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{{Citazione|Ah è vero che non conosci il giapponese...||Intellettuale alla fidanzata |}}▼
{{Citazione|Sai com'è io sono cresciuto in una babele linguistica||Intellettuale che approccia una donna|}}▼
{{Citazione|Che situazione kafkiana||Intellettuale donna riferita a qualunque situazione della vita quotidiana, dal fare la spesa, all'elogio funebre del nonno|}}▼
{{Cit2|No ma in fondo io odio i soldi, odio la gnocca, odio i viaggi alle Maldive e le macchine di lusso.|Intellettuale che affronta con ottimismo la propria [[disoccupazione]]}}
{{Cit2|Semo i mejo!|[[Francesco Totti|Intellettuale]] sulla categoria degli intellettuali}}
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[[File:Mughini.jpg|right|thumb|300px|Un intellettuale sfoggia la sua intellettualità.]]
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{{Cit2|L'ultimo film di [[Cicciolina]] è una parabola metacinematografica che denuncia la sparizione della significanza entro il sistema delle schematizzazioni postmoderne. Il [[moralismo]] guerrafondaio dei nostri tempi non può non prendere atto di questa visione ampiamente decategorizzata della cosiddetta società civile. Il messaggio è chiaro: il mondo abbisogna di nuovi paradigmi costitutivi ed epistemici capaci di reificare ciò che prima era solo un simbolo di vano piacere sessuale.|Intellettuale malinconicamente confuso}}
L'intellettuale è solitamente una persona dall'aspetto sgradevole, affetta da problemi di vario tipo come l'obesità, brufoli, bassa statura, elefantite che arrivata all'età dell'adolescenza capendo di non poter fare nulla per risolvere questi problemi decide di concentrare la sua esistenza nel diventare una persona colta, impegnata e quindi rompere i coglioni a tutti quelli che non hanno colto il significato simbolico della Masseria delle Allodole oppure non hanno partecipato alla conferenza sul macrobiotico dagli Aztechi alla Guerra del Golfo tenutasi▼
L''''intellettuale''' è uno stato psicologico [[umanità|umano]] classificato dal '''DSM IV''' - ''Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali'' - fra le patologie ''border line'' della personalità.
▲L'intellettuale è solitamente una persona dall'aspetto sgradevole, affetta da
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Per dimostrare al [[mondo]] il proprio sprezzante disinteresse verso tutto ciò che è frivolo, materiale, lollosamente divertente, l'intellettuale sceglie il proprio vestiario fra le opzioni più mortificanti che, unite al suo sembiante per nulla apprezzabile, eliminano in lui la pur minima possibilità di essere attraente per il pubblico, facendo paradossalmente e masochisticamente aumentare la sua autostima ogni qualvolta egli si trova a paragonarsi con un non intellettuale.
Il luogo emblematico dove l'intellettuale può sfogare il suo odio verso la società ingiusta, il consumismo e la massificazione dei prodotti ittici e farmaceutici è il centro sociale, dove si radunano anche altre specie umane: i punk, i tossici e i malati di mente.▼
[[File:Sgarbi nudo.jpg|right|thumb|250px|Un vero intellettuale riesce sempre a distinguersi per il proprio abbigliamento sobrio ed elegante.]]
Per evidenziare il proprio impegno sociale e politico, l'intellettuale ama indossare capi d'abbigliamento notoriamente simbolici: sandali monacali sia d'inverno che, soprattutto, d'estate, diffondendo nell'aria il lezzo dei suoi piedi, reduci della marcia per la [[pacifismo|pace]] [[Stoccolma]]-[[Pechino]]; pantaloni di juta intrecciati in [[Burundi]] da un'associazione [[no profit]] di lattonieri indigeni, per dimostrare il suo sostegno al mercato equo e solidale; a volte indossa felpe informi e sbiadite, spesso ricoperte di slogan che reclamano la [[pace]] universale; più spesso veste magliette monocromatiche declamanti un brano dalle opere inedite di un qualche scrittore settecentesco ginevrino e progressista.
Raramente l'intellettuale porta gioielli, si applica cosmetici, si sottopone a interventi di [[chirurgia plastica]] capaci di rendere il suo aspetto più gradevole, a meno che non corrisponda a un chiaro bisogno di ostentazione d'intellettualità specifica, come, per esempio, un ciondolo in lega di [[stronzio]] raffigurante la divinità [[maya]] dei [[cazzo|piselli]] del [[Mato Grosso]]. La società massificata spesso ignora l'intellettuale, lasciandolo vegetare per proprio conto. Sovente si formano delle pittoresche nicchie biologiche ove l'intellettuale prolifica al pari degli [[animale|animali]] del sottobosco e dei [[parassita|parassiti]] commensali dell'intestino umano.
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▲Il luogo emblematico dove l'intellettuale può sfogare il suo odio verso la società ingiusta, il consumismo e la massificazione dei prodotti ittici e farmaceutici è il [[centro sociale]],
Il vero intellettuale odia le convenzioni, la chiesa ma si dedica a culti esoterici, mistici e primitivi, mischiando tutte le religioni più disparate, basta che non siano cristiane, anche se Cristo a volte, per le occasioni speciali, viene messo nel calderone assieme a Buddha, il Grande Spirito, Pacha Mama, Siddartha e le vacche indiane.▼
[[File:Cecchipaone.jpg|right|thumb|250px|Gli intellettuali sono da sempre molto selettivi nella scelta delle proprie frequentazioni.]]
