Indignazione: differenze tra le versioni

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*Il 12% della popolazione si indigna perché teme di dover pagare più [[tasse]], il 16% perché teme di perdere il lavoro, il 4% perché teme di doverne cercare uno, il 19% perché teme un [[Attentato|attentato terroristico]], mentre il 99% si indigna per puro spirito di emulazione. Da segnalare un 26% che dice di essere costantemente alla ricerca di nuove fonti di indignazione non ancora diffuse su larga scala.<ref>Tutte le statistiche citate ci sono state fornite dallo stesso istituto utilizzato dal [[Il Popolo della Libertà|PDL]] per i [[sondaggio|sondaggi]].</ref>.
 
A livello locale, sono motivi di indignazione il comportamento dei [[giovani d'oggi]], la birra analcolica e il matrimonio fra omosessuali (rispettivamente fonti di indignazione per [[Pensionato|vecchi]], per vecchi [[Alcolismo|ubriaconi]] e per vecchi ubriaconi [[Chiesa Cattolica Romana Apostolica|cattolici]]).<br />
A livello nazionale, invece, sono motivi di indignazione i [[Mariastella Gelmini|tagli all’istruzione]], la [[censura]] su [[internet]] e la mancata rimozione dei [[Crocifisso|crocifissi]] dalle aule [[Scuola|scolastiche]] (rispettivamente fonti di indignazione per [[giovani d'oggi|giovani]], per giovani [[Fancazzismo|fancazzisti]] e per giovani fancazzisti [[Ateismo|atei]]).<br />
 
A livello nazionale, invece, sono motivi di indignazione i [[Mariastella Gelmini|tagli all’istruzione]], la [[censura]] su [[internet]] e la mancata rimozione dei [[Crocifisso|crocifissi]] dalle aule [[Scuola|scolastiche]] (rispettivamente fonti di indignazione per [[giovani d'oggi|giovani]], per giovani [[Fancazzismo|fancazzisti]] e per giovani fancazzisti [[Ateismo|atei]]).
 
L'indignazione affonda le proprie radici in un sistema di trasmissione delle informazioni: per ogni indignato si formano in media altri 3 indignati del tutto inconsapevoli.
 
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