Josif Stalin: differenze tra le versioni
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[[File:Stalin elvis.jpg|right|thumb|250px| «''Hey, pupe, vuotate per PCUS!''»]] |
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{{Cit2|Ma Stalin non era comunista! Era capitalista di Stato; oppure anche demo-fascio-anarcoinsurrezionalista!|[[Sedicenne comunista]] su Stalin}} |
{{Cit2|Ma Stalin non era comunista! Era capitalista di Stato; oppure anche demo-fascio-anarcoinsurrezionalista!|[[Trotzkysta|Sedicenne comunista]] su Stalin}} |
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{{Cit2|È morto l'uomo che più ha fatto per la liberazione del genere umano.|[[L'Unità]] su morte di Stalin}} |
{{Cit2|È morto l'uomo che più ha fatto per la liberazione del genere umano.|[[L'Unità]] su morte di Stalin}} |
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{{Cit2|Dieci muorti suono tragedia, dieci milioni di muorti suono statistica. Allora facciamo statistica, nuon facciamuone tragedia!|Stalin mentre commenta i meravigliosi risultati del Piano Quinquennale}} |
{{Cit2|Dieci muorti suono tragedia, dieci milioni di muorti suono statistica. Allora facciamo statistica, nuon facciamuone tragedia!|Stalin mentre commenta i meravigliosi risultati del Piano Quinquennale}} |
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{{Quote2|Risolleverò paese da miseria! <small>Ppff...Uahahah! E chi ci crede?</small>}} |
{{Quote2|Risolleverò paese da miseria! <small>Ppff...Uahahah! E chi ci crede?</small>}} |
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Nel 1928 iniziò l'''era di Stalin'' e se è per questo iniziò anche il campionato di [[curling]], ma nessuno ci scrisse intere pagine di [[storia]]. Per prima cosa diede da mangiare e di che vivere ai poverelli della città mandandoli a lavorare nei '''kolchoz''', {{Citnec|un luogo bellissimo che si trovava alla fine dell'[[arcobaleno]] della felicità dove tutti lavoravano la terra con un grosso sorriso sulle labbra e venivano pagati con orsetti gommosi e caramelle al mandarino}}. Poi tolse tutte le ricchezze ai kulaki (i contadini ricchi, |
Nel 1928 iniziò l'''era di Stalin'' e se è per questo iniziò anche il campionato di [[curling]], ma nessuno ci scrisse intere pagine di [[storia]]. Per prima cosa diede da mangiare e di che vivere ai poverelli della città mandandoli a lavorare nei '''kolchoz''', {{Citnec|un luogo bellissimo che si trovava alla fine dell'[[arcobaleno]] della felicità dove tutti lavoravano la terra con un grosso sorriso sulle labbra e venivano pagati con orsetti gommosi e caramelle al mandarino}}. Poi tolse tutte le ricchezze ai kulaki (i proprietari terrieri, ma chiamiamoli contadini ricchi, così sembra più kattivo come Hitler!) e li mandò a lavorare nei kolchoz, così che capissero il vero valore dei soldi, e quelli che si rifiutavano invece li metteva a potare le rose del suo giardino o al massimo a scrostare il cesso di casa sua. Infine avviò i piani quinquennali (detti anche ''piani belli perché li ho pensati io'') che davano la precedenza all'industria delle calzature su quella specie di agricoltura che praticavano i russi.<br /> |
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Una mattina di [[primavera]] però Stalin sbroccò di brutto, così all'improvviso, e cominciò ad ammazzare gente a caso, a calpestare le aiuole, a pestare le vecchie alla fermata dell'autobus, a prendere per il culo i malati di cancro... insomma cominciò a comportarsi da vero [[stronzo insensibile]]. Fece deportare nei [[gulag]] in [[Siberia]], o al massimo in un capannone ad Asinara, tutti quelli che non gli andavano a genio, soprattutto quelli che si chiamavano Vladimir o Antonello, che secondo lui erano dei nomi osceni. Queste azioni sconsiderate presero il nome di ''"grandi purghe"'', perché ''"grandi ammazzamenti"'' o ''"enormi cazzate"'' non suonavano bene. Inoltre, proprio perché la mamma l'aveva cresciuto a pane e [[biscotti cuor di merda]], inventò il [[culto della personalità]] che consisteva nel: |
Una mattina di [[primavera]] però Stalin sbroccò di brutto, così all'improvviso, e cominciò ad ammazzare gente a caso, a calpestare le aiuole, a pestare le vecchie alla fermata dell'autobus, a prendere per il culo i malati di cancro... insomma cominciò a comportarsi da vero [[stronzo insensibile]]. Fece deportare nei [[gulag]] in [[Siberia]], o al massimo in un capannone ad Asinara, tutti quelli che non gli andavano a genio, soprattutto quelli che si chiamavano Vladimir o Antonello, che secondo lui erano dei nomi osceni. Queste azioni sconsiderate presero il nome di ''"grandi purghe"'', perché ''"grandi ammazzamenti"'' o ''"enormi cazzate"'' non suonavano bene. Inoltre, proprio perché la mamma l'aveva cresciuto a pane e [[biscotti cuor di merda]], inventò il [[culto della personalità]] che consisteva nel: |
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*farsi lanciare petali di fiori e panini alla mortadella al suo passaggio; |
*farsi lanciare petali di fiori e panini alla mortadella al suo passaggio; |