Guerra umanitaria: differenze tra le versioni

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Malgrado l’accezione comunemente negativa e ormai sorpassata del termine ''guerra'', l’accostamento della parola ''umanitaria'' trasforma questo evento mondano in una vera e propria festa per tutti le popolazioni interessate. In particolare:
* dal punto di vista economico si ha un grande slancio dell’industria militare. Sì, dei paesi esportatori di democrazia. Beh, cazzo pretendete: Iraq, Libia ecc… hanno tutti l’embargo;
* dal punto di vista economico, le multinazionali (sì, sempre dei paesi esportatori di democrazia. ‘’’Per''Per favore, non cadiamo in facili ironie!’’’...'') possono partecipare alla ‘’ricostruzione’’''ricostruzione'' dei paesi bombardat… neo-democraticizzati, insegnando alle popolazioni locali come estrarre petrolio, oro, gas, argento, uranio e carinerie simili in cambio di biglie, perline colorate e latte in polvere, elemento nutrizionale fondamentale in paesi afflitti da siccità;
* dal punto di vista economico, non mi viene in mente nulla a favore della popolazione locale. Uhm…
* e poi… la democrazia! Oh, dove la mettiamo tutta questa democrazia che viene esportata?
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