Giovanni Spadolini: differenze tra le versioni

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[[File:Giovanni Spadolini alla festa degli alpini.jpg|left|thumb|400px|Spadolini mentre si strafoga di coscio di [[maiale]] e [[Lambrusco]] alla festa degli [[alpini]] a [[San Miniato]].]]
=== La carriera accademica ===
Scampato alla mattanza della [[seconda Guerra Mondiale]], Spadolini cercò di ammazzare il tempo scrivendo e inviando a varie università e giornali lettere piene di parolacce e disegnini sconci; la sua identità vennèvenne però scoperta dal [[preside]] dell'Università di [[Firenze]], in quanto Spadolini ebbe la brillante idea di apportare la sua firma a pié di pagina. Colpito dalle sue capacità, il preside decise di assumerlo come [[bidello]], ma a causa di un [[qui pro quo]] con quelli dell'ufficio raccomandazioni, viene assunto come professore di storia. Nel corso della sua nuova carriera si impegnò a scrivere diversi saggi storici usando come fonti le avventure ambientate nel passato che leggeva su [[Topolino]], continuando nel contempo la sua attività intelletualeintellettuale disegnando sui muri dei bagni dell'università le solite striellestorielle sporche piene di parolacce e immagini sconce.
 
=== La carriera giornalistica ===
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In seguito, nel [[1987]] venne nominato presidente del [[senato]], ruolo che ricoprì ininterrottamente fino alla morte avvenuta nel [[1994]]. Normalmente non si potrebbe fare il presidente del senato per 7 anni di fila, ma la pessima abitudine di Spadolini di consumare il pasto seduto sulla poltrona, fece sì che ci rimase incastrato senza possibilità di potersi rialzare. I vari tentativi di rimuoverlo da quella situazione si conclusero con un fiasco, anche perché Spadolini nonostante la situazione drammatica continuava imperterrito a farsi portare di nascosto e a consumare intere scodelle di pappardelle al ragù, in barba ai feroci divieti degli "addetti alla rimozione".
 
Alla fine il [[4 agosto]] [[1994]], Giovanni Spadolini morì del tutto, per rimuovere il suo cadavere dall'aula del Senato si rese necessario smontare la parte anteriore del loggione, agganciarlo con delle catene e trascinarlo fuori tramite l'ausilio di un [[muletto]]. Il corpo venne caricato su un tir per il trasporto di laterizio e portato nella natìa [[Firenze]], dove venne {{s|<del>scaricato}}</del> seppellito nel prato d'onore del cimitero delle Porte Stanche della Basilica di San Ubriaco sul Monte, in una fossa di 10 m^3 che potesse contenere agevolmente il corpo dello statista. Sulla lapide, di marmo bianco-grigio muffa, oltre a esservi perennemente un tricolore che sventola, è riprodotta la sua firma con la scritta: ''Un italiano'', nel caso qualcuno negli anni a venire si dimenticasse della sua nazionalità.
 
== Giudizio storico, riconoscimenti e curiosità ==
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[[Categoria:Presidenti del consiglio]]
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