Giacomo Puccini: differenze tra le versioni

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{{cit2|Nessun dorma! Nessun dorma!|Puccini dodicenne mostra il suo egoismo durante una notte di insonnia pretendendo che tutti siano freschi e pimpanti quanto lui}}
 
'''Giacomo Puccini''' (''Honan, presso il suo laghetto blu, tutto cinto di bambù - La data sua nessun saprà'') è stato un <sdel>operaio</sdel> [[Opera (musica)|operista]] italiano; la sua fama è dovuta specialmente alla grande abilità con cui maneggiava il [[bisturi]]. [[Mito]] già dalla prima [[infanzia]], si racconta che la madre fosse stata colpita da una paresi facciale al momento del [[battesimo]] del piccolo Giacomo, e che l'anziano prete avrebbe quindi urlato piangendo: "''Il nome suo nessun saprà, e noi dovremo ahimé morir!''", prima di cadere a terra stroncato da un [[ictus]].
 
== La vita ==
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La storia ci ha tramandato come il giovane compositore fosse un ragazzo molto agitato e birbante. Un bricconcello, proprio così, un bel bricconcello. Dicono che per fare qualche soldo sia giunto a vendere assieme ad un amico le canne dell'[[Organo (strumento musicale)|organo]] di [[Lucca]]. Sempre invischiati con le canne, questi giovani...
 
=== Le prime <s>operazioni</s> opere ===
[[File:Trolley delle Winx.jpg|200px|thumb|right|La borsa di studio concessa dalla Regina a Puccini. Il compositore non lo dimenticò mai.]]
Dal 1880 al 1883 Giacomo {{citnec|studiò}} al [[Conservatorio Giuseppe Verdi|conservatorio di Milano]]; fu finanziato negli studi dalla [[Regina Margherita]], che concesse alla madre una [[borsa di studio]] piuttosto sostanziosa. Per ottenerla, la madre del compositore dovette poi rifornire la Regina Margherita di mozzarella di bufala per quattro anni.
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=== La giocosa collaborazione con Giacosa ===
Ahahaha. Bene, con Manon Lescaut iniziò il grande periodo di successo di Puccini, che combaciava proprio con l'inizio della collaborazione fra il compositore ed i due librettisti [[Luigi Illica]] e [[Giuseppe Giacosa]], che combaciava proprio con l'inizio dell'interesse di Puccini alla musica di [[Richard Wagner|Wagner]], che combaciava proprio all'allineamento di [[Saturno]] con [[Giove]], molto vantaggioso per Puccini, nato capricorno. Il trio Puccini - Illica - Giocosa sfornò alcune fra le più famose opere liriche italiane: la '''''[[La Bohème|Bohème]]''''', divisa in quattro quadri di fulminea rapidità (suscitò inizialmente la rabbia dei presenti perché lo spettacolo durava tredici secondi, comprensivi di premessa dell'autore), '''''[[Madama Butterfly]]''''', una coraggiosa rivolta contro il dilagare del [[sushi]] anche nei più antichi ristoranti, e la [[Tosca]], opera dedicata alla [[Toscana|bella regione italiana]] dove lla fantasia dell'autore, conarriva unfino pizzico di fantasia, decide diad abolire le ultime due lettere di ogni parola mentre il resto è tratto dalla vita e dalla morte di [[Brandon Lee]].
[[File:Tatuaggio di una farfalla.jpg|290px|thumb|right|La vita di Madama Butterfly è nelle mani del destino!]]
La prima rappresentazione della ''Butterfly'', però, fu un fiasco colossale, probabilmente orchestrato dalla concorrenza. Quando poi lo riorchestrò Puccini, notoriamente abilissimo nella strumentazione, l'opera cominciò ad accogliere il pieno successo che dura fino ad oggi (gli scheletri dei primi spettatori stanno infatti battendo tutt'ora le mani).
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=== La crisi ===
Nel [[1903]] cominciarono gli anni bui della vita di Puccini. Il compositore, appunto, era un amante delle automobili, ma le guidava a modo suo. Desideroso di immergere tutta la sua vita nella musica aveva infatti sostituito le marce con: do-do, do-re, do-mi, do-fa, do-sol. Per mettere la macchina in folle mischiava tutti gli intervalli insieme, cosa che appunto non è altro che follia. Accadde però che mentre guidava tranquillo e serafico lungo l'autostrada del sole, gli venne in mente che do-do non è una prima, ma un unisono, e tirata giù una bestemmia che spaccò i finestrini delle cinque auto alla sua destra, inchiodò di colpo creando un casino pazzesco. Per non incorrere nel [[Eufemismovendetta|vago disappunto]] degli automobilisti, fuggì in [[Congo]], dove rimase per due anni.
[[File:Turandot.jpg|200px|left|thumb|[[Turandot]]: la principessa che portava gli uomini a morire per la sua bellezza. Quella che tutto sapeva fare, tranne il trucco.]]
Gli anni sucessivi non furono certo migliori: nel 1912 morì [[Giulio Ricordi]], un tizio che non aveva nulla a che fare con Puccini e che vendeva frittelle a [[Palermo]]; però morì. Nel [[1910]] aveva nel frattempo scritto [[La fanciulla del West]], mettendola nel culo a [[Ennio Morricone|Morricone]], la celebre opera dove compare per la prima volta la frase:
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Forse il miglior giudizio su Puccini è quello scritto dal compositore stesso ai tempi del conservatorio:
 
{{quote|Giacomo Puccini: questo grande musicista nacque a Lucca l'[[anno]]... e puossi ben dire il vero successore del celebre Boccherini. Di bella persona e di intelletto vastissimo portò nel campo dell'arte italiana il soffio di una potenza quasi eco dell'oltralpica wagneriana...|}}
 
Ovviamente tralasciamo il perché egli si definisse il vero sucessore di [[Luigi Boccherini|Boccherini]]...
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*'''''Villi''''', 1884, sulle bellezze dell'intestino tenue
*'''''Edgar''''', 1889, quattro versioni: l'autore ne ha sempre apprezzato la quinta
*'''''Manon Lescaut''''', 1893, sustoria come passaredi una seratacortigiana infrancese casamantenuta che alla fine viene arrestata per prostituzione ed esiliata finendo a morire di fame in daun solideserto
*'''''La bohème''''', 1896, l'autore si accorse all'ultimo di non aver scritto la musica, considerata per i primi anni il suo esordio teatrale
*'''''Tosca''''', 1900, l'impegno civile di Puccini di togliere le ultime due lettere dalle regioni d'Italia
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*'''''La fanciulla del West''''', 1910, Puccini vs [[Clint Eastwood]]
*'''''La rondine''''', 1917, colonna sonora per la pubblicità dell'acqua [[San Benedetto]]
*'''''Il Trittico''''', 1918, tre opere in una e sono: Il Tabarro che narra di un omicidio e dell'occultamento del relativo cadavere in un cappotto; Suor Angelica, che narra del suicidio di una suora (composto per il 99% di canti ecclesiastici inutilissimi) e, finalmente, un'opera comica (l'unica di Puccini): Gianni Schicchi, ovvero la storia di un morto che parla e che detta il suo testamento nominando erede sè stesso e scacciando i suoi stessi familiari
*'''''Turandot''''', 1924, opera incomp
 
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[[File:Sezione della Madama Butterfly.jpg|300px]]
 
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