Giosuè Carducci: differenze tra le versioni

nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 2:
{{Cit2|Signor [[Giosuè]] può dire al nostro pubblico dove è finita l’arca dell’alleanza?!|[[Roberto Giacobbo]] su [[Giosuè]].}}
 
'''Giosuè Alessandro Giuseppe Katia Carducci''' ([[Val di Castello]], [[27 luglio]] [[1835]] – [[Bologna]],[[ 16 febbraio]] [[1907]], 3-2 con un gol in fuorigioco) è stato un [[poeta]] , scrittore, capo ebraico ed eroe dell’antico [[Egitto]].
 
== Biografia ==
Riga 32:
{{quote|Che minchione | Vicino di casa di Giosuè Carducci.}}
Carducci trascorse un periodo di grande sconforto, che espresse in alcune sue liriche , tra le quali si ricordano “''Portassi sfiga''” e “''Non è colpa mia''”. Il 7 marzo 1859 contrasse matrimonio con la lontana [[tua cugina|cugina]] ''Elvira Meninculi'', figlia del sarto militare ''Rimbaudo Meninculi''. dalla quale ebbe cinque figli: Francesco morto dopo pochi giorni dalla nascita, Dante, Bice, Laura e Libertà detta(Tittì), per le enormi mammelle.
[[File:Vespa col plastico.jpg|thumb|left|250px|Vespa col plastico di casa Carducci]]
Fu di nuovo colpito da gravi lutti familiari nel 1870 con la morte della madre, per un incidente in carrozzella sulla discesa del colle di casa Carducci e del figlio Dante morto investito da un pirata della strada su una [[Fiat Marea]].
 
0

contributi