Joshua A. Norton: differenze tra le versioni

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[[File:Joshua Norton in battaglia.jpg|left|thumb|240px|Norton I entra trionfalmente a [[New Orleans]], tempere [[Giotto]] su tela, misure a piacere.]]
Il [[regno]] di Norton I sulla [[città]] di [[San Francisco]] fu caratterizzato dal suo buon [[cuore]] e dal grande [[amore]] che la [[gente]] della [[città]] nutriva per lui. Gli furono intitolate vie, piazze e giardini, ancora oggi, nel [[centro]] di [[San Francisco]], è possibile vedere la [[statua]] che lo raffigura proprio come appariva nei momenti di più fulgido splendore; cacche di [[piccione]] e toppe alle [[ginocchia]] incluse.<br />
Norton si adoperò per rendere la [[California]] la nazione più ricca dell'[[America]] del [[nord]], partendo dal presupposto che per essere più ricca quella del [[sud]] gli sarebbe bastato radere al suolo tutte le [[casa|case]] dello [[stato]] e far vivere la [[gente]] nelle [[caverna|grotte]]. Per raggiungere il suo scopo spese gran parte delle finanze pubbliche nella costruzione di una linea [[metro]] a suo uso esclusivo, un ampio [[parcheggio]] sotterraneo per le sue [[carrozza|carrozze]], una bat-caverna per rinchiudere gli oppositori e un [[ippodromo]] al coperto dove giocare con le macchinine a [[quattro]] [[cavalli]] (le bighe). Il tutto fu sfortunatamente distrutto nel grande [[terremoto]] che si abbatté sulla [[città]] nel 1856 alla vigilia dei suoi vent'anni di [[regno]]. Questo evento fu interpretato da molti come un presagio dell'imminente [[morte]] del [[re]], come nell'antichità terremoti e tempeste di fulmini avevano preannunciato la [[morte]] di grandi personaggi del calibro di [[Giulio Cesare]], [[Carlo Magno]] e il [[Grande Puffo]] (il più grande). Norton allora decise di far rinchiudere e strangolare tutti quelli che la pensavano in quel modo ma, da [[imperatore]] benevolo qual' era, concesse ad ogni accusato un'udienza in sua presenza perché provasse a discolparsi. In una di queste pronunciò uno degli aforismi che lo hanno consacrato alla [[storia]]; in risposta alla scusa di uno dei condannati che affermò: "''Ma io immaginavo di farle piacere paragonandola ai grandi della [[storia]]!"'' il sovrano infatti disse:
{{Quote|Le cose non sono mai come le immaginiamo, per questo io immagino sempre di stare per morire!}}
Tuttavia, pur con la sua grande [[saggezza]] e [[intelligenza]] il [[re]] non riuscì ad evitare che le sue spese e il [[terremoto]] lasciassero in bancarotta lo [[stato]] e il provvedimento di decapitare tutti i contabili che lo facevano notare non diede i risultati sperati. Quindi Norton prese l'unica decisione che potesse prendere un monarca [[pazzo]] di uno [[stato]] in bancarotta: dichiarò guerra agli [[Stati Uniti d'America]] il [[15 ottobre]] 1859.
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== Imprese eroiche ==
[[File:Joshua Norton su banconota da 2 dollari.jpg|right|thumb|400px|Una delle tante banconote con l'effige di NortnoNorton emesse durante il suo [[regno]].]]
*'''25 Ottobre 1860''': Norton mette al bando la [[parola]] ''Frisco'', giudicata immorale. La [[multa]] per chi la pronuncia è di 25 [[dollari]].
*'''11 Settembre 1862''': Dichiara che d'ora in avanti i [[sarto|sarti]] dell'[[imperatore]] cuciranno gratis i suoi vestiti.
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