Gualtiero Marchesi: differenze tra le versioni

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[[File:Gualtiero Marchesi.jpg|right|thumb|222px|Gualtiero Marchesi mentre prepara lo spumone di Vinavil]]
{{Incostruzione|GorillaK2}}
Per molti '''Gualtiero Marchesi''' è un [[cuoco]], o almeno questa è l'opinione generale. Lui ha da sempre rifiutato questa definizione semplicistica, ama definirsi un [[arte|artista]] a tutto tondo, un incrocio tra [[Michelangelo]] e [[Napo Orso Capo]]. <br />
Da quando imparò ad aprire la scatoletta del [[tonno insuperabile]] (grazie ad un incantesimo del [[Mago Otelma]]), la sua ascesa nell'[[olimpo]] della [[cucina]] internazionale non ha avuto ostacoli. Oggi, pranzare al suo [[ristorante]] costa come ristrutturare un casale in [[Toscana]], ma i suoi numerosi [[fun|estimatori]] dicono che ne vale la pena. Se escludiamo tutti i [[politici]] (ai quali il conto lo paghiamo noi), verrebbe da dire a ciascuno dei restanti quattro: <br />
'''"Te sei parecchio deficiente... e aiutame a dì parecchio!"'''. <br />
Nel [[2008]], ebbe un aspro scontro con la casa editrice francese che stampa la [[Guida Michelin]], contestandone la competenza.

{{Quote|{{Dimensione|130%|Se i francesi della Michelin capiscono di cucina, io sono una betoniera!}}|Gualtiero Marchesi, a proposito della [[Guida Michelin]]}}

{{Quote|{{Dimensione|130%|Se Gualtiero Marchesi capisce di cucina, io scendo dalla betoniera!}}|L'[[Omino Michelin]], che si è sentito (errando) coinvolto.}}

{{Quote|{{Dimensione|130%|Se L'[[Omino Michelin]] capisce di betoniere, ma allora chi cucina?}}|I francesi della [[Guida Michelin]], che non capiscono una sega.}}

== Gli inizi ==
[[File:baby cuoco.jpg|right|thumb|252px|Il piccolo Gualtiero, privo di pannolino, insaporisce la polenta prima di essere servita nel ristorante del padre.]]
Nasce a [[Milano]] il 19 marzo [[1930]] da una famiglia di ristoratori pavesi, più precisamente di San Zenone Po. Il [[padre]] aveva lasciato il [[pene|biscotto]] nel [[vagina|forno]] della [[mamma|madre]] per troppo tempo, questa piccola disattenzione regalò al [[mondo]] il piccolo Gualtiero.<br />
Durante il [[battesimo]], Don Palmiro (parroco della Chiesa di S.M.Abbuffata a [[Milano]]) servì l'[[ostia]] con una glassa ai mirtilli, accompagnata da uno Château Lafite Rothschild del [[1926]]. <br />
Grazie ai genitori scopre subito l'[[amore]] per la cucina e loro, grazie ai [[Carabinieri]], scoprono presto l'effetto di una denuncia per tentato avvelenamento. Scampato il [[processo farsa|processo]], dopo aver risarcito il malcapitato cliente, il [[padre]] decide che è meglio allontanare dai fornelli Gualtiero, almeno finchè non abbia [[Manuali:Cucinare una frittura|acquisito le necessarie basi]]. <br />
Dal [[1948]] al [[1950]] frequenta la [[scuola alberghiera]] di Lucerna in [[Svizzera]]. Entra in contatto con cuochi svizzeri, tedeschi e francesi, ampliando in modo considerevole la possibilità di [[Manuali:Cucinare un gatto|cucinare boiate poco commestibili]]. <br />
La ricerca dell'[[orgia|amalgama perfetto di gusti e sapori di vari paesi]], lo spinge a sperimentare oltre i confini del buonsenso, al punto che il suo: ''"[[Chiocciola|Escargot]] ripiene ai Würstel di [[donnola]] con scaglie di [[cioccolato]] fondente"'', lo porta ad avere dieci colpi di [[mattarello]] sulle mani (di cui due lato nocche), inferti dal severo [[professore|insegnante]] Auguste Besciamell.
=== L'ascesa ===
[[File:Cuoco dei Muppets.jpg|right|thumb|252px|Olaf Fröding, insegnante di ''"Frittate di Bargiglio"'' di Gualtiero Marchesi.]]
Prosegue il suo perfezionamento a [[Parigi]], presso la "Ecole d'Oignons sur le Ventre", conseguendo il diploma di ''"Alteratore di Flora Intestinale Senior"''. Grazie ad un falsario, consigliatogli da un [[lavapiatti]] di [[Cosenza]], lo trasforma in quello da ''"Grand-Maître Cuisinier de Paris"'', con finta firma autografa di [[Paul Bocuse]]. <br />
Nel [[1977]] fondò il suo primo [[ristorante]] nel [[milano|capoluogo lombardo]], evitando astutamente di citare il suo nome. La notizia tuttavia trapelò. La paura di incappare nel posto da lui gestito (seconda solo a quella generata dalla [[mucca pazza]]), fece incrementare la vendita delle [[pizza|pizze]] da asporto del 32%. <br />
La sua strategia commerciale risultò però vincente: ''"far mangiare poco chiedendo una cifra spropositata"''. Questi due fattori, rappresentano il [[canto delle sirene]] per le seguenti categorie:
* quelli che [[Fancazzismo|hanno il papi che gli presta il Cayenne]];
* quelli del [[ricco|"c'è chi può e chi non può, io può!"]];
* quelli del [[Leggi della truzzodinamica|"fa tendenza"]];
* quelle che [[velina|la danno via con la fionda]], sperando di incontrarci [[Emilio Fede]] o un [[calciatore]];
* quelli a cui [[politici|il conto lo paghiamo noi]];
* quelli [[idiota|"diversamente intelligenti"]].

