Gente di Dublino: differenze tra le versioni

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{{dialogo|O'Madden Burke|A proposito, c'è speranza di bere qualcosa?|Holohan|Magari, qui c'è solo birra analcolica.}} (Dal racconto Il giorno dell'edera)
 
'''Gente di Dublino''' è una raccolta di racconti scritti da [[James Joyce]] nei periodi che vanno dal [[1904]] al [[1906]] e dal [[1909]] al [[1914]]; nel periodo di mezzo Joyce disimparò a scrivere e si diede allo spettacolo:, dove ebbe discreta fortuna grazie alle sue imitazioni di [[Gigi Sabani]] che imita James Joyce. Recitò anche nei kolossalcolossal di[[ Neri Parenti]] ''Joyce e [[Italo Svevo|Svevo]] nelle miniere di [[Re Salomone]]'', ''Joyce e Svevo nella terra dei Ciclopi'' e ''Joyce e Svevo contro gli editor intransigenti''.
 
== Il concetto di sana letteratura irlandese ==
 
[[File:Il vento che accarezza l'erba.jpg|250px|thumb|{{Cit2|Ehi Joyce, siamo un gruppo di irlandesi incazzati e non ci piace quello che scrivi!|}}]] All'epoca un autore [[irlanda|irlandese]] che ambiva al titolo di vero autore [[patriottismo|patriottico]], o più modestamente voleva evitare una morte violenta e oltraggiosa, sapeva di dover infarcire i suoi scritti con almeno uno tra i seguenti elementi:
 
*[[Birra]] Guinness.
*[[Whiskey.]]
*[[Orgia|Orge.]]
*[[rissa|Scazzottate]] nei [[pub]].
*Faide tra [[Protestantesimo|protestanti]] e [[cattolici]].
*Scontri armati contro i fottuti porci inglesi.
*Scontri armati contro i fottuti porci scozzesi.
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*Scontri armati contro i fottuti porci irlandesi.
 
Fu in questo ostile clima culturale che Joyce pubblicò la sua opera, che si discostava da quelle coeve per una singolare peculiarità: nelle sue storie non succede uno stracazzo di [[niente]]. Ma niente niente, eh.<br />Nonostante il titolo, ''Gente di Dublino'' parla di tutto fuorchèfuorché dei lerci abitanti di [[Dublino]], visto che i personaggi descritti da Joyce sono galantuomini timorati di Dio che si fanno il culo al [[lavoro]] 18 ore al giorno, bevono morigeratamente ed esclamano "''Poffarbacco!''" e "''Perdindirindina!''" persino quando la casa gli va a fuoco e la figlia ha un [[aborto|aborto spontaneo]] in soggiorno durante una cena di gala.<br />La scena più ricca di tensione è nel racconto ''Polvere'', quando una [[domestica]] va in [[pasticceria]], resta un attimo indecisa tra i bomboloni alla crema e il [[plumcake]] e alla fine compra il plumcake.
 
== Stile ==
 
Lo stile dei racconti si discosta nettamente da quello usato negli scritti successivi. La [[prosa]] è sobria, dettagliata, forse fin troppo minuziosa, come si evince da questo passaggio:
 
{{quote|...Alle nove il signor Duffy andava da Dan Burke. Dan Burke gestiva una trattoria in Rutland Square, all'incrocio tra Westmoreland Street e George Street, la via in cui si trovava quel delizioso negozietto di antiquariato. Dan Burke era un loquace omone dai modi schietti e sinceri e una curiosa voglia di fragola sulla guancia destra. Indossava tutti i giorni una camicia con una vistosa macchia di sugo all'altezza del capezzolo destro, e teneva le maniche arrotolate attorno ai grossi avambracci villosi. Il signor Duffy, dopo essersi seduto al suo tavolo preferito, quello vicino all'entrata, alla destra del banco frigo e subito dopo l'ampio acquario pieno di pesci tropicali che Dan Burke aveva acquistato durante un viaggio alle Antille, faceva colazione con una bottiglia di acqua oligominerale di marca Panna da 1500 ml e un vassoietto di biscotti d'avena dal valore energetico di 465 kcalorie.|}}
 
== Racconti ==
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Com'era prevedibile ''Gente di Dublino'' fu un fiasco totale e James Joyce perse:
*La cittadinanza irlandese.
*La [[moglie]] (che chiese il [[divorzio]] durante una puntata dell'[[Oprah Winfrey Show]]).
*La vista (Joyce fu colpito agli occhi dallo spigolo di un'edizione rilegata del suo libro, lanciata da mano ignota).
 
Per scampare al pubblico [[linciaggio]] lo scrittore dovette emigrare a [[Zurigo]] sotto il falso nome di [[George Best]], dove morì per avvelenamento dopo aver cucinato e mangiato una presina credendola una bistecca.<br />''Gente di Dublino'' venne rivalutata soltanto nel [[1993]], quando dal racconto ''La grazia'' il [[regista]] [[Francesco Rosi]] trasse un adattamento cinematografico con [[Gian Maria Volonté]] nella parte di un commissario corrotto e reazionario, [[Monica Bellucci]] nella parte di una [[battona]] e [[Eddie Murphy]] nella parte di un negro che ride.
 
== Voci correlate ==
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[[Categoria:Libri]]
[[Categoria:Cause di suicidio]]
[[Categoria:Sonniferi]]