Isabella Santacroce: differenze tra le versioni

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{{noncelhofatta}}
{{wikipedia}}
[[File:Quadro donna con pipistrelli.jpg|right|thumb|157px|Un ritratto artistico d'Isabella Santacroce]]
{{Cit2|Sento un suono. Passeri morti. Oblii di candeggina. La madre del figlio fratello del nonno. Vado a fare pipì.|Isabella Santacroce in ''"Rivoltanter"'', il suo ultimo "libro"}}
 
 
{{Cit2|Mi taglio le vene, teste senza pene, occhi blu, cacche di Timbuctù, le vene dei [[baccalà]], trullallì trullallà|Isabella Santacroce in ''"Lampadina Fulminata"'', uno dei suoi cosiddetti "libri"}}
 
 
{{Cit2|Isabella Santa Croce è un'esteta, la vera libertina dei nostri tempi, perché nei suoi libri con fanciullesco candore esprime tragiche e malinconiche ... oh, ma che cazzo sto dicendo! È una rincoglionita che non sa scrivere e basta!|Un giornalista}}
 
 
 
'''Isabella Santacroce''', discendente di [[Giacomo Leopardi]], è una delle piaghe che [[Dio]] ha inflitto all'umanità quando un [[parcheggiatore abusivo]] di Lisbona si è perso l'[[Angelus]] di [[Pasqua]]. L'Altissimo, per la colpa di uno ha punito tutti con un simile flagello, cosicché lo scempio non possa ripetersi più.
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Lo stile della Santacroce è molto particolare: è infatti la prima scrittrice italiana a non conoscere l'italiano.
Eccone una prova:
{{foglio
 
|stile bordo=1px solid #FFFF99
"Lucido
|sfondo=#FFFF99
Evitare ogni panico
|carattere=Times New Roman
Avere coraggio
|testo=<poem>Lucido
Essere forti
Evitare ogni panico
Trasformare l'amore in affetto
Avere [[coraggio]]
Il corpo lo stesso
Essere forti
Lo stesso che cambia terrorizzandoti
Trasformare l'amore in affetto
Rimanere identici dentro
Il corpo lo stesso
Fuori piano piano incredibili
Lo stesso che cambia terrorizzandoti
Incredibilmente corrosi
Rimanere identici dentro
Segnati
Fuori piano piano incredibili
Sconfitti
Incredibilmente corrosi
Impotenti
Segnati
Nascere e iniziare a incidersi
Sconfitti
Come se non bastasse c'è dell'altro
Impotenti
L'altro che non sei tu
Nascere e iniziare a incidersi
Tutto l'attorno
Come se non bastasse c'è dell'altro
Il contesto
L'altro che non sei tu
Il posto in cui ti hanno messo
Tutto l'attorno
Famiglia
Il contesto
Cuore
Il posto in cui ti hanno messo
Corpo
Famiglia
Nome"
Cuore
Corpo
Nome</poem>
}}
 
Ebbene sì, è un pezzo tratto da un suo racconto.
 
== I suoi suc[[cesso|cessi]] ==
Come ebbe a dire il [[glande|grande]] [[Alessandro Baricco]]: ''“Leggete Destroy... C’è del [[merda d'artista|talento]] lì dentro. Se [[Chi?|Brizzi]] ha talento, lì ce n’è il [[nulla|doppio]]. Se [[Eh?|Chiara Zocchi]] ha talento ... lì ce n’è [[zero|dieci volte tanto]]. Questa scrive [[scoreggia|musica]], [[parole a caso|carambola timbri, stacca ritmi incrociati e asimmetrici, organizza caos, guarda strabico, stampa dissonanze]]. Se lo lasci suonare, quel libro, quel che senti è musica ...”''.<ref>Questa citazione è vera, ma era troppo ridicola per non metterla. Non si sa se alla fine ci sia riuscito oppure no, comunque è chiaro che voleva farsela.</ref>
 
=== Fluo. Storie di giovani a Riccione ===
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</choose>.
 
[[File:isabella_santacroce_destroy.jpg|right|thumb|150px|La copertina del libro ''"Destroy"'', disegnata dalla cugina di 5 anni dell'autrice.]]
=== Destroy ===
La protagonista
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<option>diventare coprofaga</option>
</choose>.
 
Dei suoi libri dalla trama sempre nuova e diversa si capisce essenzialmente una cosa:'''niente'''. C'è però una domanda che martella continuamente la testa di chi li legge:"Ma questa prende qualcosa prima di scrivere?". Meritano sicuramente un pensiero e vari minuti di silenzio tutti i libri tagliati per stampare i capolavori della Santacroce.
 
== Intervista in esclusiva per Nonciclopedia ==
L'eccelsa Isabella Santacroce ha concesso alla nostra umile enciclopedia il suo pochissimo tempo libero per un'intervista. Si noti il carattere critico delle domande, pronte a mettere in crisi la scrittrice che però risponde colpo su colpo.
{{dialogo2|Intervistatore|Cominciamo con una domanda semplice, ma con l’avvertenza che la semplicità è, spesse volte, una cosa complicata per chi la dice e e nel tuo caso anche per chi la riceve. Dunque, chi è Isabella Santacroce? E ancora: chi è Isabella e chi invece Santacroce?|Isabella Santacroce|Isabella Santacroce è morta nel <choose><option>1345</option><option>1700</option><option>1996</option></choose> e continua a resuscitare da <choose><option>un mucchio di merda</option><option>secoli</option><option>Tiffany</option></choose>. Isabella Santacroce coltiva crisantemi sfumati di bianco nella sua dimora in <choose><option>Slobozia</option><option>Alabama</option><option>Texas</option></choose> con l’erba negli angoli. Frequenta mansueti <choose><option>dromedari</option><option>stercorari</option><option>gibboni</option></choose> islandesi e gazzelle <choose><option>elettriche a petano</option><option>a energia solare</option></choose> con gli occhi da cervo.}}{{dialogo2|Intervistatore|La tua scrittura è stata detta nevroromantica. Io, più semplicemente, dico che è bella, che è come un salmo, una lunga messa nera d’amore: in qualche pagina dei tuoi romanzi ho ritrovato un piacere strano, come usare un elastico come filo interdentale. Potrebbe essere, o è solo una mia impressione sbagliata? Vorrei, se ti è possibile, che motivassi la risposta.|Isabella Santacroce|Quando è successo? Voglio dire, nevroromantica. Non sapevo. Io dimentico tutto, io abbandono tutto. Ciò che più mi strazia è la stitichezza, la depilazione ascellare, trovare parcheggio in centro, quando chiudono la porta e non vedo più. Quando finisco un romanzo cerco di scappare subito da lui per non vedere quella porta che si chiude, per chiuderla io prima che sia il romanzo a farlo. Quando scrivo entro nel romanzo, quando lo termino scappo da lui e sbatto la porta urlando.}}
 
 
 
== Collegamenti esterni ==
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{{Scrittori}}
 
[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Scrittori]]
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