Johann Wolfgang von Goethe: differenze tra le versioni

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Tornato a casa, Johann sta malissimo: soffre di coliche, vomita sangue, deve sottoporsi ad un intervento chirurgico al collo e ha una forma compulsiva di [[diarrea|diarrea lancinante]]. Ormai convinto di avere i giorni contati, si rintana nel letto in camera sua, passando i pomeriggi su [[Chatroulette]] e leggendo [[Topolino (fumetto)|Topolino]]. Per quanto sembri paradossale, i giorni in cui poteva morire da un momento all'altro furono i più felici per Goethe, il che fa capire quanto triste sia la sua intera esistenza. Ma la madre, che col passare del tempo si era convinta che il figlio stesse facendo finta per poter bigiare la scuola, gli somministrò a viva forza una [[supposta]] e lo spedì a [[Strasburgo]], convinta che così il figlio potesse terminare l´[[università]], trovare un lavoro, magari portare a casa due lire e perdere cinque chili.
 
Così un ancora infermo Goethe si mise a studiare con [[profitto]] materie come [[Lingua francese|francese]] e letteratura classica, rimpiangendo comunque quei bellissimi pomeriggi passati in casa ad ammazzarsi di [[pippe]]. In questo periodo, Johann incontrò moltissimi luminari tedeschi, e rimase colpito soprattutto da un racconto risalente al ´600, "La tragica storia del dottor Faust". La lettura di quest'opera lo influenzò moltissimo, e quindi iniziò a riscrivere la stessa opera chiamandola semplicemente "Faust", o, come è più comunemente ricordata, "l´opera più lunga e prolissa dai tempi della [[Bibbia]]". [[File:Andreotti.jpg|left|200px|thumb|Faust, in un ritratto dell´epoca. [[Andreotti|O uno che ci somiglia molto.]] ]]Infatti, quando inizia la prima stesura, Goethe ha meno di vent'anni. Completerà il suo lavoro solo sessant'anni più tardi, consegnando al suo editore un malloppo di migliaia di pagine, dicendo: "Scusa se c´ho messo un po´, ma la storia mi ha preso troppo". Grazie a questo, fu suo il premio di "Autore con più ampio ritardo nel finire un libro", record soffiatogli qualche secolo dopo da [[Christopher Paolini]].
 
Ma la vita di Goethe a Strasburgo non fu solo studio e lettura. Infatti, sappiamo di lui che ha passato un buon ammontare di tempo con tale Friederike Brion, un´avvenente ragazza la cui facilità a smollarla era conosciuta in tutta la [[Foresta Nera]]. La sua frequentazione con lei coincise con un nuovo aumento della vena poetica del ragazzo: a lei dedica infatti numerose [[Poesia lirica|liriche]], le quali ebbero più fortuna delle precedenti; nel senso che, mentre le precedenti furono lo [[zimbello]] di tutti gli scrittori contemporanei, queste non videro mai la luce del sole, ma solo quella del fuoco mentre venivano bruciate da Goethe stesso.
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