Friedrich Paulus: differenze tra le versioni

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{{Cit|Avanzare o non avanzare? Questo è il problema.|Il generale Paulus si lancia in elucubrazioni mistico-teologiche mentre i russi stanno per travolgere la sua armata.}}
 
'''Friedrich Paulus''' (nato e morto senza troppo entusiasmo) è stato un [[generale]] e [[filosofo]] tedesco durante la [[SecondaPrima guerra mondiale 2, la vendemmia|seconda guerra mondiale]], famoso soprattutto per le sue teorie e intuizioni geniali che purtroppo per lui non mise mai in pratica sul campo di battaglia. Questo perché, fino al momento in cui fu spedito al fronte, era abituato a fare la guerra solo su ''[[Napoleon: Total War]]''.
 
== Cenni biografici ==
Secondo [[Wikipedia]], Paulus è nato da suo padre. E basta. Non ha mai avuto una mamma. La rigida educazione militaresca fa sì che tenti la carriera della Marina Imperiale tedesca, ma fallisce miseramente perché non supera l'esame di [[nuoto]] e non riesce ad infilarsi i [[braccioli]]. Nel [[1912]] si sposa con una donna molto [[ariana]], così ariana che viene dalla [[Romania]], Elena Solescu; decenni dopo, Hitler non approverà il matrimonio, intimando a Paulus di divorziare e sposare un cugino di secondo grado di [[Hermann GoeringGöring|GoeringGöring]]. Paulus rifiuterà categoricamente.<br />
Allo scoppio della [[Primaprima guerra mondiale]] entra negli Jäger e viene promosso a capitano perché riesce a caricare il fucile senza spararsi nelle ginocchia. Nel [[1923]] diventa comandante della compagnia fucilieri: un gruppo folk del Baden-Württemberg.
 
Durante gli anni del [[Nazismo]] diventa generale e viene messo a capo della VI armata. Nel [[1939]] sarà tra i protagonisti dell'attuazione della [[guerra lampo]] insieme a [[Heinz Guderian]] ed [[Erich von Manstein]]. Durante la [[Campagna di Russia]] tenterà invano di convincere Hitler che i suoi soldati non potevano sopravvivere a 50 gradi sotto zero e senza mangiare, ma il Führer sarà irremovibile.
 
== La Secondaseconda guerra mondiale ==
[[File:Pupazzo di Neve.jpg|right|thumb|240px|[[Dicembre]] [[1942]]: Paulus dà disposizioni alle sue truppe durante l'[[Battaglia di Stalingrado|assedio di Stalingrado]].]]
Nel [[gennaio]] del [[1939]] Paulus è comandante del 16° corpo d'armata dei [[Teletubbies]]. Distintosi sul campo, anche se la guerra non era ancora iniziata, viene promosso a generale maggiore. Alcuni mesi dopo, alla vigilia dell'invasione della Polonia, viene promosso Capo di stato maggiore per aver raccolto la forchetta di [[Heinrich Himmler|Himmler]] durante un pranzo informale.<br />
Alla guida della X armataArmata, Paulus contribuirà significativamente alla conquista della [[Polonia]], la cui massima opposizione dell'esercito consisteva nel cambiare i segnali stradali per confondere i tedeschi. Ma l'astuto generale non si lascialasciò ingannare e avanza spedito verso la capitale. Nonostante le valide misure difensive, la Polonia capitolerà in 12 minuti e 27 secondi.
 
