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===I Galli in Italia===
Nel [[300
===La conquista Romana===
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[[File:Testatazizou.gif|left|thumb|250px|Un Gallo mentre abbatte un soldato Romano]]
Il potere politico e militare era totalmente in mano ai cavalieri, che spesso mobilitavano l'intero esercito per [[Manuali:Scatenare una rissa|discutere con la tribù vicina]] di qualunque cosa, tra cui di che colore dipingere le mura dei villaggi. Questa classe aveva diritto alla virtù militare,<ref>Ovvero l'obbligo di combattere sempre rischiando la pelle, cominciare almeno una [[guerra]] alla settimana e sentire ogni santo giorno le lamentele di 10.000 guerrieri [[Fancazzismo|fancazzisti]].</ref>.
I guerrieri Galli, pur essendo coraggiosi<ref>Se qualcuno si avvicinava ai loro pollai si difendevano come belve</ref>, non potevano superare i Romani: infatti i poveri [[Cavaliere|cavalieri]] dovevano vedersela con un [[esercito]] in cui ogni soldato andava per fatti suoi: chi combatteva, chi faceva movimenti a [[cazzo di cane]] con la spada e finiva per infilzarsi da solo, e chi, non avendo un pollaio da difendere, se ne stava tranquillo a farsi una [[canna]] nell'accampamento. [[Vercingetorige]]
Come confermano gli storici, se uno poteva diventare cavaliere otteneva gloria e onori, ma allo stesso tempo per lui erano cazzi.
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