Genitore cinquantenne: differenze tra le versioni

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[[ImmagineFile:HankScorpio.png|thumb|250px|Tipico genitore cinquantenne in un momento di avveduta riflessione.]]
{{Cit|Ma che ne sai te, mica hai fatto il '68|Tipica frase da genitore cinquantenne}}
{{Cit|Ma che ne sai te, mica hai fatto il 69|[[Rocco Siffredi|Un padre per ora quarantenne]]}}
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== Tipologie ==
[[ImmagineFile:Samara02.jpg|thumb|250px|"Ai miei tempi bevevamo solo Crodino. Quindi da domani le mutande te le stiri da sola!!"]]
=== Genitrice cinquantenne ===
È la forma di genitore cinquantenne più inquietante, la sintesi perfetta di quando una generazione fuori di testa incontra un party di ormoni impazziti. Guidata da un simbionte noto ai più come [[menopausa]], la genitrice cinquantenne passa da momenti di ilarità ed entusiasmo a settimane di delirio e rabbia da scaricare sul primo malcapitato (sostanzialmente i figli o su uno straccio di partner) ma soprattutto è capace di qualsiasi cosa, soprattutto di inumanamente concepibile, pur di dimostrarti che sei una merda, che lei è la migliore al mondo o altri confronti molto interessanti e intelligenti.
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=== Genitore maschio cinquantenne ===
[[ImmagineFile:Capitan findus ride.jpg|thumb|250px|Genitore maschio cinquantenne col nuovo giocattolo]]
È una versione più variegata e meno pericolosa della genitrice cinquantenne ma comunque particolarmente noiosa. Il genitore maschio rincorre la sua infanzia continuamente (o la sua partner, ancora peggio) quindi dipende molto da soggetto a soggetto. Troviamo alcuni fissati con gli animali, altri coi motori e la propria macchina, altri con le donne e altri ancora con videogiochi, televisioni e aggeggi tecnologici che dopo un mese non utilizzano più.
 
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=== Generale in pensione ===
[[ImmagineFile:PALLADILARDO!.JPG|thumb|250px|"PORTAMI IL TELECOMANDO!"]]
È la versione violenta, urlante e scimmiona del genitore maschio cinquantenne. Il generale in pensione, ottenuto il traguardo della vita, torna a casa inaugurando la nuova era mettendosi sulla poltrona davanti alla TV. E non vi si alza mai più. Ingrassa tonnellate, urla, strepita, impartisce ordini e dirige l'orchestra dalla sua nuova postazione spaziale ingessando ogni dialogo e contatto umano.
 
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