Jane Austen: differenze tra le versioni

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Elinor e Marianne sono due sorelle. La prima è dotata di notevole [[Noia|buon senso]] ed è iscritta a [[Comunione e Liberazione]]; la seconda sarebbe normale se non fosse che soffre della sindrome di [[Hello Kitty]] che la induce a tappezzare ogni stanza con poster di [[Brad Pitt]] e ascoltare [[Marco Masini|musica da suicidio norvegese]]. Elinoir è innamorata di Edward, che la ricambierebbe apertamente se non fosse segretamente fidanzato con una lavandaia scioperata, sorella di [[Jack lo squartatore]]. Elinor soffre, ma tanto eh! Marianne è innamorata, ricambiata, di un [[Lapo Elkann|buono a nulla]], tale Willoughby, che però la abbandonerà presto per sposare Alexis di [[Dynasty]]. La giovane, alla notizia, si ammala gravemente di ulcera duodenale;<ref>Morisse mai qualcuno sul serio in questi romanzi!</ref>la malattia le farà capire che [[Forse|anche all'idiozia di una donna deve esserci un limite]]. Intanto Edward viene mollato dalla sorella di Jack, che gli preferirà un secondino della Bastiglia; il giovane potrà così coronare il suo sogno d'[[amore]] con quella sciattona di Elinor. Marianne, imparata la lezione, convolerà a nozze con il maturo colonnello Brandon e con la sua pensione di reduce di [[guerra]].<br />
=== Orgoglio e pregiudizio ===
Il racconto parte con l'arrivo di un [[Briatore|riccone]] di nome Bingley e della sua cricca di [[VIP| amici perditempo]] nella città della famiglia delle ragazze Bennet<ref>Di nuovo il topos delle sorelle, sì</ref>. La frivola madre dlle cinque sorelle Bennet ha subito l'idea di appioppare una delle figlie a Mr. Bingley. Allo stesso tempo arriva l'[[Snob|arrogante]] Mr. Darcy, amico di Bingley e ricco da far schifo allo scià di Persia. [[Sorella minore|Le due più giovani]] Bennet, Lydia e Chaterine, intanto, se la spassano con i cadetti dei reggimenti della marina, con la benedizione di mammà . Atteggiamento che le due sorelle maggiori, Jane ed Elizabeth, notoriamente [[Rita Dalla Chiesa|racchie]] e [[Rosicone|invidiose]] come tutte le sorelle maggiori, non approvano. La grande smania della signora Bennet di svendere le figlie al [[Gente che passava di lì per caso|primo di passaggio]] è dovuta al fatto che la proprietà di famiglia è legata con un vincolo al cugino Collins. Quest'ultimo fa una proposta di matrimonio a Elizabeth, la quale essendo cresciuta a pane di segale e romanzi rosa, rifiuta decisamente. Intanto arriva in città, e tra le gambe delle Bennett minori, anche Mr. Wickham. Questi racconterà ad Elizabeth di come Darcy, rifiutandosi di regalargli un posto come [[prete]] di campagna, abbia reso difficile la sua vita. L'antipatia di tutti per Darcy aumenta. Intanto Mr. Bingley sta quasi per chiedere la mano di Jane quando improvvisamente torna a Londra<ref>Cosa ci ricorda?</ref>. Jane soffre<ref>Questa mi pare di averla già sentita</ref>. Per alleviare le sue pene se ne va dagli zii a Londra, mentre Elizabeth parte per il Kent. Qui scopre che Mr. Darcy si trova lì a due passi; l'incontro è inevitabile. Elizabeth scopre così che Darcy ha avuto un ruolo nella partenza di Bingley ed è lì, lì per lanciargli una maledizione coi controcazzi<ref>A chi si sarà ispirata per questo personaggio?</ref> quando riceve una proposta di matrimonio proprio da Mr. Darcy, sicuro per suo conto di non poter essere rifiutato da una tal [[Abitanti della strada|morta di fame]]. Ma Elizabeth rifiuta, accusando Darcy dell'infelicità dell'[[universo]] e della [[crisi dei missili cubani]]. Il giorno dopo il poveraccio le invia un papiro: Eliza viene a sapere che Wickham è un fanfarone nonché un [[otaku]] dello strip poker. Subito dopo Jane ed Elizabeth tornano a casa e Elizabeth parte per andare a trovare degli zii<ref>Non quelli di prima, eh.</ref>. Guarda caso dove ti va a capitare? Nella proprietà di Mr. Darcy<ref>Com'è piccolo il mondo!</ref> che per fortuna è assente. La sorpresa è quindi grande<ref>E chi ci avrebbe mai pensato!</ref> quando Darcy torna in anticipo dalla partita di [[hockey su sabbia]]. La stessa sera un messaggio urgente è recapitato a Eliza: sua sorella Lydia si è data alla macchia con Wickham. Darcy viene a conoscenza della vicenda e subito comincia le ricerche dei due fuggiaschi; li ritrova, li sculaccia e paga tutti i debiti di lui, obbligandolo a sposarsi. Indovinate da soli come finisce.<br />
[[File:Pubblico -uomini e donne.png|thumb|left|250px|Fun club durante la lettura di un romanzo]]