=== La consacrazione ===
[[File:ricetta cervello e marshmallow.jpg|left|thumb|252px|La preparazione del pluripremiato piatto ''"Brain & Marshmallow"'' (conosciuto in Italia come ''Dolci pensieri'').]]
Nel [[1986]] ricevette, primo [[ristorante]] in [[Italia]], il riconoscimento delle tre [[stella|stelle]] della [[Guida Michelin]]. Qualche anno dopo, ne perse una a [[briscola]] con [[Topolino]] e la sostituì con una da sceriffo acquistata a [[Disneyland Paris]].<br />
Nel giugno [[2006]], fonda la ''"Italian Culinary Academy of Mal de Panz"'' a [[New York]], vincendo nello stesso anno il premio "Horrible Food" per il dolce ''"Brain & Marshmallow"''. La leccornia, è stata inserita al settimo posto delle forme di [[tortura]] bandite da Amnesty International, esattamente tra ''"la privazione del sonno"'' e gli ''"elettrodi attaccati ai testicoli"''. <br />
In occasione dei suoi ottant'anni, il 19 marzo [[2010]] nasce la "Fondazione Gualtiero Marchesi", che ha come missione la diffusione del bello e del buono in tutte le [[arte|arti]], dalla [[musica]] alla [[pittura]], dalla [[scultura]] alla [[cucina]]. <br />
I nuclei dell'anti-[[terrorismo]] internazionale, hanno creato una speciale [[task force]] per far fronte a questa minaccia.

{{cit2|Non ci siamo fatti intimorire da Muammar, Re e Dittatori... i marchesi ci fanno una sega!!|James "Steel" Fritzmajer, comandante in capo della Task Force M1NK1A}}

== Primi piatti famosi ==
[[File:primi piatti risotti e ravioli.jpg|right|thumb|282px|Alcuni primi piatti che hanno fatto scalpore, se non altro per il prezzo.]]
Alcuni suoi piatti sono finiti all'attenzione dei media, per motivi che probabilmente chiarirà la [[magistratura]]. Vediamone alcuni:
# '''"Risotto allo zafferano e foglia d'oro"'''. Un normale risotto allo zafferano (che puoi mangiare altrove per 3 euro), impreziosito da una foglia d'oro, ricavata dalle protesi dentarie degli ebrei del tesoro trafugato dai nazisti. Questo particolare storico, fa lievitare il costo del piatto a 285€ (non puoi portarti via la foglia, non è fine!).
# '''"Risotto allo zafferano e schizzo di sugo"'''. Il solito risotto allo zafferano (che mangi meglio alla Caritas Ambrosiana), impreziosito da uno schizzetto di sugo finto (il basilico si paga a parte 12€ a foglia), costo del piatto 65€ (non è permessa la "scarpetta" col pane, non è fine!).
# '''"Raviolo di pesce alla smandrappata"'''. Un raviolo, sapientemente aperto ed esposto in posa oscena. All'interno, spinaci e filetti di merluzzo di [[Capitan Findus]], ma il piatto è impreziosito da una foglia di prezzemolo che traspare da una sottilissima sfoglia di pasta. Costo del piatto 95€ (se scansi la foglia, paghi una penale di 30€ per "lesa maestà" e poi, non è fine!).