=== Al comando della sesta armata ===
Dopo questa schiacciante vittoria, Paulus viene spedito al fronte occidentale e messo a capo della VI armataArmata, punta di diamante della [[Wehrmacht]], composta da nazi-cyborg corazzati. La notizia gli causerà un'[[erezione]]. Nel [[1940]] contribuì alla conquista del [[Belgio]], partecipando alle trattative di resa dei [[fiamminghi]]. Poche settimane dopo avrà luogo anche l'[[Campagna di Francia|invasione della Francia]], la cui resistenza durerà circa tre quarti d'ora. Sempre meglio dei polacchi. Alla fine del 1940 Paulus viene nominato capo di stato maggiore dell'esercito tedesco, terza carica in ordine di importanza. La notizia gli causerà un'altra erezione.<br />
Nel [[1941]], durante l'[[Operazione Barbarossa]], Paulus, Halder e von Richtofen giudicarono indispensabile proseguire l'avanzata su [[Mosca (Russia)|Mosca]] e piegare definitivamente la resistenza sovietica. Ma [[Hitler]] giudicò più interessante fargli fare un giro turistico di [[Stalingrado]] per farsi spedire una cartolina, dando così all'Unione Sovietica il tempo di riorganizzarsi.<br />
L'[[inverno]] tra il [[1942]] e il [[1943]] segnerà la fine della VI armataArmata, che sarà accerchiata da sette armate russe e ridotta dal freddo e dalla fame al 50% dei suoi effettivi: altri 120.000 moriranno sul campo di battaglia. Paulus commenterà:
{{Quote2citazione|Volevo forzare il blocco e mettere in salvo l'armata, ma non riuscivo a decidere se avanzare verso sud o verso ovest. Non è colpa mia se mentre decidevo sono morti 120.000 soldati.}}
 
== Stalingrado ==
Durante la Campagna di Russia, la VI armataArmata di Paulus vienevenne impiegata come centravanti di sfondamento nell'offensivo 3-4-3 schierato da [[Hitler]]. Dopo un inizio molto aggressivo, però, Paulus si ritrova troppo isolato nella morsa schierata da [[Stalin]], il quale, noto difensivista a oltranza, opponeva agli avversari un disperato 5-4-1, facendo affidamento unicamente sul fattore campo. Poco servito dai compagni e spesso in contrasto con l'allenatore, Paulus non riuscirà ad avere un ruolo decisivo nel match.<br />
A metà incontro si assiste a numerosi sforzi dei compagni di reparto di Paulus per smarcare la VI armataArmata con un passaggio filtrante, ma senza successo. In particolare si fanno notare i tentativi di sfondamento della Panzerdivision di [[Heinz Guderian|Guderian]] e le rapide incursioni della [[Luftwaffe]] del generale von Richtofen, il più lucido tra i suoi. Nel [[novembre]] del [[1942]] un'iniziativa personale di [[von Seydlitz]] riesce a creare lo spazio per Paulus per mettere a segno il vantaggio, ma il suo tentativo si fermerà sulla [[Fiume Volga|traversa]]. L'assedio continua senza esclusioni di colpi, ma il tempo gioca a favore dei russi, completamente arroccati in difesa.<br />
Nel [[febbraio]] del [[1943]], però, una [[Wehrmacht]] troppo sbilanciata si fa cogliere di sorpresa da un improvviso contropiede dell'[[Armata rossa]]. Il clamoroso risultato finale è di 1-0 per i padroni di casa, dopo un assedio durato dal [[luglio]] del 1942 a [[febbraio]] 1943. Sul banco degli imputati finisce proprio Paulus, come spesso accade agli attaccanti quando la squadra non segna. La [[Storia|storiografia]] sportiva, però, ha successivamente assolto Paulus da qualsiasi responsabilità sulla sconfitta, riversandole sul commissario tecnico Adolf Hitler, considerato tatticamente distratto e tecnicamente poco preparato. La sconfitta segnerà l'inizio della fine per quest'ultimo, che da quel momento non riuscirà più a riportare risultati positivi fino alla fine del campionato.
 
== Voci correlate ==
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*[[Heinz Guderian]]
*[[Erich von Manstein]]
*[[Nonsource:Hitler e l'Impero dei Nazi Robot]]
*[[Wolfram von Richthofen]]
{{portali|Guerra}}
 
[[Categoria:Militari]] [[Categoria:Nazisti famosi]] [[Categoria:Filosofi]]
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