smania della signora Bennet di svendere le figlie al [[Gente che passava di lì per caso|primo di passaggio]] è dovuta al fatto che la proprietà di famiglia è legata con un vincolo al cugino Collins. Quest'ultimo fa una proposta di matrimonio a Elizabeth, la quale essendo cresciuta a pane di segale e romanzi rosa, rifiuta decisamente. Intanto arriva in città, e tra le gambe delle Bennett minori, anche Mr. Wickham. Questi racconterà ad Elizabeth di come Darcy, rifiutandosi di regalargli un posto come [[prete]] di campagna, abbia reso difficile la sua vita. L'antipatia di tutti per Darcy aumenta. Intanto Mr. Bingley sta quasi per chiedere la mano di Jane quando improvvisamente torna a Londra<ref>Cosa ci ricorda?</ref>. Jane soffre<ref>Questa mi pare di averla già sentita</ref>. Per alleviare le sue pene se ne va dagli zii a Londra, mentre Elizabeth parte per il Kent. Qui scopre che Mr. Darcy si trova lì a due passi; l'incontro è inevitabile. Elizabeth scopre così che Darcy ha avuto un ruolo nella partenza di Bingley ed è lì, lì per lanciargli una maledizione coi controcazzi<ref>A chi si sarà ispirata per questo personaggio?</ref> quando riceve una proposta di matrimonio proprio da Mr. Darcy, sicuro per suo conto di non poter essere rifiutato da una tal [[Abitanti della strada|morta di fame]]. Ma Elizabeth rifiuta, accusando Darcy dell'infelicità dell'[[universo]] e della [[crisi dei missili cubani]]. Il giorno dopo il poveraccio le invia un papiro: Eliza viene a sapere che Wickham è un fanfarone nonché un [[otaku]] dello strip poker. Subito dopo Jane ed Elizabeth tornano a casa e Elizabeth parte per andare a trovare degli zii<ref>Non quelli di prima, eh.</ref>. Guarda caso dove ti va a capitare? Nella proprietà di Mr. Darcy<ref>Com'è piccolo il mondo!</ref> che per fortuna è assente. La sorpresa è quindi grande<ref>E chi ci avrebbe mai pensato!</ref> quando Darcy torna in anticipo dalla partita di [[hockey su sabbia]]. La stessa sera un messaggio urgente è recapitato a Eliza: sua sorella Lydia si è data alla macchia con Wickham. Darcy viene a conoscenza della vicenda e subito comincia le ricerche dei due fuggiaschi; li ritrova, li sculaccia e paga tutti i debiti di lui, obbligandolo a sposarsi. Indovinate da soli come finisce.<br />
===Nothanger Abbey===
Catherine è una giovane vivace, [[Dark|appassionata di letteratura gotica]]. Stanca della vita monotona di campagna e della sua amichetta [[Heidi]] e in piena crisi [[emo|da rigetto]], va a trascorrere le vacanza a Bath<ref>Nota località termale britannica, onnipresente nella letteratura anglosassone</ref>, dal fratello James. Qui conosce Isabella e John Thorpe, Henry ed Eleanore Tilney. John è subito affascinato da Catherine, ma lei ha preso una [[Tram|tranvata]] per Henry. Intanto James si fidanza con Isabella, che a sua volta [[Trombare|tromba]] a ritmo di [[dance]] con Frederick Tilney, fratello di Henry. Catherine è triste per questo<ref>Ma basta, ma non se ne può più!</ref>, ma il [[Culo|morale]] le viene sollevato dall'invito dei Tilney ad andare per qualche tempo a casa loro: l'abbazia di Northanger. Per Catherine è un sogno che si realizza: può [[Masturbazione|masturbare]] Henry in una tipica ambientazione gotica! Fin dal suo arrivo, però, la protagonista si lascia sopraffare dal luogo. Comincia ad avere paura anche del pudding e teme che dei [[Beatles]] si nascondano nell'edificio, pronti a rubarle l'ultimo numero del ''Times''. Intanto riceve la notizia che Isabella ha lasciato James per Frederick ma che quest'ultimo non ha nessuna intenzione di arrivare a un matrimonio riparatore. L' [[Moana Pozzi|infelice fanciulla]] chiede perdono per quello che ha combinato ma [[a nessuno importa]]. Va tutto bene fino a quando Tilney padre manda via Catherine dopo per averla scoperta a rubare la [[marmellata]]. Il vecchio credeva Catherine ricca<ref>E vai che stavolta c'è un finale dignitoso!</ref>. Henry, però, sotto l'influsso di una fattura di [[Vanna Marchi|maga Magò]], dichiara il suo amore per Catherine e [[Suicidio|la sposa]].<ref>Come non detto</ref>.<br />
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== L'influenza sull'opinione pubblica ==
Resta del tutto inspiegabile l'incredibile quantità di ammiratori della scrittrice tra il grande pubblico. La fama
