultare spiacevole. Nonostante questo la critica è concorde nel definire questo libro

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Il celebre Don Ignazio.
« Una apertura su nuovi orizzonti, prima inesplorati, che deve portare l'intera umanità a una più o meno profonda riflessione. »

L'autore

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Don Ignazio nasce in territorio arabo il 12 febbraio 1971. Figlio di un Ignoto del posto e di una casalinga, il giovane Don Ignazio cresce pieno di buoni valori cristiani e quant'altro. All'età di 15 anni egli conosce però il satanismo a cui riesce a sottrarsi grazie all'intervento tempestivo di giovani amici accorsi ad aiutarlo e riportarlo sull'unica via conosciuta. Da qui capisce che non vi è una linea che demarca il bene dal male e decide di studiare teologia in un ambito convento di frati francescani. Entrambi i genitori lo abbandonano dopo aver scoperto che fu frutto di tradigione. Siamo nel 1989, quando nel giorno del suo compleanno, pieno di se stesso, Don Ignazio decide di darsi alla prostituzione, vendendo il suo corpo a vecchi depravati. Gli affari vanno bene fino a quando non finisce nei casini per dei traffici di droga (in realtà non c'entrava nulla, ma dove batteva ci stavano gli spacciatori). Uscito di prigione 1 anno dopo, cioè 2 ore con l'indulto, Don Ignazio prosegue imperterrito la sua attività. All'inizio del 2000 egli riesce a racimolare abbastanza danaro per comprarsi una villa di 1200 metri quadrati con maggiordomo incluso. Nonostante ora sia totalmente realizzato e pieno di soldi non lascia la sua carriera, e continua per pura passione. Nel 2004 inizia a scrivere una lunga autobiografia che intitolerà "Bedda Pumata Pi Li Caddi" e che costituirà il suo più grande successo narrativo (nonché l'unico). Fa pubblicare il libro il 16 maggio 2007. Ad oggi ne sono state vendute più di 123 milioni di copie e il libro è stato tradotto in 76 lingue.

Don Ignazio muore nel suo appartamento di Roma il 17 maggio 2017 per un candidosi orale, si pensa, causato dal eccessivo leccare, qualsiasi cosa potesse aiutarlo ad incrementare la sua fama.