Altri luoghi amati dall'intellettuale sono le biblioteche antiche, in cui si reca per dimostrare agli altri individui del branco il suo interesse verso testi sconosciuti, dato che ha già letto tutto quello che il mercato letterario è capace di proporre; i luoghi naturali, da sempre molto amati dall'intellettuale (che si tratti di una palude fangosa e malarica o delle cime innevate del [[Monte Bianco]] ha poca importanza), rappresentano per lui l'archetipo ricongiungimento con l''''Eterna Immanenza del Tutto'''; nei [[cinema]], ma solamente per i solitari appuntamenti in cui vengono proiettati film d'autore ignoto, l'intellettuale ritrova la propria vena poetica e si crogiola alla visione di immagini incomprensibili a cui egli solo s'illude di aver trovato un significato.
Molto apprezzati dall'intellettuale, contrariamente alle apparenze, sono i luoghi di ritrovo di [[truzzi]] e [[tamarri]], in quanto ivi l'intellettuale può mettere in gioco la sua superiorità umana esordendo con frasi del tipo:
==Comportamento==▼
*«''Come?! Non hai mai partecipato a una corsa notturna in favore delle ragazze madri della [[Danimacchia]]?''»
*«''Non so chi sia [[Maria De Filippi]], poiché non ho la [[televisione]], ho soltanto il [[portatile]] per ricevere quotidianamente le news dell'[[Ansa]] sugli ultimi sviluppi della guerra civile in [[Alaska]]''».
▲== Comportamento ==
L'attività preferita dall'intellettuale è annoiarsi con snobismo,
La principale caratteristica dell'intellettuale è l'astio incontenibile verso il [[capitalismo]] sfrenato, il [[consumismo]] e lo sfruttamento delle risorse naturali. Egli odia cordialmente le multinazionali e lo spreco, ma ama intraprendere lunghi viaggi verso mete culturalmente e socialmente accattivanti, come i paesi del [[terzo mondo]], ove si diletta a studiare ogni dettaglio delle scelte politico amministrative del solito dittatore di turno. In seguito allieterà i suoi amici (che, invece, saranno andati a Rimini per una settimana in [[ostello]]) accusandoli di insensibilità verso i destini delle popolazioni più sciagurate.<br />
In termini di istruzione istituzionalizzata, all'intellettuale è fatto obbligo di frequentare l'[[università]]. Le [[facoltà]] preferite sono [[filosofia]], [[lettere]], [[scienze politiche]] e, a volte, [[scienze sociali]]. Molto in voga la scelta di un [[dottorato di ricerca]] nel ramo della '''Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo e per le Politiche Agricole nei Paesi Sottosviluppati'''.
== Religiosità ==
==Per essere un vero intellettuale bisogna==▼
▲Il vero intellettuale odia
[[File:Laporta2.jpg|right|thumb|300px|Un intellettuale intento ad autocompiacersi, tipica attività intellettualosa.]]
* Coltivare, allevare e macellare (con metodi indolori e naturali) tutto ciò che è destinato alla propria alimentazione.
* Vestirsi di colori sbiaditi, a parte il [[comunista|rosso]] e il [[Verdi|verde]].
* Partecipare a tutte le manifestazioni pacifiste e ambientaliste.
* Disprezzare la [[Chiesa|Chiesa Cattolica]] e i [[preti]].
- odiare tutto cio che è considerato frivolo: la televisione, le modelle, le veline, la musica commerciale▼
* Odiare visceralmente le aziende, le industrie, le agenzie, gli uffici pubblici, le banche, le poste, le [[ferrovie dello stato]], i poliziotti, i pompieri, i netturbini, i controllori e gli uscieri invalidi civili.
▲
* Ascoltare solo [[musica]] noiosa come quella composta da [[Ludovico Einaudi]] o da [[Giovanni Allevi]].
* Leggere un [[libro]] di autore straniero per poi dire che la traduzione non era all'altezza.
* Guardare solo [[film]] noiosi, di cineasti sconosciuti dai nomi intrascrivibili.
* Rompere i [[coglioni]] agli amici, considerati ignoranti, e alle amiche etichettate come retrograde perché portatrici di [[reggiseno]]. Bisogna riconoscere che, almeno su quest'ultimo punto, l'intellettuale ha perfettamente ragione.
* Passare le giornate sui forum per rispondere a ogni domanda con prolisse esternazioni impreziosite di concetti cavillosissimi e citazioni filosofiche.
* Crogiolarsi e godersi l'effetto della parola che ha appena pronunciato in un discorso, che risulta, alle sue orecchie, aulica, ricercata e mastodonticamente intellettualosa, quale ad esempio: "Transeunte" "Metempsicosi" o "Ipoacusia". Ovviamente lui crederà di aver fatto bella figura, ma il suo interlocutore, solitamente non intellettuale, non avrà capito un [[corbezzolo]].
* Essere i primi a non credere in quel che si dice, ma continuare a dirlo perché si pensa faccia tanto figo.
== Voci intellettualmente prodighe di spunti riflessivi di pregnanza non secondaria rispetto alla vigente consuetudine veterocattolichina di guardare i pornazzi==
*[[Letteratura neocriptica slovacca]]
[[Categoria:Stili di vita]]
[[Categoria:Persone a cui solo un idiota può credere]]
[[en:Intellectuals]]
[[fr:Intellectuel]]
[[pt:Intelectual]]
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