Inoltre, va segnalato il sontuoso '''"Uovo all'uovo"'''. Non chiedetemi di descrivere questo prodigio, costa [[millemila]] €. Avevo finito lo [[stipendio]] e pure l'Alka-Seltzer, inoltre Nonciclopedia non mi ha ancora riborsato le spese sostenute per gli articoli sulla [[pajata]], la [[coratella]] e la [[coda alla vaccinara]]. Sarà per la prossima volta. <br />
== Menu di pesce Marchesi ==
[[File:menu di pesce.jpg|right|thumb|282px|Menu di pesce "Marchesi", servito al [[matrimonio]] di [[mio cugino]] con la settima [[moglie]].]]
Questo celeberrimo menu era stato proposto da Gualtiero il 7 dicembre [[2011]], l'occasione era la celebrazione di [[Sant'Ambrogio]] al [[Teatro]] alla Scala, dove la sera andava in scena il [[puttaniere|Don Giovanni]] di [[Wolfgang Amadeus Mozart|Mozart]] e in pomeridiana il [[Don Lurio]] di [[Dan Peterson]]. <br />
[[Mio cugino]], che quando si tratta di [[matrimonio|sposarsi]] non bada a spese, ha incaricato un suo amico [[cuoco]] (che cucina presso il 1° Reggimento Trasmissioni della Caserma "Santa Barbara" di [[Milano]]), di copiare il menu di Marchesi. <br />
Ovviamente, per motivi di [[copyright]], furono cambiati i nomi delle pietanze.
# Antipasto '''"C'ho più fame de prima"'''. Che comprendeva:
## due gamberetti abbracciati da finto polipo realizzato con crauti sintetici;
## un grumo di polpa di granchio adagiato su [[pizzetta Catarì]];
## sei spaghetti abilmente "intorcinati" conditi da un trito di prezzemolo e mezzo pinolo;
## quattro fettine di carpaccio di lattarino, rintracciabili col [[microscopio elettronico a scansione]] (fornito a corredo);
## otto grammi di polpa di cefalo condito alle cime di rapa;
# Zuppa '''"è cotta porta l'altra"'''. La disposizione del pesce è studiata in modo tale che, per gustarla al meglio, i piccoli pezzi vanno prelevati secondo la ''"[[successione di Fibonacci]]"'' e applicando in seguito l'algoritmo recursivo XOR. Il mancato rispetto di questa semplice regola [[matematica]], fa svegliare il [[verme solitario]] e allora diventa difficile sfamarsi;
# Seppia '''"[[Zio Paperone]]"'''. La particolare doratura è realizzata con un [[energia nucleare|bombardamento di isotopi]] Iodio-131, che conferiscono anche croccantezza e il tipico sapore di [[ospedale]]. Il nero è ovviamente inchiostro, però tassativamente Pelikan;
Al termine del pranzo di [[matrimonio|nozze]], gli invitati presero d'assalto le cucine armati di coltelli e forchette. Dopo aver torturato il [[cuoco]] per due ore, si fecero consegnare le chiavi della dispensa e si cucinarono 30 kg di salcicce e una mezza [[quintalata]] di fagioli.
[[Mio cugino]] scampò all'ira dei commensali con un abile stratagemma, si rotolò nudo nella farina e si finse un [[putto]] della fontana del [[ristorante]] per due giorni.

== Ricetta per tutti ==
[[File:ricetta pistacchi e braccio.jpg|right|thumb|252px|''Pistacchi a braccio'': La preparazione della delicata pietanza]]
'''Siiii!!!''' Anche tu puoi sentirti un grande <s>shefs</s> <s>metr</s> [[cuoco|cuocone]] come Marchesi. <br />
Con questo piatto, Gualtiero è stato votato "Essere Raccapricciante 2008" da una selezionatissima [[giudice|giuria]] di [[Serial Killer]]. <br />
Ingredienti:
* 2 kg di pistacchi parzialmente digeriti,
* 1 braccio (fino al gomito) possibilmente disossato,
* 4-5 carote,
* 1 gallone di Olio extra vergine di oliva,
* 1 lamina d'oro di circa 10 g. (in alternativa le fedi nunziali dei [[Mia nonna|tuoi nonni]]),
Preparazione:
# Ingurgitate voracemente i pistacchi e aspettate 3 ore,
# al sopraggiungere delle doglie vomitate tutto nel pentolone,
# tagliate finemente le carote e il braccio a pezzi grossolani,
# rosolate con olio di oliva, fino ad ottenere una [[puzza|puzza nauseabonda]] che allarma il vicinato,
# unite il tutto, frullate e scaldate 10 minuti prima di servire,
# a guarnizione unite la lamina d'oro (se usate le fedi, potete sempre lasciare due dita intere a cui metterle, da adagiare poi nel piatto).
<br />
Servite e fuggite a gambe levate.

== Riconoscimenti ==
* ''Gran Mestolone Venerabile'' nel 1983, conferito da [[Licio Gelli]],
* ''Commendatore Ordine al merito'' della [[Repubblica delle banane]] nel 1991, conferito dal presidente [[Francesco Cossiga]],
* ''Direttor. Natural. lup. mann. figl. di putt. gran farabutt. ladr. matricolat.'' nel 1998, conferito da [[Pina Fantozzi]],
* ''Grembiule d'Oro con mutanda in Latex'' nel 2007, conferito da [[Franco Grillini]] dell'ArciGay.

== Voci correlate ==
*[[Milano]]

[[Categoria:Cucina]]