Gallamento: differenze tra le versioni
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''Gallarsi'' dunque appartiene a quello stato d'animo nel quale chi si ''galla'' è un [[figo]] per quelle persone che apprezzano e inviduano il motivo per cui si sta pavoneggiando, generalmente per cose demenziali e inutili ma che per alcuni intenditori del settore sono motivo di orgoglio. |
''Gallarsi'' dunque appartiene a quello stato d'animo nel quale chi si ''galla'' è un [[figo]] per quelle persone che apprezzano e inviduano il motivo per cui si sta pavoneggiando, generalmente per cose demenziali e inutili ma che per alcuni intenditori del settore sono motivo di ammirazione e orgoglio. |
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==Genesi== |
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Versione delle 00:43, 9 nov 2011
Il gallamento è uno stato d'animo che può durare pochi secondi come una vita intera (vedi Guido Nicheli).
Questa piacevole sensazione è generalmente adottata da persone di sesso maschile per indicare, con gesti o mezzi, una filosofia di vita orientata all'esaltazione della persona.
Gallarsi dunque appartiene a quello stato d'animo nel quale chi si galla è un figo per quelle persone che apprezzano e inviduano il motivo per cui si sta pavoneggiando, generalmente per cose demenziali e inutili ma che per alcuni intenditori del settore sono motivo di ammirazione e orgoglio.
Genesi
Il gallamento è sempre esistito nella storia; ogni persona in base ai propri mezzi e al proprio carattere ha avuto sempre un momento di gallamento nella propria vita. Questo momento poteva essere compreso (quindi ammirato) o non compreso (quindi deriso e sbeffeggiato).
Questa parola proviene dal latino, più precisamente è un acronimo da gallus che significa gallo e mentus, il mento umano. Ancora oggi non si riesce a dare una spiegazione storico-lessicale dell'etimologia di questa parola, Università di tutto il mondo sono ancora in alto mare e non riescono a dare ancora risposte esaustive, e molti studenti sperano per una futura Tesi di laurea su questo argomento[citazione necessaria].
Sole, whisky e sei in pole position! esclamava il Cummenda, in arte Guido Nicheli, a Cortina d'Ampezzo nell'inverno del 1983; il gallamento non stava tanto nella frase che esclamava, ma per come sistemava gli occhiali da sole subito essersi sdraiato sul lettino.