Giovanna d'Arco: differenze tra le versioni

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'''Giovanna d'Arco''' (''Monamì-mai-la-do'', [[1412]] – ''Rouen'', [[1431]]) è stata un’[[eroina]] nazionale [[francese]], al pari di [[Napoleone]], [[Charles De Gaulle]], e [[Michel Platini]]. Oggi è venerata come patrona della [[Francia]] dalla [[Chiesa]] cristiana, che 6 secoli fa ne fece una torcia umana dopo averla bollata come eretica, ma si sa, la coerenza non è il punto forte della fede cattolica.
 
È oggi conosciuta come la ''PuzzellaPulzelletta di Orléans'' ed a lei vennero dedicati versi struggenti e pieni di delicatezza (''La pulzelletta vien dalla campagna/in sul calar del sole/ ma non la dà a nessuno/ è più bigotta d’un branco di suore''). Ebbe il merito di riunificare il proprio paese contribuendo a risollevarne le sorti durante la [[guerra dei cent'anni]].
 
Figlia di Pomigliano d'Arco, noto contadino della Lorena, Giovanna aveva tredici anni quando disse di udire voci celestiali spesso accompagnate da visioni dell'Arcangelo Michele, di Santa Caterina e di [[Elvis Presley]].
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Stupito dal [[culo]] mostruoso dimostrato dalla ragazza, il delfino decise di affidarle un piccolo esercito di disoccupati per riscattare le sorti della [[Francia]] e porre un freno alla disoccupazione in un colpo solo.
Giovanna divenne ben presto il simbolo della lotta alla disoccupazione: vestita da soldato, impugnando la spada in una [[mano]] e una mitragliatrice nell’altra, la giovine iniziò a non lavarsi più perché non riusciva più ad uscire dall’armatura. Dopo poco cominciò a puzzare come una scrofa con l’alitosi e quindi tutti presero a chiamarla ''La puzzella di Orleans''.
[[File:Mukka.jpg|right|200px|thumb|Nessuno ha mai capito come Giovanna abbia fatto a riconoscere il Delfino di Francia da un qualsiasi cittadino francese]]
Ormai gli inglesi, grazie all’agilità dei loro monopattini, erano arrivati alle porte di Orleans ed avevano già cominciato l’[[assedio]]: le baliste vomitavano frecce, gli onagri lanciavano palle di fuoco e dagli amplificatori uscivano le canzoni di [[Nino D’Angelo]]. Per gli assediati era davvero troppo ma Giovanna invitò tutti a non arrendersi e, resasi conto di trovarsi sotto vento, scoprì una sua ascella in direzione dell’accampamento inglese.
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