Resta del tutto inspiegabile l'incredibile quantità di ammiratori della scrittrice tra il grande pubblico. La fama della Austen è tale da aver messo in moto tanti di quei fan club, blog, film, telefilm, [[accendino|accendini]], magliette, tour a tema, da fare sembrare il successo dei [[Queen]], in confronto, quello di un professore di esegesi biblica nell'ex [[URSS]]. Lo stesso [[Padre Pio]], per altro piuttosto indispettito dalla situazione, sembra abbia dichiarato, in una recente intervista concessa a ''Il Manifesto'', di aver saputo fare di meglio con le proprie mani. Nemmeno il sant'uomo sarebbe in grado di spiegarsi il perché di tanto successo e riferisce che lo stesso [[Gesù]] sta vagliando l'ipotesi di tornare in [[Terra]] per sfidare apertamente la Austen.<br /> È stato ipotizzato da più parti che le opere della scrittrice causino da subito una regressione delle cellule neuronali, con relativa entrata nel tunnel della dipendenza, riportando l'attività cerebrale dell'incauto lettore allo stadio di quella di un protozoo. Nei paesi anglofoni si segnalano i primi casi di una misteriosa sindrome che pare abbia molto in comune con la [[quella di Dawn|sindrome di Dawn]]. Non si spiegherebbe altrimenti come possano avere successo racconti scritti da una donna che non ha mai messo piede fuori dal giardino di casa sua e come si possa vedere in lei un punto di riferimento valido per quanto riguarda le questioni affettive. Come se io chiedessi consigli sul sesso a [[Suor Germana]]! Ci sarebbe da segnalare il fatto che la maggioranza dei lettori della Austen è costituita per metà da adolescenti di sesso femminile all'inizio delle loro guerre ormonali e per l'altra metà da non più adolescenti di sesso femminile che hanno perso la battaglia con gli ormoni da parecchio. Una percentuale non irrilevante di appassionati risiede a Regina Coeli. Il mistero è ancora fitto e non ci resta che affidarci al [[Commissario Montalbano]]. Sperando per lui che la Austen non sia anche in grado di reincarnarsi...
[[File:Maglietta Jane Austen.jpg|thumb|right|250px|Individuo affetto dalla sindrome di Jane Austen]]
della Austen è tale da aver messo in moto tanti di quei fan club, blog, film, telefilm, [[accendino|accendini]], magliette, tour a tema, da fare sembrare il successo dei [[Queen]], in confronto, quello di un professore di esegesi biblica nell'ex [[URSS]]. Lo stesso [[Padre Pio]], per altro piuttosto indispettito dalla situazione, sembra abbia dichiarato, in una recente intervista concessa a ''Il Manifesto'', di aver saputo fare di meglio con le proprie
mani. Nemmeno il sant'uomo sarebbe in grado di spiegarsi il perché di tanto successo e riferisce che lo stesso [[Gesù]] sta vagliando l'ipotesi di tornare in [[Terra]] per sfidare apertamente la Austen.<br /> È stato ipotizzato da più parti che le opere della scrittrice causino da subito una regressione delle cellule neuronali, con relativa entrata nel tunnel della dipendenza, riportando l'attività cerebrale dell'incauto lettore allo stadio di quella di
Resta del tutto inspiegabile l'incredibile quantità di ammiratori della scrittrice tra il grande pubblico. La fama della Austen è tale da aver messo in moto tanti di quei fan club, blog, film, telefilm, [[accendino|accendini]], magliette, tour a tema, da fare sembrare il successo dei [[Queen]], in confronto, quello di un professore di esegesi biblica nell'ex [[URSS]]. Lo stesso [[Padre Pio]], per altro piuttosto indispettito dalla situazione, sembra abbia dichiarato, in una recente intervista concessa a ''Il Manifesto'', di aver saputo fare di meglio con le proprie mani. Nemmeno il sant'uomo sarebbe in grado di spiegarsi il perché di tanto successo e riferisce che lo stesso [[Gesù]] sta vagliando l'ipotesi di tornare in [[Terra]] per sfidare apertamente la Austen.<br /> È stato ipotizzato da più parti che le opere della scrittrice causino da subito una regressione delle cellule neuronali, con relativa entrata nel tunnel della dipendenza, riportando l'attività cerebrale dell'incauto lettore allo stadio di quella di un protozoo. Nei paesi anglofoni si segnalano i primi casi di una misteriosa sindrome che pare abbia molto in comune con la [[quella di Dawn|sindrome di Dawn]]. Non si spiegherebbe altrimenti come possano avere successo racconti scritti da una donna che non ha mai messo piede fuori dal giardino di casa sua e come si possa vedere in lei un punto di riferimento valido per quanto riguarda le questioni affettive. Come se io chiedessi consigli sul sesso a [[Suor Germana]]! Ci sarebbe da segnalare il fatto che la maggioranza dei lettori della Austen è costituita per metà da adolescenti di sesso femminile all'inizio delle loro guerre ormonali e per l'altra metà da non più adolescenti di sesso femminile che hanno perso la battaglia con gli ormoni da parecchio. Una percentuale non irrilevante di appassionati risiede a Regina Coeli. Il mistero è ancora fitto e non ci resta che affidarci al [[Commissario Montalbano]]. Sperando per lui che la Austen non sia anche in grado di reincarnarsi...