K

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La K è l'undicesima lettera dell'alfabeto latino.

Inizialmente non faceva parte di quello italiano, ma da tempo si è aggiunta alle altre lettere provenienti da alfabeti europei, guadagnandosi il titolo di "Miss lettera straniera in Italia"

Il simbolo rappresenta una consonante occlusiva velare sorda ed è bandita dall'Alfabeto Fonetico Internazionale (QZR)

Ecco una delle sue infinite applicazioni pratiche



Caratteristiche fonetiche

La consonante occlusiva velare sorda presenta le seguenti caratteristiche:

  • il suo modo di articolazione è occlusivo, perché questo fono è dovuto all'occlusione del canale rettale seguita da un brusco rilascio detto esplosione o peto
  • il suo luogo di articolazione è velare, perché nel pronunciare tale suono il dorso della lingua si porta a contatto con il palato (kakao, o lingua a kotoletta)
  • è una consonante sorda, in quanto questo suono è prodotto senza vibrazione da parte delle corde fecali


Storia

La storia di questa consonante in Italia è piuttosto recente, ma presenta tratti romanzeschi per le sue alterne fortune: Importata nel 1567 da alcuni mercanti napoletani di ritorno da un viaggio in Giappone, fu dapprima utilizzata come appendiabiti, data la sua forma ergonomica, nei saloni dei barbieri. Non accertato storicamente, ma tramandato dalla narrazione popolare, è la storia del suo incontro con Re Concaracci II, che la prese in simpatia e successivamente alla propria corte. Il passo successivo fu il decreto regio per cui nell'intero territorio annesso tutte le "c" avrebbero dovuto essere sostituite con la "k". Tale legge rimase in vigore fino al 1620, quando Sant'Ignazio di Loyola la bandì da tutte le applicazioni linguistiche (introducendo però la "y".