Geronimo Stilton: differenze tra le versioni

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[[File:Geronimo Stilton vietato.gif|right|100px]]
Non vi mentiremo: <{{Allinea|center><font size="+1" color=red>|{{Carattere||140%|'''Geronimo Stilton non esiste!'''</font></center>|red}}}}<br/>
Neanche [[Babbo Natale]] esiste e i bambini nascono nove mesi dopo aver fatto [[sesso]]. Non fa ridere, lo sappiamo. Ma neanche credere che esista uno stupido topo con gli occhiali e vestito da ricco borghese fa ridere. Soprattutto sapere che [[c'è]] chi ci guadagna un casino. Tuttavia faremo finta che esista e, come è nostra abitudine, ne inventeremo ogni minimo dettaglio, facendovi credere anche noi che esista veramente. Perché? Perché siamo sadici, ma anche perché gli autori del topo in questione [[Corruzione|ci hanno persuaso a farlo]].<br/>
== Geronimo Stilton ==
'''Stilton, Geronimo''' ([[Topolinia]], 1999 - [[Forlì]], {{CURRENTDAY}} {{CURRENTMONTHNAME}} {{CURRENTYEAR}}), nato da Toroseduto e da Occhiodiluna, è un topo in giacca e cravatta che vive dei proventi delle vendite dei suoi libri, pubblicati da [[Elisabetta Dami]], una sua amica di gioventù, ma non nel senso che da giovane fosse una [[topa]].
== Storia ==
[[File:CASSONETTI A SALERNO pieni di immondizia.jpg|200px|thumb|left|L'attico in centro di Geronimo.]]
[[File:Geronimo Stilton indaga.gif|200px|thumb|right|Finalmente lo stipendio![[Censura|<small>[[Bestemmia|Dio ratto!]]</small>]]]]
<{{s>|Girolamo</s>}} <small>{{Dimensione|80%|Scusate, ogni tanto mi escono parole in [[lingua italiana|italiano]], dove ho la testa?</small>}} Dicevamo: Geronimo, appunto, è uno scrittore e anche giornalista presso un quotidiano della sua città, abitata solo da topi, dove la natura è protetta e vi si vive in pace perché nessuno ha mai pensato di conquistarla. In pratica la fogna.<br/>
[[File:CASSONETTI A SALERNO pieni di immondizia.jpg|200px|thumb|left|L'attico in centro di Geronimo]]
<s>Girolamo</s> <small>Scusate, ogni tanto mi escono parole in [[lingua italiana|italiano]], dove ho la testa?</small> Dicevamo: Geronimo, appunto, è uno scrittore e anche giornalista presso un quotidiano della sua città, abitata solo da topi, dove la natura è protetta e vi si vive in pace perché nessuno ha mai pensato di conquistarla. In pratica la fogna.<br/>
Questa fognatura ha la forma di una fetta di caciocavallo ragusano, ma fa lo stesso odore del gorgonzola andato a male. Dalla fogna si accede con gran facilità alle discariche abusive del ''Topikistan'', del ''Transto[[pacchio]]'' e al ''Portoaschifìofinisce''. In questi ameni luoghi i topi vivono indisturbati, anche perché c'è lo sciopero dei netturbini che non hanno ricevuto gli stipendi.<br/>
In questi posti densi di mistero esistono due grosse redazioni: ''La Stampa'' e ''Il Foglio'', entrambi guidati da topi di fogn... ah, non erano...? Ok, mi correggo: ''[[La Stampa|L'Eco del Roditore]]'' e ''[[Il Foglio|La Gazzetta del Ratto]]'', entrambe le testate dirette da due topi di fogna. la prima è del nostro <{{s>|amico</s>}} <{{s>|nemico</s>}} semplice conoscente, mentre la seconda lo dirige una gran [[topa]], Sally. Ovviamente c'è del tenero tra i due, ma questo sui racconti di Jeronimus non viene mai riportato.<br/>
Il topo un bel giorno stabilì un contratto con una signora, la sua vecchia conoscente Elisabetta Dami appunto, che prevedeva una grande quantità di formaggio in cambio delle cronache di ciò che accade nel Paese dei Topi dove vive Gerry. Ora: la Dami vendendo i racconti del topo sta facendo un fiotto di quattrini<ref>[http://www.affaritaliani.it/mediatech/geronimo-stilton161008.html Figuriamoci ora che ne sta facendo fare persino un cartone animato]!</ref> senza muovere un dito, le basta solo comprare ogni tanto un po' di [[Grana padano|grana]] da dare al suo caro amichetto. E chiamala scema!
 
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Buona parte dei libri sono infatti dedicati alle loro simpatiche avventure, come quella volta in cui decisero di suonare i campanelli di tutto il palazzo e correre via, quella volta in cui hanno preso a sassate dal cavalcavia i mezzi che correvano in autostrada o quando facendo una gara di rutti riuscirono a modificare l'inclinazione dell'asse terrestre.<br/>
Altri invece sono talmente pieni di figure che non hanno alcun contenuto e dove la parola più lunga che esiste è il numero di pagina in un angolo in basso. La cosa che ci inquieta di più non è tanto il fatto che siano la quasi totalità dei libri pubblicati ad essere così, quanto il fatto che siano i libri più ricercati e più amati dai lettori.<br/>
In una delle avventure più intriganti il Paese dei Topi fu invaso dai gatti (che oltraggio!!!) che sterminarono i topi e finalmente l'area si poté disinfest... ah, sono i topi i buoni? Allora mi correggo: furono i gatti ad essere sterminati, mentre i nostri carissimi e amatissimi topi che ci regalano sempre tante cose belle (come le zecche, la [[peste]], la lebbra...) riuscirono a trionfare! I gatti cattivi e inutili - che osano uccidere i topi, fare i loro bisogni nella lettiera, fare le fastidiosissime fusa e pulirsi sempre il pelo - furono '''<{{u>|giustamente</u>}}''' ricacciati sulla loro isola da dove venivano: l'Isola dei Gatti appunto. <small><small>{{Dimensione|70%|Ok, ora che l'ho scritto potresti puntare quello schifoso ratto altrove? T-ti prego, mi ha già roso un dito...</small></small>}}
 
== Note ==
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