Isaac Newton: differenze tra le versioni

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Un giovanotto così l'apostrofò: "''Ehi, vecchio, tiraci la palla!''"<br/>
Newton (incavolato all'ennesima potenza<ref>ovvero <math>({inca + volato})^n</math>, secondo il suo medesimo teorema del binomio!</ref>): "''Ora vi faccio vedere io!''"<br/>
In due secondi, Newton calcola tutte le traiettorie possibili utilizzando le sue equazioni del moto, la gravitazione universale e i suoi poteri mentali, e con un rombo di tuono calcia una palla ad effetto che prima s’infila in una porta, schiva il portiere facendo un gol perfetto, poi continua la sua traiettoria, esce dalla porta e s’infila nella porta della squadra avversaria, facendo un altro... gool! La palla prende su e torna a fare gol nella prima porta, esce, ritorna, rifà un altro goool!, sfugge ai difensori con una traiettorie arzigogolatissima, continua a fare gol su goool!, sempre per inerzia!, ora nell’una ora nell’altra porta!, per un totale di tremiladuecentoottantacinque GOOOL!!!, come peraltro riportato dalle cronache dell’epoca.<ref>''Leeds Mercury'', 17 novembre 1718. Solo tre mezzi [[penny]]! Solo tre mezzi penny!</ref> HAAANF!
 
Il giorno dopo, alle otto di mattina, la palla aveva esaurito la carica e si fermò, lasciando ambedue le squadre esauste e riverse a terra. In quel momento ricomparve Newton, che disse. “''Che tiro lungo, eh?''” I calciatori non ebbero neanche la forza per replicare.
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