Gattino
Template:Incostruzione A causa del loro aspetto adorabile e voluttuoso, i gattini sin da tempi immemori sono stati oggetto di maltrattamenti e torture di ogni sorta.
Torture Egizie
Già dai tempi del Faraone Ramsete II, forte bevitore come suggerrisce il suo
voluminoso naso rosso, era in uso la pratica di avvolgere i gattini con strisce di seta e dargli fuoco. Successivamente divenne di moda tra i ragazzini gettare i gattini nel cemento istantaneo per vedere se imparavano a nuotare prima che il cemento si solidificasse. Molti anziani subirono la stessa sorte.
Epoca Medievale
Nemmeno nel medioevo i gattini avevano vita facile. A Firenze, dove cominciavano ad aprire i primi ristoranti cinesi, le adorabili creature venivano grattuggiate vive sulle pietanze come spezie. Durante la seconda guerra mondiale i gattini venivano sganciati dai bombardieri sulle città, senza paracadute. L'Esercito Nazista era curioso di scoprire se i gattini riuscivano a cadere in piedi da 12.000 piedi di altezza. A questo scopo nel corso del conflitto furono sganciati ben 10.000 gattini sulle principali capitali Alleate. Dai dati raccolti, è emerso che il 99% dei gattini cadeva in piedi, ma si frantumava al suolo, mentre il restante 1% imparava a volare e tornava in quota a fare le boccacce ai piloti.
Presente
Oggigiorno i gattini hanno ottenuto l'accetazione sociale. Le torture agli animali vengono severamente punite con una tirata d'orecchi ed il suffragio è stato esteso anche a tutti i felini non extracomunitari. Fa eccezione la città-stato di Vicenza, dove i gatti vengono allegramente grigliati e utilizzati come farcitura di panini, focaccie, pizze, aratri, pannelli solari e altre prelibatezze tipiche della zona.