Ivan Pavlov: differenze tra le versioni

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{{Scienza}}
 
{{Cit2|Sbavano tutti per lui!|Assistente di Pavlov sui suoi cani}}
 
{{Cit2|Pavlov? Ho imparato tutti da lui!|[[Cesar Millan]] su cani ammaestrati con l'elettroshock}}
 
'''Ivan Petrovič Pavlov''' (Rjazan, [[1849]] - Pasta Fissan, [[1936]]) è stato quel tizio che sbavava davanti alla ciotole di cibo per cani, o almeno così asseriva il mio [[professore]] di [[scienze]] delle [[scuola media|medie]].<br />Sì, il mio prof di scienze delle medie beveva.
 
== Vita ==
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|Pag = http://it.wikipedia.org/wiki/File:Ivan_Pavlov_nobel.jpg
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|Testo = [[File:Nobel.jpg|left|55px]]<br />[[Premio Nobel]] per le secrezioni salivari.
}}
Figlio di Varvara Ivanovna, ricchissima possidente terriera, e di Bobby, il suo [[pastore tedesco]], Ivan ricevette la classica educazione russa fatta di lavoro nei campi, scudisciate sulla schiena e letture obbligate di [[Dostoevskij]]. Indirizzato dalla famiglia alla carriera religiosa, espresse la sua contrarietà ruttando in faccia al prete durante la prima [[comunione]].<br />Iscrittosi a [[medicina]], si mantenne agli studi lavorando in una tavola fredda (in [[Russia]] non conoscono il caldo). Qui ebbe la prima delle sue geniali intuizioni: le macchie di [[ketchup]] sui vestiti vengono via solo con l'[[aceto]].<br />L'importante scoperta scientifica gli spalancò le porte del mondo accademico: restano celebri le sue collaborazioni con M.I. Afanasiev, massimo esperto della ghiandola pancreatica, I.R. Tarkhanov, fisiologo di fama internazionale, e Gualtiero Quagliarulo, il miglior ricettatore di [[Posillipo]].
 
Nel [[1875]] Pavlov pubblicò sul Lancet, autorevole rivista medica, il suo primo lavoro, un annuncio amoroso in cui si definiva "un tipo tranquillo, sensibile e sessualmente fantasioso". L'articolo destò molto interesse nell'ambiente scientifico.<br />Dal [[1876]] al [[1878]] fu invece impegnato a tentare di far funzionare il suo [[videoregistratore]], con scarsi risultati.
 
Nel [[1889]], dopo quindici anni come docente di [[farmacologia]] all'Accademia di medicina militare di [[San Pietroburgo]], decise finalmente di laurearsi. In [[lettere]].<br />Costretto a dimettersi per aver falsificato una ricetta per l'acquisto di Lexotan, Pavlov intraprese la carriera di spietato torturatore di [[cani]], nascondendosi dietro a una rispettabile facciata di ricercatore scientifico. Proprio come [[Piero Angela]].<br />L'intensa attività di aguzzino gli valse i massimi allori nazionali e internazionali: la [[Medaglia Copley]] della Royal Society di [[Londra]], il Premio Cittadino Russo da Non Mandare Assolutamente nei Gulag da parte del Comitato Culturale Sovietico, e il [[Premio Nobel]] nel [[1904]]. Pavlov non presenziò alla cerimonia perché era rimasto incastrato con la [[barba]] nella [[zip]] dei pantaloni di un suo assistente. A ritirare il premio andò Fiocco di neve, un [[cocker spaniel]] di cinque anni, il quale tenne quello che i cronisti definiscono il discorso più toccante di sempre:
 
{{Quote|BAU BAU UARF!|Fiocco di neve ritirando il Premio Nobel}}
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*[[Sostenitore della sperimentazione animale]]
*[[Green Hill]]
*[[Fisiologia]]
*[[Apparato digerente]]
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